Udinese-Napoli è l’anticipo di mezzogiorno della trentunesima giornata di Serie A. L’Udinese lotta per non retrocedere, mentre il Napoli insegue la Juventus che ieri ha battuto l’Empoli in casa.
Il primo tempo è a dir poco vivace: i padroni di casa sono determinati a conquistare punti fondamentali e impongono subito ritmi molto elevati che sorprendono gli azzurri, mandandoli in crisi soprattutto sulla fascia destra con le sponde di Zapata e gli inserimenti di Widmer. Il Napoli non riesce a manovrare palla al piede partendo dalla difesa e si affida ai lanci in profondità per il trio d’attacco, in particolare Callejon, che però non riescono a mandare in porta gli attaccanti azzurri. Le prime emozioni si manifestano dai primi minuti, al 13° Badu si inserisce in area di rigore e viene atterrato da Koulibaly, il fallo è solare e Irrati concede calcio di rigore: Bruno Fernandes batte Gabriel dal dischetto e porta in vantaggio i bianconeri. Il Napoli prova a reagire, ma soffre le ripartenze avversarie, nonostante ciò trova il gol del pareggio grazie ad un missile improvviso di Higuain da fuori area che si infila sotto la traversa: al 24° Udinese-Napoli 1-1. I partenopei non hanno neanche il tempo di esultare che sul ribaltamento di fronte Widmer supera Ghoulam sulla destra, entra in area e viene sgambettato dall’algerino, il quale causa il secondo rigore in favore dell’Udinese; come se non bastasse Sarri si fa espellere per proteste. E’ di nuovo Bruno Fernandes a presentarsi dagli undici metri, ma questa volta Gabriel oltre ad intuire la direzione riesce a parare salvando provvisoriamente i suoi. La gara continua a ritmi serrati, con occasioni da entrambe le parti, e proprio quando sembra che il primo tempo stia per terminare sul pareggio Gabriel serve per errore Zapata, tenta di recuperare il pallone lasciando la porta sguarnita troppo a lungo, e sul cross di Zapata Bruno Fernandes sigla la sua doppietta grazie ad una rovesciata che strappa gli applausi del pubblico. Udinese-Napoli 2-1.
Gli azzurri iniziano il secondo tempo con la convinzione di poter recuperare, ma senza Reina e con un Ghoulam fuori condizione il Napoli sembra la brutta copia di se stesso. L’Udinese al contrario è più fresca del solito, ha fame di punti salvezza e attacca a testa bassa non appena le si presenta l’occasione. E’ da una discesa sulla destra di Widmer, autore di una prestazione magistrale, che parte il cross sul quale si avventa Ciril Therau, il quale anticipando Albiol in acrobazia segna il gol del 3-1, mandando definitivamente in crisi di nervi la formazione ospite. Sarri dalla tribuna prova a cambiare le carte schierando un 4-2-3-1 con Hamsik e Allan sulla mediana e Mertens, El Kaddouri, Gabbiadini e Higuain davanti. Il Pipita però rovina i piani del suo allenatore, cadendo nelle provocazioni di Felipe e sfogando la frustrazione con uno sgambetto che gli costa la seconda ammonizione e l’espulsione. L’argentino si riproduce in una vera e propria crisi isterica, e per farlo uscire dal campo in lacrime è necessario il placcaggio di tutti i suoi compagni, con Koulibaly che lo scorterà fino al tunnel degli spogliatoi non senza difficoltà. L’ultimo quarto d’ora di partita non ha nulla da dire, essendo chiaro che gli azzurri non hanno più le forze per recuperare. Gli ultimi minuti scivolano via tra falli di nervosismo e ammonizioni a pioggia per entrambe le squadre fino al 96°. Udinese-Napoli termina 3-1, i bianconeri conquistano 3 punti fondamentali per la salvezza, mentre i partenopei abbandonano definitivamente il sogno scudetto.