La storia tra la Roma è Garcia è oramai giunta ai titoli di coda. Difficile pensare che il matrimonio tra la società capitolina ed il tecnico francese possa resistere fino a dopo le vacanze natalizie. Una flebile possibilità c’è, come vedremo. Ma un eventuale passo falso con il Genoa domenica prossima, l’ennesimo della gestione dell’ex Lille, porterebbe sicuramente al cambio al timone senza ulteriori indugi. Ma procediamo con calma.
La sconfitta con lo Spezia ha fatto definitivamente suonare il campanello d’allarme in casa Roma. La dirigenza giallorossa, che solitamente a fine partita e soprattutto in caso di risultati negativi interviene per proteggere l’allenatore, ieri non ha fatto capolino in sala stampa. Anzi, il comunicato diramato in tarda serata e firmato dal presidente Pallotta lasciava pochi dubbi in merito all’umore che regna nelle stanze del potere giallorosso. Nell’immediato post partita Sabatini, Baldissoni e Zanzi si sono riuniti presso lo studio Tonucci, quartier generale del presidente americano durante le sue sortite a Roma, per tentare di fare un punto della situazione e pianificare le prossime mosse. Sicuramente nulla avverrà fino a domenica quando all’Olimpico è di scena il match con il Genoa. All’appuntamento mancano solo tre giorni e cambiare ora le carte in tavola non avrebbe senso. In caso di pareggio o sconfitta l’esonero diventerebbe inevitabile. In caso di vittoria meno. Perché? Perché il dilemma che affligge la dirigenza capitolina è se puntare su un traghettatore oppure affidarsi ad uno dei tecnici di primo livello attualmente disponibili. L’opzione traghettatore nasce dalla volontà di arrivare ad un nome di primo piano. Il sogno nel cassetto è Ancelotti che però proprio in queste ore viene dato per certo sulla panchina del Bayern per le prossime tre stagioni dopo che Guardiola a fine stagione saluterà per accasarsi al City. La seconda opzione, la strada più percorribile, è invece Antonio Conte che però fino a giugno-luglio è sotto contratto con la Nazionale. Arrivare al tecnico ex Juve non è assolutamente impossibile. Anzi, la Roma ha tutte le caratteristiche della sfida che tanto piacerebbe al salentino. Ecco perché quella del traghettatore sembra l’ipotesi più plausibile. Il nome che circola è quello di Marcello Lippi che dovrebbe gestire la situazione fino a giugno per poi entrar a far parte dell’assetto societario dei giallorossi. Ma non è escluso che alla fine si possa optare per proseguire con Garcia almeno fino a fine stagione, con l’ulteriore speranza di guadagnare tempo per trattare sulla buonuscita del francese.
Qualora invece si optasse per il cambio radicale immediato, cosa per altro richiesta anche dalla piazza, la strada meno impervia sembra quella che porta a Walter Mazzarri nome che però non incendia ne tifosi ne società. L’alternativa sarebbe quella di puntare forte su Spalletti che però costa tanto e ha il sapore di minestra riscaldata. Circola anche il nome di Fabio Capello ma secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione si tratta solo di rumors. Infine c’è Bielsa. Il tecnico argentino ha il profilo internazionale, un buon curriculum e quella giusta dose di pazzia che ci vuole per andarsi ad infilare in una situazione complicata come quella che regna in casa Roma. Qualsiasi decisone è comunque rimandata alla prossima settimana. Prima c’è il genoa a cui pensare.