Come di consueto, i nostri punti su ciò che è stata la 19° giornata, ultima del girone d’andata. Posizione apparentemente definite che potrebbero essere sconvolte nella seconda tornata di campionato.
BIANCONERI D’INVERNO
Con una gara ancora da recuperare ma già certi del titolo “invernale”, la Juventus batte agevolmente il Bologna per 3-0 con una doppietta di Higuain e una rete di Dybala e consolida il primato in classifica. In un anno dove si vuole il sesto scudetto di fila e un buon piazzamento in Champions, iniziare con un certo piglio è sempre un qualcosa di gradito. Esordio nella ripresa anche per il neoacquisto Rincon, prelevato dal Genoa e soffiato alla Roma in apertura di mercato. Un elemento certamente importante, che però non basta affinché la vecchia signora ambisca a palcoscenici europei più importanti. La ricerca di un regista, dopo che il tanto cercato Witsel è volato in Cina, è più che mai un argomento di discussione dalla parti di Vinovo.
GIALLOROSSI CORSARI
Un campo complicato, dove erano già cadute Juventus, Milan e Fiorentina e dove il Napoli, miglior attacco del campionato, era rimasto a reti inviolate: la vittoria al Marassi contro il Genoa certifica per la Roma un netto percorso di crescita, che gli consente di chiudere il girone d’andata al secondo posto in solitaria dopo una gara sofferta ma giocata con carattere e attributi, come ribadito da mister Spalletti nel post partita. L’autorete di Izzo, propiziata da un tiro di Bruno Peres, è la rete che decide il match. Rossoblù apparsi troppo poco incisivi e forse svegli troppo tardi. In attesa di sviluppi dal mercato, Spalletti si gode l’ottima prova di forza dei suoi uomini e la crescita costante di alcune cosiddette “Seconde linee” come Fazio e Emerson Palmieri, titolari inamovibili.
ZONA “PARTENOPEA”
Quattro punti guadagnati dopo il 90′ nelle ultime due partite: il Napoli non molla la corsa alla Champions e, con un po’ di fortuna, riesce a raddrizzare la gara contro una Sampdoria tutt’altro che arrendevole: dopo il vantaggio iniziale blucerchiato con un’autore di Hysaj, propiziata da una percussione del talentuoso Schick, i partenopei tornano in campo con maggior convinzione e ribaltano la partita grazie al partente Gabbiadini e alla prima rete, al minuto 95, per Tonelli, alla prima presenza in assoluto in maglia azzurra dopo un inizio molto complicato a causa di un’infortunio al ginocchio. In panchina il neoacquisto Pavoletti, che nelle prossime giornate avrà modo di mettersi in mostra. Molta sfortuna invece in casa Sampdoria, che per l’ennesima volta riesce a buttare nei minuti di recupero una partita che si era indirizzata in maniera più che positiva. Certamente farà discutere l’espulsione di Silvestre per una caduta di Reina un po’ “Accentuata”.
STRADE D’EUROPA
Quattro vittorie su quattro per Lazio, le milanesi e l’Atalanta: i biancocelesti tribolano molto contro il Crotone (Biglia calcia nel primo tempo un rigore sulla traversa) ma al 90′ il solito Immobile regala i tre punti che mantengono gli uomini di Inzaghi saldamente al quarto posto. A inseguire c’è il Milan, anch’egli non particolarmente lucido ma trionfante all’88 grazie al ritorno al gol di Carlos Bacca dopo 3 mesi) e l’Atalanta, ormai non più sorpresa, che sotterra il Chievo per 4-1 in trasferta grazie alla doppietta del Papu Gomez, Andrea Conti e Freuler (Pellissier per i clivensi). Subito dietro si mantiene l’Inter, a fatica ma vittoriosa sul campo di Udine grazie ad una doppietta di Perisic che risponde all’iniziale vantaggio friulano con Jankto. Con la Fiorentina che non ha potuto giocare a Pescara per neve, si va sempre più delineandosi quel che sarà il gruppo da cui usciranno le qualificate alla prossime Europa League (salvo “imprevisti” dalla Coppa Italia).
SALVEZZA DA SALVARE?
Sicuramente mancano ancora tantissime giornate, ma al momento fra il terzultimo, occupato dal Palermo e quartultimo posto, occupato dall’Empoli (vincitore sabato nello scontro diretto coi rosanero per 1-0) ci sono già 7 punti. Con Crotone e Pescara che sembrano ormai destinate a tornare giù e un Palermo sempre più caotico, con l’ennesimo esonero in canna da parte di Zamparini, la sensazione è che ormai la Serie A a venti squadre sia un qualcosa di antiquato e poco intrigante, con vere e propri zone già definite a diverse giornate dal termine. Una diminuzione a 18 potrebbe essere in tal senso una chiave di lettura.