È ricominciata la Serie A, viva la Serie A. Da questa stagione abbiamo deciso di rinnovare l’appuntamento con il nostro approfondimento in 5 (s)punti del turno di campionato appena conclusosi.
Si tratta di un’occasione per condividere il nostro punto di vista sulla giornata di Serie A raccontando quegli episodi o quei personaggi che, per il nostro modo di vedere, in qualche modo hanno meritato la ribalta (in positivo o negativo). Siete pronti? Allora (ri)cominciamo
Il leone ferito
Inattesa tanto quanto commovente. La presenza in panchina al Bentegodi di Verona di Sinisa Mihajlovic è senza ombra di dubbio la storia di questo primo turno di Serie A 2019-2020.
L’allenatore del Bologna, alle prese con una dura battaglia personale, ha stupito tutti presentandosi a bordo campo per guidare l’esordio dei suoi uomini.
Inutile aggiungere altro; il rischio di cadere nella retorica è dietro l’angolo. Quello visto al Bentegodi non è però (e ci mancherebbe altro) il Sinisa che siamo abituati a conoscere. Quello del Bentegodi è un leone ferito, nel corpo e nell’anima (gli occhi di Miha da sempre parlano più di mille parole).
Ma un leone, per quanto ferito, non smette mai di combattere la propria battaglia. Dunque, un grandissimo in bocca al lupo!
La mano di Conte
Certo, il Lecce (giustamente intraprendente) non è forse l’avversario migliore per testare la reale consistenza dell’Inter targata Conte.
Fatto sta che nella notte di San Siro tutto sembra essere filato liscio come l’olio con i diktat del tecnico salentino che sembrano già ben metabolizzati da Brozovic e compagni. Come si dice in questi casi, se son rose fioriranno.
E se fioriranno, lo scudetto non sarà solo un discorso a due tra Juventus e Napoli
Che Lazio
Non viene mai additata in partenza come una seria pretendente alla Champions League. Eppure alla fine la Lazio sta sempre lì a giocarsela (spesso con scarsa fortuna).
Questa Lazio targata 2019-2020 però sembra avere tutte le carte in regola per dire seriamente la sua in questa stagione di Serie A.
L’innesto di Lazzari, l’unico acquisto di spessore estivo, sembra essere assolutamente funzionale per i meccanismi della squadra di Inzaghi.
Aver trattenuto Milinkovic-Savic (devastante insieme a Luis Alberto nell’esordio di Marassi) è stato però il vero colpo dei biancocelesti. La Lazio sembra già in palla. Il derby di domenica sarà subito un bel banco di prova per le ambizioni dei capitolini.
Falsa partenza
L’esordio del Milan non ha affatto convinto. Le scelte di Giampaolo sono state piuttosto cervellotiche (Borini interno?).
La squadra è apparsa senza mordente e senza leader (problema atavico ormai) tanto da pagare dazio ad un’Udinese più volenterosa seppur di certo non eccessivamente più organizzata dei rossoneri.
Per la seconda di campionato si annuncia già una rivoluzione in casa Milan. Insomma, l’inizio non sembra proprio dei migliori.
Nuove regole, vecchi errori
Le nuove regole arbitrali introdotte in questa stagione non convincono. Servirà tempo per metabolizzarle un po’ come succede sempre con le novità.
Quello che rimane inspiegabile è invece perché continuare a cadere nei soliti errori nonostante l’ausilio della tecnologia. Come è possibile che il VAR non intervenga su un errore clamoroso come quello di Massa a Firenze?
Appuntamento alla prossima settimana.