Il Real Madrid si conferma il marchio sportivo di maggior valore al mondo. A decretare l’ennesimo successo, il terzo di fila, dei Blancos è la nota rivista americana Forbes che, così come avviene dal 1998, anche quest’anno ha stilato la classifica dei 50 brand sportivi più di maggior pregio sul globo. Non è tutto rose e fiori per il mondo del calcio però se è vero che oltre alle Merengues nella graduatoria compaiono solo altri sette club calcistici. Si tratta, oltre al Real, di Barcellona, Bayern Monaco, Manchester United, City, Chelsea e Arsenal.
La Classifica – A guidare la graduatoria, come detto, è il Real Madrid. Il prestigioso e glorioso club spagnolo ha un valore economico di 3,26 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro), comunque in calo di un 5% rispetto allo scorso anno quando Ronaldo & Co. si erano appena aggiudicati la Champions League. A seguire sul podio troviamo i Dallas Cowboys, squadra di Football ma americano, ed i New York Yankees, leggendaria squadra del baseball. A ben vedere per le due realtà statunitensi si tratta di un ex-equo dal momento che il valore stimato è per entrambe di 3,2 miliardi di dollari, ovvero poco più di 2,93 miliardi di euro. Appena sotto il podio troviamo il Barcellona. Gli eterni rivali del Real, freschi vincitori della Champions League ed in generali reduci da una stagione coronata con il triplete si fermano a 3,16 miliardi di dollari (2,9 miliardi di euro) e sono tallonati dal sempre vivo, nonostante sia reduce da stagioni non propriamente esaltanti, Manchester United, quinto con un valore di 3,10 miliardi di dollari (2,85 miliardi di euro). Poi, scorrendo la classifica fino alla decima posizione, c’è ancora tanta America e dunque sport americani, con nell’ordine i Lakers (NBA), i New England Patriots (NFL), New York Knicks (NBA), LA Dodgers (MLB) e Washington Redskins (NFL). Gli altri club calcistici che hanno il privilegio di essere inseriti nella classifica non si piazzano brillantemente, eccezion fatta per l’undicesima piazza del Bayern. City, Chelsea ed Arsenal non vanno infatti oltre, rispettivamente, le posizioni 29, 31 e 36.
L’Italia – Non trovano spazio, neanche in posizioni di minor rilievo, i club italiani. Il risultato era probabilmente prevedibile. Il calcio nostrano, che già si prodiga un paio di settimane l’anno alla ricerca di nuovi aficionados in giro per il mondo dall’Australia all’America passando per Cina ed Indonesia (eh già, le tournée estive delle squadre italiane ormai toccano veramente tutto il globo) dovranno probabilmente trovare qualche nuovo ed ulteriore escamotage. Anche la Juventus, che pure quest’anno ha beneficiato della vetrina e dei ritorni economici garantiti dalla finalissima di Champions League, rimane fuori dalla Top 50. Unico brand italiano in graduatoria? Neanche a dirlo è quello Ferrari. Il cavallino rampante si piazza al trentaduesimo posto con una valutazione di 1,35 miliardi di dollari (pari a 1,23 miliardi di euro).