Serie A, 5 acquisti passati in sordina di cui sentiremo parlare

Il calciomercato è agli sgoccioli e nonostante le trattative non siano ancora ufficialmente chiuse è comunque giunto il momento di stilare alcuni bilanci. Come da nostra abitudine, non è nostra intenzione commentare più di quanto non abbiamo già fatto le operazioni che hanno portato Neymar al PSG, Bonucci al Milan e via dicendo. A noi piace altro.

Così, focalizzandoci sulla sola Serie A, abbiamo deciso di concentrarci su 5 acquisti passati in sordina di cui sentiremo parlare probabilmente in un futuro prossimo. Ecco quali.

Adam Ounas (Napoli)

Lo volevano la Roma di Di Francesco e lo Zenit di Roberto Mancini. Lui ha scelto il Napoli di Sarri che per portarlo all’ombra del Vesuvio ha versato nelle casse del Bordeaux circa 10 milioni di euro.

Del resto il francoalgerino, 20 anni, è un giocatore tutto rapidità e dribbling che ben si presta ad inserirsi nei meccanismi consolidati del tecnico toscano. Deve però sicuramente sgrezzare quel pizzico di eccesso di individualismo che poco piace a Sarri. Mancino naturale ama giocare sulla fascia destra per potersi accentrare e cercare la conclusione da fuori area. Del resto è dotato anche di un discreto tiro dalla distanza.

Attenzione perché non è un ripiego. Se è vero che i partenopei inseguivano anche Berenguer, è anche vero che il giocatore dei girondini è stato prelevato dal Napoli prima che il Toro chiudesse l’acquisto dello spagnolo dell’Osasuna. L’investimento è stato importante. La sostanza c’è. Ora sta a Sarri completare l’opera e plasmare ulteriormente Ounas per farlo diventare un crack del calcio italiano ed europeo.

Álex Berenguer (Torino)

Spagnolo, 21 anni, il Torino lo ha prelevato in estate versando circa 6 milioni nelle casse dell’Osasuna e vincendo la concorrenza con il Napoli. È un brevilineo (è alto 1,75 cm) che nasce come ala sinistra ma che sa muoversi anche sulla trequarti o come esterno alto di destra. Il suo piede preferito? Se avete risposto il sinistro avete sbagliato. È un destro naturale ed ama partire da sinistra per poi potersi accentrare. È veloce e tecnicamente dotato ma, data anche la sua giovane età, ha ancora ampi margini di miglioramento.

Nonostante la sua giovane età è già alla sua quarta stagione da professionista. Acquistato dall’Osasuna a 10 anni ha fatto tutta la trafila fino alla prima squadra con la quale ha esordito il 10 gennaio 2015 nel match di Segunda Division con il Recreativo Huelva chiusosi sull’1-1. Collezionerà altre 12 presenze fino alla fine del campionato. La stagione successiva gioca come titolare inamovibile mettendo insieme 39 partite e 3 gol contribuendo a riportare in Liga la squadra di Pamplona. La scorsa stagione, la prima nella massima serie, si chiude con 31 presenze e 2 reti.

Mihajlovic stravede per lui tanto che, nonostante sembrasse destinato a fare da rincalzo ad Adem Ljajic, il tecnico gli ha ritagliato un ruolo tutto suo ridisegnano il Toro con un 4-2-3-1 che gli consente di schierare tutti insieme Berenguer, Ljajic e Iago Falque. Lo spagnolo fino ad ora non si è perso neanche un minuto di questa stagione.

Valentin Eysseric (Fiorentina)

Francese, 25 anni, la Fiorentina lo ha acquistato in estate dal Nizza versando al club transalpino circa 7 milioni di euro. Destro naturale, è esploso come ala offensiva giocando, grazie alla sua duttilità, su entrambi i fronti. È dotato di buona velocità e di una discreta tecnica tanto che nell’ultima stagione in Costa Azzurra il tecnico Fevre spesso e volentieri lo ha utilizzato come trequartista centrale.

Le sue qualità migliori sono però senza dubbio il dribbling, il tiro dalla distanza e la capacità di sfornare assist. Questo nonostante sia un giocatore che la porta la vede considerate le 20 reti collezionati in 148 presenze in Ligue1. Il 4-2-3-1 di Pioli sembra disegnato apposta per esaltarne le caratteristiche.

Rijad Bajić (Udinese)

Bosniaco, 23 anni, è una punta centrale in grado di svariare lungo tutto il fronte offensivo. Nonostante la stazza fisica (è alto 1,89 cm per 80 kg) è un giocatore dotato di una discreta tecnica e che sa come muoversi negli spazi stretti. È un giocatore mancino ed usa il sinistro con precisione quasi chirurgica. Il destro, tuttavia, gli torna utile solo per camminare. Nonostante l’altezza deve ancora migliorare nel gioco aereo. I numeri dicono che siamo al cospetto di un cecchino dell’area di rigore. Nonostante Bajić si distingua anche per l’apporto costante alla manovra, è uno di quegli attaccanti che hanno un innato fiuto per il gol e che sanno farsi trovare al posto giusto al momento giusto.

L’Udinese lo ha prelevato ad inizio agosto dai turchi del Konyaspor per una cifra prossima ai 5 milioni di euro. Non si tratta del tipico colpo dei friulani. Bajić infatti non può considerarsi un giocatore fatto ma neanche una giovane promessa da sgrezzare. Tanto per chiarire, ha provato ad inserirsi nella trattativa anche il Fenerbahce, non certo l’ultimo club arrivato.

Del resto la scorsa stagione Bajić ha collezionato 48 presenze tra campionato e coppe realizzando 20 gol e 6 assist posizionandosi al quarto posto nella classifica marcatori della Super Lig alle spalle di Vagner Love, Tosun e del sempre verde Samuel Eto’o.

Con Del Neri per il momento ha visto il campo con il contagocce: 21’ nel match di Coppa Italia con il Frosinone e poi panchina all’esordio con il Chievo. Siamo sicuri che si tratti però solo di un problema di forma fisica. Ne sentiremo parlare presto.

Stephane Omeonga (Genoa)

Belga, 21 anni, con un trascorso nelle giovanili dello Standard Liegi e dell’Anderlecht club con il quale ha raggiunto una semifinale di Youth League nel 2014/2015 poi persa contro lo Shakhtar. È un medianaccio di quelli vecchia maniera. Piedi grezzi ma tanta corsa e passaggi semplici. Difficilmente si avventura sulla trequarti avversaria. A lui piace giocare basso, davanti alla difesa.

Lì lo ha impiegato la scorsa stagione nell’Avellino Walter Novellino. Per il belga un campionato discreto con 30 presenze, 3 ammonizioni (neanche troppe per un mastino come lui) e zero reti all’attivo. Insomma, sulla carta uno che potrebbe piacere a Luciano Ligabue.

Sicuramente è piaciuto a Ivan Jurić che è rimasto stregato da Omeonga in ritiro tanto da volerlo con se anche a Bardonecchia bloccandone la cessione in prestito (nuovament) all’Avellino che sembrava oramai cosa fatta. Al momento il giovane belga ha trovato spazio 16’ nel match di esordio in campionato contro il Sassuolo. I liguri, in quel ruolo, hanno giocatori più esperti come Veloso e Bertolacci, tornato all’ovile dopo le stagioni in chiaroscuro al Milan. Ma Jurić è un tecnico estroso che non si farà problemi a gettarlo nella mischia quando lo riterrà pronto.