È ancora negli occhi di tutti gli appassionati di calcio la sfida tra Barcellona e Real Madrid giocatasi sabato scorso e conclusasi con il pareggio strappato dalla squadra di Zidane proprio allo scadere grazie all’inzuccata di Sergio Ramos. Ovviamente non è la rete di un difensore a fare notizia. Specialmente se il difensore in questione è il capitano madrilista. Il trentenne, che ha esordito nel Siviglia ma che ormai da undici anni veste la casacca del Real, non è infatti nuovo a questi colpi da bomber che tolgono le castagne dal fuoco. Una verve da goleador che sembra impossessarsi di lui nei momenti critici con il difensore che ha ormai portato a cinque il suo bottino di reti capaci di risolvere sfide in bilico.
Una delle vittime preferite di Sergio Ramos, e come biasimarlo, è proprio il Barcellona. Il club blaugrana, affondato e riportato al pareggio sabato scorso, ha potuto in fondo solamente rivivere il fastidio del 2 Marzo 2013. Era un altro Clasico, era l’ottantaduesimo ed era sempre Ramos che, colpendo il pallone di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo in un mix di potenza e precisione, regalava la vittoria ai suoi fissando il 2-1 finale. Il Barcellona quell’anno in campionato era irraggiungibile per il Real. Ma vincere un Clasico è pur sempre una grande soddisfazione.
Così come è una soddisfazione contribuire in maniera determinante alla conquista di un trofeo. Ultima in tal senso è la rete con cui il difensore spagnolo regala i supplementari al Real Madrid nella Supercoppa Europea 2016, a Lerkendal in Norvegia contro il Siviglia. Una squadra, quella andalusa, fino a quel momento oggettivamente superiore alle Merengues e che aveva messo alle corde un docile Real scomparso dal terreno di gioco dopo aver trovato l’iniziale vantaggio grazie ad una bellissima conclusione a giro di Asensio, al ventunesimo. Poi il pareggio di Vazquez, ex Palermo e il vantaggio di Konopljanka su rigore, prima di entrare in zona Ramos, che per regalare spettacolo attende fino al terzo minuto di recupero. Carvajal alimenta l’azione, preciso il passaggio a media altezza per Lucas Vazquez che sulla linea di fondo tocca un preciso pallone sulla testa di Sergio Ramos, appostato al centro dell’area con il compito solo di spingere la sfera in rete. È delirio Real. I supplementari porteranno poi la coppa a Madrid, grazie ad una spettacolare rete di Carvajal ad un minuto dai rigori.
Ma ogni collezione che si rispetti reclama pezzi storici e questo che stiamo per raccontare è probabilmente il più prezioso. Nel 2014 quella del gol di testa allo scadere non era forse ancora una specialità di Ramos. Ma è in una sera di Lisbona che la storia cambia. “Al goal di Ramos fracassai la tv”. Partiamo dalla celebre frase pronunciata dall’improvvisato tifoso dell’Atletico Madrid Gerard Pique, ormai convinto, al novantatreesimo della finalissima di Lisbona, che la Champions 2014 fosse in procinto di tingersi di bianco e rosso. Eppure mai dire mai nel calcio. Soprattutto quando in campo ci sono il Real Madrid e Sergio Ramos. Segnare in una finale di Champions League, o Coppa dei Campioni per i nostalgici, non ha prezzo. Farlo in una finale che è anche un derby, quando sei sotto di un gol e l’orologio segna già tre minuti oltre il novantesimo deve essere qualcosa di inspiegabile. La rete di Ramos gela l’Atletico che nei supplementari verrà poi travolto per 4-1 regalando alla squadra di Ancelotti la gioia della Decima.
E dopo Lisbona la storia si ripete in Marocco, più precisamente a Marrakech, per la Coppa del mondo per club 2014. Real che non fa fatica a farsi strada fino alla vittoria finale. Fino a quel 2-0 ai danni del San Lorenzo, vincitore della Copa Liberadores. Ancora una volta, grazie ad un poderoso balzo di Ramos dopo la mezz’ora di gara, al limite dell’area piccola, il club madrileno trova la rete che chiude definitivamente i conti. Non si era allo scadere. Ma non cambia la sostanza.