Quella di Torino era forse l’ultima vera insidia sul cammino del Napoli verso la qualificazione diretta alla prossima Champions League. La vittoria della Roma nell’anticipo dell’ora di pranzo sul Chievo ha sicuramente aggiunto pressione alla banda di Sarri che però nel posticipo serale all’Olimpico ha dato grande dimostrazione di solidità e concentrazione non cadendo nei tranelli di Ventura e portando a casa tre punti che mettono gli azzurri con un piede e mezzo in Champions League. Con soli 90’ da giocare contro il Frosinone retrocesso (la Roma sarà impegnata a San Siro contro il Milan) perchè il Napoli scivoli al terzo posto servirebbe veramente un suicidio da parte di Higuain e compagni. Difficile però che questo avvenga perché quello visto a Torino è parso un Napoli focalizzato sull’obiettivo. Higuain, al 33imo centro stagionale, e Callejon hanno messo subito in chiaro le cose e anche dopo il gol di Bruno Peres che sembrava potesse riaprire i giochi, la squadra di Sarri ha saputo subito fare quadrato non concedendo più nulla agli avversari. La chiave del match (e della stagione) sono stati il pressing alto e le continue verticalizzazioni che già al 12’, poco dopo il gol giustamente annullato a Belotti, hanno messo in condizione Higuain di ritrovarsi a tu per tu con Padelli. L’argentino difficilmente sbaglia certe occasioni ed il Napoli è subito avanti. Non c’è partita ed infatti dopo appena dieci minuti gli azzurri raddoppiano. Hamsik arriva sul fondo e mette al centro per Callejon che indisturbato supera Padelli. Segue un palo di Higuain con il Toro che ha serie difficoltà ad entrare in partita. Le cose cambiano leggermente nella ripresa quando il Napoli tira il fiato e la squadra di Ventura ne approfitta per tentare di alzare il baricentro e rendersi pericolosa. I timidi tentativi dei padroni di casa sono controllati senza grossi affanni almeno fino al 74’ quando Bruno Peres imbeccato da Vives colpisce malamente il pallone che si trasforma però in una parabola che inganna Reina. Ventura ci crede e getta nella mischia Immobile mentre Sarri gioca la carta Mertens per Insigne. Il Toro spinge ed il tecnico ex Empoli corre ai ripari mettendo forze fresche con gli innesti di David Lopez ed El Kaddouri. I granata tentano il pressing finale ma il Napoli non cede fino al 90’. L’espulsione nel finale di Vives spegne le ultime velleità granata. I campani ringraziano e vedono ora il traguardo ad un passo.