Cosa porta i maggiori tabloid inglesi a deridere Rooney per il tunnel subito da parte di un giocatore maltese? Cosa porta il neo-tecnico inglese Southgate a non ritenere più il giocatore come un titolare? Cosa porta alcuni tifosi della nazionale di sua Maestà a fischiare il proprio capitano e travolgerlo di critiche?
E’ vero che per Rooney non è un momento facile sia in nazionale che nel proprio club, ma è altrettanto vero che probabilmente si è esagerato in quest’ultimo periodo sul suo conto. Si sa né tifosi né stampa dalle parti dell’Oltremanica ci vanno sul leggero. Cuore, grinta, tecnica cristallina, facilità nel calciare indistintamente di destro o sinistro. E’ Wayne Rooney, uno dei più grandi fuoriclasse del mondo, capitano dell’Inghilterra e bandiera del Manchester United al quale è legato dall’estate del 2004. L’opinione pubblica, riguardo la vicenda clou del calcio inglese delle ultime ore, è spaccata in due. Da una parte ci sono coloro i quali parlano di una stella in declino e dall’altra chi ancora vuole dargli fiducia. Andiamo per ordine.
IL CORO E’ UNANIME (O QUASI): WAYNE ROONEY E’ UNA STELLA IN DECLINO
Al primo gruppo appartiene senz’altro il nuovo tecnico ad interim della nazionale inglese Gareth Southgate il quale, in seguito alla sua prestazione negativa contro la nazionale maltese, lo ha messo fuori gioco. Strano perchè nel giorno della presentazione aveva esordito dicendo tutt’altro: “Wayne è il leader indiscusso dell’Inghilterra”. Insomma dimostrò tutta la stima possibile verso il suo capitano. E’ evidente che il declino di Rooney non possa essere iniziato solo negli ultimi giorni. Andando indietro nel tempo, ma non di molto, Wayne iniziò ad essere impiegato nella mediana, sia con Van Gaal che in Nazionale. Per l’esattezza, Rooney gioca ormai da più di un anno come regista provocando un certo shock a tutti i fan del Wonder Boy.
Chi torna sui suoi passi sembra essere anche l’altro suo allenatore, ovvero quello di club, un certo Josè Mourinho. Nel giorno della presentazione di Mou come manager dei Red Devils, proprio il portoghese aveva usato parole al miele verso la stella nata nei sobborghi di Liverpool. Il boss dei Red Devils ha avuto sin da subito le idee ben chiare sull’utilizzo del suo capitano: “I giocatori cambiano caratteristiche nel corso della loro carriera, ma ciò che rimane è l’abilità nel fare goal. Probabilmente Rooney non è un vero attaccante, ma con me non giocherà mai a 50 metri dalla porta, sarà un 9 e mezzo o un 10. Mai un 6 o un 8“. Tutto sembrava filare liscio per Rooney fino alle esclusioni nelle ultime tre partite. A tutto ciò poi si è andata a sommare la vicenda della Nazionale, che ha di fatto molte analogie con la vicenda del club.
Di stella ormai al declino ne ha parlato anche Redknapp il quale a proposito delle ultime esclusioni afferma: “la scelta non è affatto sbagliata”. Più morbidi, ma pur sempre critici, i pareri di due ex-stelle del calcio inglese ovvero Carragher e Shearer. Il primo, mettendosi nei panni di Rooney, commenta: “capisco perfettamente la decisione di non farlo giocare. Sarà meglio anche per Wayne, alcune critiche sono state ampiamente sopra le righe, è stato imbarazzante”. Il secondo invece consiglia al capitano di smettere di rispondere quanto meno alle chiamate della Nazionale perché aggiunge: “in questo momento della sua carriera l’Inghilterra non gli porta più benefici, ma solamente critiche”. A spegnere il fuoco, sul fronte dei pro-Rooney c’è il futuro capitano dell’Inghilterra Henderson che vede in Rooney il vero punto di riferimento della Nazionale di sua Maestà. Avvocato difensore del numero 10 dello United è anche John Terry, uno che di critiche se ne intende, il quale dice: “Wayne è uno dei migliori giocatori che abbia mai visto e con il quale ho avuto il piacere di giocare. Inoltre è un uomo che dà tutto per l’Inghilterra”.
E WAYNE COSA NE PENSA DI TUTTA QUESTA VICENDA?
Rooney in questa storia ne esce a testa alta, dribblando tutti, quasi meglio di uno dei suoi migliori gol e, come farebbe un vero “Sir” inglese, replica così a tutte le critiche: “Ho giocato da titolare per tredici anni nell’Inghilterra e dovevo mettere in preventivo che sarebbe arrivato il giorno in cui sarei stato escluso dalla formazione di partenza. Tutto quello che posso fare è lavorare con maggior impegno per riconquistare il posto“. Insomma oltre che in campo dimostra di avere classe anche fuori e poi aggiunge: “È chiaro che un calciatore vuole sempre giocare, ma il mio ruolo di capitano non cambierà neppure in panchina. Capisco e rispetto le decisioni del nostro allenatore. Sosterrò la squadra al cento per cento e speriamo di vincere. Io sono orgoglioso di rappresentare il mio paese, ma se in questo momento il mio ruolo deve essere quello di stare in disparte, lo accetto”.
La verità forse è che sembrerebbe sempre sia necessario un capro espiatorio nel difficile mondo del calcio inglese. In passato sotto accusa ci è andato anche David Beckham, ora tocca a Wayne. La sensazione è che Rooney, nonostante in Nazionale conti 115 presenze (secondo di tutti i tempi) e 53 gol (miglior marcatore di tutti i tempi), non sia più un punto di riferimento ma un peso. Un peso oltre che della Nazionale sembra esserlo anche per lo United.
Rumors di queste ore che provengono dal Regno Unito, vedrebbero un clamoroso ed imminente addio di Rooney dall’Old Trafford. Difficile però sarà trovare una squadra disposta a versare 300 mila sterline a settimana per altri due anni sul conto in banca del capitano dei Diavoli Rossi. Ma il clamoroso cambio di scena vedrebbe proprio il club di Manchester, il quale starebbe seriamente pensando di pagare i ben 26 milioni di sterline per liberarlo, ovvero il totale di quello che avrebbe guadagnato sino alla naturale scadenza. Offerte dalla ricca Cina e dalla MLS ci sono, ma Rooney non si sente ancora pronto per questo passo avendo ancora 31 anni. Non solo, conoscendo il suo carattere da duro, è facile pensare che il calciatore farà di tutto per giocare i suoi ultimi Mondiali fra due anni e per riconquistare la fiducia ormai persa da parte di Jose Mourinho. Essendo Rooney una delle più grandi stelle del calcio mondiale, da sportivi, siamo tutti cuoriosi di sapere quali saranno le sue sorti ed inevitabilmente facciamo il tifo perché torni il grande campione che abbiamo sempre ammirato.