Il cammino verso Kiev della Juventus passa per Londra. La squadra di Massimiliano Allegri è chiamata domani sera a cercare di ribaltare contro il Tottenham di Pochettino lo sciagurato 2-2 maturato nel match di andata degli ottavi di finale di Champions League disputatosi a Torino. Un’impresa non facile quella che dovranno affrontare i bianconeri. In primis perché gli Spurs hanno dimostrato nel match dello Stadium di essere una squadra organizzata, coriacea ed infarcita di individualità che, specialmente quando l’avversario è chiamato a fare la partita, possono risultare letali sfruttando spazi e ripartenze. In secondo luogo perché la Juventus dovrà giocarsi le proprie carte in uno dei tempi del calcio, forse il tempio per eccellenza: il Wembley Stadium.
Sebbene i lavori di ristrutturazione completati nel 2007 abbiano radicalmente stravolto l’aspetto del glorioso impianto londinese, lo stadio di Wembley, anche nel suo aspetto ultra-moderno, continua ad esercitare imperterrito il suo fascino su chi di questo gioco se ne è fatta una malattia. Basta pronunciarne il nome per avvertire i brividi e ritrovarsi a rincorrere nella memoria il gol di piatto di Capello del 1973, la prodezza di Zola nelle qualificazioni ai Mondiali del 1998 od ancora il siluro di Batistuta in un Arsenal-Fiorentina di fine novecento.
Le vecchie torri, una volta simbolo dell’impianto sito a nord di Londra, sono state sostituite da l’arco più lungo del mondo, nuova icona del Wembley moderno. La capienza, in origine pari a 127 mila posti poi ridotti a 76 mila in occasione degli Europei del ’96, è oggi pari a 90 mila posti a sedere. Un impianto imponente dunque non solo per il peso della storia che si porta dietro ma anche per dimensioni.
Giusto per snocciolare qualche altro dato, si consideri che lo stadio conta 2.618 bagni, 34 bar, 8 ristoranti, 98 cucine e 688 punti ristoro che si sommano a museo, store, alberghi e via dicendo. Per tutti gli altri numeri e curiosità sul fantastico Wembley Stadium eccovi la nostra infografica.