Con l’inizio del nuovo anno riprende anche la Serie A. La nostra redazione ha così voluto stilare dalla A alla Z i 22 motivi per cui non perdersi nemmeno un minuto del campionato nel 2015. Buona lettura.
A come Allegri, l’uomo del dopo Conte che ha plasmato ex-novo la Juve. Una squadra nuova, con una fisionomia del tutto diversa da quella del suo predecessore, che continua comunque a macinare punti in campionato e che, e questa è una notizia, si è anche qualificata agli ottavi di Champions. Ora si entra nella fase clou della stagione, quella in cui si tirano le somme e si vedono i risultati. Quella in cui si scrive la storia. In positivo. Od in negativo;
B come Berlino, la città che ospiterà la finale di Champions 2014-2015. Per l’Italia la speranza è di trovarci quel giorno anche la Juventus. Difficile, certo. Ma anche se i bianconeri non dovessero farcela, quella per l’assegnazione del massimo trofeo continentale per club rimane sempre una gran bella partita da vedere;
C come Cerci, l’Alessio nazionale che troppo presto ci aveva salutato per il calcio che conta. Ora l’Henry di Valmontone è tornato dalla nostre parti. In un club importante. Dove dovrà fare la differenza. Quella che non è riuscito a fare all’Atletico Madrid;
D come Dybala, giovane promessa del Palermo che sta stregando l’Italia e non solo. Una prima parte di campionato da protagonista. La seconda è per confermarsi gioiello della Serie A;
E come Europa League, la competizione che mai come quest’anno può e deve vederci protagonisti. Cinque club in lizza dopo la retrocessione dalla Champions della Roma. Tutti di prima fascia nel nostro campionato. Una rappresentante italiana in finale è praticamente d’obbligo;
F come Ferrero, figura controversa a metà tra Lotito ed un personaggio di South Park. Ad alcuni sta molto simpatico. Ad altri meno. Ma siamo sicuri che continueremo a sentirne parlare spesso anche durante il 2015;
G come Gabbiadini, ventitreenne volto nuovo del calcio italiano in procinto di trasferirsi dalla Samp al Napoli. Titolare con i blucerchiati. Probabilmente titolare con gli azzurri. Perché la Juve se ne voglia disfare tanto presto resta il vero mistero;
H come Hotel ATA, teatro delle sessioni di mercato. Che diciamocela tutta…ci piace parecchio! Anche se di top player da queste parti se ne vedono pochi;
I come Inzaghi. Il mister rossonero è la rivelazione in panchina di questa stagione. In pochi ad inizio campionato avrebbero scommesso sulle possibilità di mangiare il panettone a Milanello di Super Pippo. Che invece, grazie alla sua duttilità tattica e caparbietà, è in questo 2015 ancora nelle grazie della famiglia Berlusconi;
J come Jolly, le variabili impazzite del nostro campionato. Sampdoria, Genoa ed attenzione anche al Sassuolo. Il calcio non da copertina potrebbe impensierire seriamente la noblesse oblige;
L come Lotito, presidente della Lazio e per certi versi della FIGC. I tifosi capitolini vorrebbero liberarsene ma lui sta prendendo in mano sempre più le redini del calcio italiano. Avendo imparato a conoscere il personaggio, aspettiamoci grandi numeri col nuovo anno;
M come Milano intesa come Milan e Inter. Nobili decadute di una corsa allo scudetto che da qualche anno ormai vive sul duopolio Juve ed una tra Roma e Napoli, le due squadre meneghine sono chiamate nei prossimi mesi a fornire risposte precise su quel processo di rifondazione che ne ha caratterizzato la vita più recente. Ne vale della prossima stagione;
N come Napoli. Il club azzurro, reduce dalla vittoria in Supercoppa, deve decidere cosa fare da grande. Correre una volta per tutte ad impensierire il duo di testa o lasciarsi risucchiare dalla ressa per un posto in Champions League. La grandezza, anche futura, passa da questa decisione. Che va presa in tempi molto rapidi;
O come occasioni di mercato. In Italia ed in Europa è pieno di nomi interessanti di giocatori in scadenza di contratto a giungo 2015 che ancora non hanno rinnovato il contratto. In tempi di crisi i parametri zero sono manna dal cielo;
P come Podolski, volto nuovo dell’Inter di Mancini. Giocatore dal pedigree importante che sbarca in Serie A nel pieno della sua maturità agonistica (30 anni). Coetaneo di Fernando Torres. Speriamo il finale sia diverso;
Q come qualificazione in Champions League. Mai come quest’anno la lotta è aperta e vede in gioco diverse pretendenti. Chi centra la qualificazione intasca soldi utili per il futuro. Occhio;
R come Roma. Dopo il tempo dei proclami è arrivato quello dei risultati. Garcia continua a ripetere che sarà scudetto. Meglio per lui che non si sbagli. Altrimenti rimarranno da tramandare ai posteri i 17 punti di distacco dello scorso anno dalla capolista, l’1-7 rimediato dal Bayern Monaco in Champions e tante chiacchiere lasciate al vento;
S come Stadio. La Juve ha disegnato la via. L’Udinese e la Roma l’hanno intrapresa. Altri, Milan, Inter, Fiorentina e Lazio, ci stanno pensando. Comunque qualcosa si muove. La ripresa del calcio italiano passa anche dallo stadio di proprietà;
T come Tecnologia, il tema caldo di questo 2015. Moviola in campo e tecnologia di linea. Noi siamo per la seconda. Ma diciamo no alla prima;
U come ultima occasione, quella che potrebbe offrire la Samp a Mario Balotelli, ex prodigio del calcio italiano che tra una carriera da campione ed un cammino alla Cassano ha ormai scelto per la seconda strada;
V come violenza, che speriamo di non ritrovare protagonista con il nuovo anno;
Z come Zola, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per la sua nuova avventura. Il folletto sardo è stato richiamato dalla casa madre, il Cagliari, per sostituire in panchina un’altra Z, quella di Zeman, che almeno fino a luglio non vedremo più su una panchina di Serie A.
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