Difficile capire cosa possa passare per la testa di un giocatore di calcio che, a 28 anni, decide di lasciare la Juventus, caricare armi e bagagli e trasferirsi dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti, dove hai voglia a convincere gli addetti ai lavori che il campionato, la Major League Soccer, è un torneo competitivo e non anzi un cimitero per elefanti. Fatto sta che questo è il percorso seguito da Sebastian Giovinco che della MLS è diventato nel corso degli anni una vera icona; l’uomo copertina.
La Formica atomica si è guadagnato la ribalta a suon di gol, assist ed ottime prestazioni che sebbene non abbiano consentito (per il momento) al suo Toronto di vincere il campionato, hanno comunque fatto guadagnare al fantasista nostrano nel 2015 il titolo di MVP del campionato, chiuso per altro in vetta alla classifica dei marcatori in coabitazione con Kei Kamara, e numerosi altri riconoscimenti individuali.
Del resto i numeri di Sebastian Giovinco parlano chiaro. Con la maglia del Toronto F.C. la Formica atomica ha collezionato 90 presenze realizzando la bellezza di 60 gol (uno ogni 135 minuti) dimostrando per altro una certa regolarità di rendimento. Al primo anno canadese le presenze complessive sono state 35 e le reti 23. La seconda stagione a Toronto recita 37 presenze e 22 reti. La terza, quella in corso, dice 23 partite giocate e 15 reti realizzate. Di queste, 20 sono le presenze (12 le realizzazioni) in MLS.
L’ultima realizzazione risale allo scorso fine settimana con il sigillo finale nel 3-1 che Toronto ha rifilato ai Chicago Fire. Una vittoria che ha consentito ai canadesi di raggiungere quota 50 punti in 25 giornate ed allungare a +7 il vantaggio sul New York City F.C. di Pirlo che ha una partita in meno e che il 30 luglio scorso è stato travolto 4-0 dal Toronto grazie anche ad una doppietta di Sebastian Giovinco.
Una delle reti della Formica atomica è arrivata su calcio di punizione. Per Sebastian Giovinco si tratta della decima realizzazione in assoluto su calcio da fermo in campionato: si tratta di un record per la MLS. Il precedente primato apparteneva al duo Jeff Larentowicz e Javier Morales fermi a quota 9. Il dato forse ancor più significativo è che Sebastian Giovinco ha staccato per distanza uno specialista come Beckham fermo a quota 6.
Difficile capire quanto questi numeri siano merito dei ritmi del calcio americano e quanto invece esclusivamente riconducibili all’estro della Formica atomica. Certo è che non sembrano sufficienti per consentire a Sebastian Giovinco di giocarsi le sue carte con la Nazionale di Ventura. Il tecnico degli azzurri non lo ha mai convocato ed a volerla dire tutta non è che le cose siano andate meglio neanche quando sulla panchina dell’Italia sedeva Antonio Conte, uno che ai tempi della Juventus ha sempre cercato di preservare e difendere il giocatore anche dalle critiche più aspre.
Sebastian Giovinco a soli 30 anni rischia di pagare a caro prezzo la sua scelta di lasciare precocemente l’Italia per la MLS forse attratto anche dagli 8,5 milioni di dollari a stagione per cinque anni messi sul piatto dal Toronto F.C.. Fatto sta che un giocatore di questo calibro avrebbe potuto fare la fortuna di molti club nostrani. E probabilmente anche della Nazionale. Dove vedere assieme la coppia di folletti Insigne-Giovinco resterà probabilmente solo un sogno.