Ecco le parole del tecnico della Roma a Sky nel post partita con la Roma: “La squadra ha tentato di fare le cose per bene e ha reagito dal punto di vista nervoso. C’è però ancora confusione dal punto di vista dell’equilibrio perché ci sono state delle ripartenze che non dovevamo concedere. Abbiamo mantenuto le posizioni però quando hanno verticalizzato verso le punte siamo stati sempre costretti a fare ottanta metri di campo che era una cosa che non doveva succedere data la differenza di qualità che c’era. E’ una squadra che è andata dietro l’impeto della reazione ragionando però poco e perdendo molti palloni a centrocampo persi spesso per frenesia anziché per cercare di giocare. Il cambio di posizioni di Pjanic e Nainggolan? Il primo ha finito un po’ per annullarsi con De Rossi mentre il secondo è stato molto positivo anche perché è ottimo nel primo pressing oltre ad avere i tempi giusti per gli inserimenti. Gervinho serve? Certo che serve…ce ne vorrebbero due. Dal punto di vista del mercato funziona così: c’è il giocatore che chiedo io perché serve e quello che vuole andare via. Io non so che passo ha fatto Gervinho. Cosa ho provato quando sono entrato nello stadio? La stessa sensazione di qualche anno fa. So cosa questo ambiente può dare, questi colori, questa squadra, questa città. Ci sono già stato, per questo ho deciso di tornare. Noi le cose abbiamo provato a farle oggi ma quello che da veramente un segnale, un aiuto, è saper leggere l’atteggiamento della linea difensiva per capire se giocare sui piedi o meno. L’abbondanza che potrebbe scaturire dal mercato e dal rientro dagli infortuni? E’ un problema che è meglio avere che non avere. Del resto anche oggi abbiamo dimostrato di saperci adattare alle esigenze ed agli interpreti quando siamo passati a tre per supportare i due mediani ed i due trequartisti. Dzeko? Deve continuare senza farsi coinvolgere da quelli che sono gli umori di un pubblico comunque così importante”.