Fino a qualche anno fa l’attuale Lega Pro veniva chiamata serie C, quasi in maniera dispregiativa, e contava addirittura una divisione in 2 sottocategorie. Oggi, a quasi un lustro di distanza dal cambio di denominazione, la terza categoria professionistica italiana conta tre gironi, divisi per fasce territoriali, e una copertura televisiva ad hoc, grazie all’impegno della piattaforma online Sportube. Tutto questo è dovuto alla presenza in questa categoria di grandi squadre che hanno fatto la storia dei maggiori campionati e di grandi sorprese capaci di instaurarsi con stabilità nel panorama calcistico italiano.
IL FORMAT – La lega Pro è divisa in tre gironi, il Girone A comprendente tutte le squadre del Nord Italia, il Girone B con le squadre del centro Italia ed il Girone C con le squadre del Sud Italia. Le prime classificate dei tre gironi otterranno la promozione diretta in Serie B mentre chi otterrà il piazzamento dalla seconda alla decima posizione affronterà i Playoff dai quali uscirà una vincitrice che verrà promossa anch’essa nella serie cadetta. Retrocessione nei dilettanti per le ultime classificate. Playout dalla penultima alla quint’ultima. In totale dunque 3 retrocessioni a girone.
GIRONE A – Ripensando all’ultima Coppa Italia, salta agli occhi il nome della squadra capolista del girone. Quell’Alessandria capace di contendere al Milan l’entrata in finale al termine di una cavalcata straordinaria cominciata dai preliminari. La squadra piemontese è sicuramente una delle più attrezzate del girone, capace di creare un divario non indifferente tra se e la Cremonese seconda in classifica. Ma è scorrendo il resto della graduatoria che si vede il livello di questa Lega Pro. Se consideriamo che la terza forza del campionato è il Livorno, squadra che fino a qualche anno fa militava in Serie A, o che la quarta è l’Arezzo, stabilmente in Serie B fino a qualche stagione indietro, abbiamo già un quadro abbastanza chiaro. Spicca in questo girone la presenza nelle zone nobili della Giana, squadra di una cittadina dell’Hinterland Milanese, che ormai, poco dopo il giro di boa, aspira ad un piazzamento playoff che sarebbe storico. Due squadre di Piacenza ed il Siena fallito e ripartito dalle categorie minori completano un quadro straordinario, di un girone molto competitivo dal quarto gradino in giù. Molti i calciatori importanti, tra tutti sicuramente il capocannoniere Gonzalez dell’Alessandria, e il compagno di reparto Bocalon, già consegnati alla cronaca per l’exploit della scorsa Tim Cup. Importante anche l’apporto di Forte alla causa della Cremonese e di Cellini a quella del Livorno. La capolista Alessandria, negli ultimi giorni di mercato, ha chiuso un colpo straordinario per la categoria, garantendosi le prestazioni di Evacuo, ex attaccante del Parma, che darà una mano ai grigi piemontesi nella seconda parte di stagione. Buono il mercato anche del Livorno, che dal Catania in extremis ha prelevato l’attaccante Caetano Calil. Un’altra conoscenza del calcio di Serie A, Galloppa, approda alla Carrarese, mentre l’ex Parmense Canini firma per la Cremonese. Chi sarà, quindi, a conquistare la promozione diretta e chi invece dovrà passare dai difficilissimi playoff promozione?
GRIONE B – Se il Girone A era già un mix incredibile di nobili decadute e grandi promesse, il Girone del centro Italia non è da meno. Ovvia citazione per le prime due della classe. Venezia e Parma sono due grandi squadre, che hanno fatto la storia del Calcio Italiano. Sopratutto gli emiliani, che fino a qualche anno fa giocavano in Europa e si sono ritrovati a dover ripartire dai dilettanti dopo un fallimento societario incredibile, sono attrezzatissimi per il secondo salto di categoria consecutivo. La classifica però, è molto compatta, e fino alla nona posizione, i punti di scarto sono minimi, dando vita ad un campionato ad altissima tensione. Pordenone, Reggiana, Padova, Albinoleffe, Ancona, ed ancora Modena, Mantova, Teramo. Questo girone è pieno di squadre che negli ultimi anni bazzicavano in cadetteria ed oggi battagliano per l’unico posto promozione. Quasi tutte, in realtà, perchè Modena, Mantova e Teramo non riescono ad esprimersi come vorrebbero e si ritrovano incagliate nella pericolosa zona playout. Piacevole sopresa del girone è il Bassano, capace in pochi anni di trovare la scalata dalla D al professionismo, e già in grado di dare filo da torcere alle grandi. Personaggi importanti sia in campo che sulle panchine. Gli ex giocatori D’Aversa e Inzaghi, allenatori di Parma e Venezia, ma anche Viali, allenatore del SudTirol, o Giunti, a capo dello staff tecnico della Maceratese. Per quel che riguarda il campo, dicono ancora la loro Alessandro Lucarelli, capitano del Parma ed il compagno Emanuele Calaiò. Domizzi e Bentivoglio sperano di portare Inzaghi alla conquista della prima promozione in carriera da allenatore. Anche la finestra invernale ha regalato grandi colpi, con l’arrivo di Scaglia a Parma, quello di Guazzo al Mantova o il colpo ad effetto della Sanbenedettese che si aggiudica le prestazioni di Bacinovic ex Palermo. Mautario ,infine,scende di categoria lasciando Pisa ed accasandosi al Modena. Parma o Venezia, o magari una sorpresa? Girone da seguire con attenzione fino alla fine
Girone C – Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. Sfide ad alto coefficiente spettacolare, sia sul campo che sugli spalti. Lecce e Foggia sono sicuramente le squadre partite col favore dei pronostici. Una spanna più giù il Catania, ma solo perchè afflitto dalla penalizzazione che ne ha messo in difficoltà il cammino sin dall’inizio. Sorprese piacevoli il Matera di Auteri, capace di abbinare un bel calcio a risultati positivi ed il Virtus Francavilla, squadra nata da pochi anni e già capace di infastidire le grandi del girone. Cosenza, Casertana, Juve Stabia e Fondi stanno dando più di quanto programmato ad inizio stagione, sopratutto le “Vespe” di Castellammare che si ritrovano a lottare per le prime posizioni anche se vivono un momento di appannamento. Difficoltà per Messina e Taranto. Siciliani alle prese con problemi societari che hanno influito sui risultati. Pugliesi che si sono ritrovati catapultati nella categoria da un ripescaggio e sono sembrati impreparati ad affrontare le corazzate del girone. In salita anche il cammino di Reggina e Catanzaro. Le due calabresi alternano prestazioni convincenti a momenti di difficoltà che al momento costano la zona playout. Questo è probabilmente il girone più incerto, più combattuto, con Lecce, Foggia e Matera che si alternano in testa alla classifica, senza riuscire a prendere il largo. Il Catania dopo un primo periodo complicato sta risalendo a galla e grazie al mercato di Gennaio sembra avere appianato le differenze di valori rispetto alle prime. Pozzebon è il colpo last-minute. L’attaccante etneo, proveniente dalla rivale Messina, ha siglato 8 reti coi peloritani nonostante le difficoltà ed è sicuramente al pari dei migliori centravanti del girone come Negro, Ripa o Mazzeo. Lo Monaco si è assicurato anche Marchese e Baldanzeddu che daranno una grande mano a risalire la china. Buono il mercato anche del Lecce che si assicura il colpo più costoso del girone acquistando Costa Ferreira dall’Entella. Il talentuoso portoghese aiuterà Caturano e Torromino a siglare ancora più reti. Il Foggia è riuscito a chiudere per Di Piazza, attaccante di grande spessore già peraltro autore di una doppietta all’esordio. Buono anche il mercato del Cosenza, abile ad arruolare Mendicino ex Siena e Letizia proveniente proprio dai satanelli. La Juve Stabia è stata lungimirante e nei primi giorni ha chiuso con Santacroce(ex Napoli) e Paponi(ex Parma). Da valutare l’acquisto di Cutolo che potrebbe rivelarsi un crack qualora le condizioni fisiche dell’ex Verona migliorassero. Ci ha provato a rinforzarsi il Messina, che è riuscito solo a piazzare il colpo Sanseverino dal Pisa. Benino il Taranto, che ha cercato di prendere qualche calciatore di categoria come Maiorano. La Virtus Francavilla, invece, è stata brava a trattenere i propri gioielli come N’Zola già promesso alla Fiorentina. In questo girone incerto, probabilmente, riuscirà a vincere chi sarà più costante. Matera, Lecce, Foggia e Juve Stabia sono racchiuse in 5 punti ed anche la reazione delle squadre di centro classifica, alla fine, potrà influire su chi riuscirà a staccare le altre.