Di Simone Gamberini – Probabilmente non sarà questo il turno che decide la corsa Scudetto; è troppo presto fare improbabili calcoli all’ottava giornata. Ma gli indizi lasciati da questo Roma-Napoli sono abbastanza emblematici di quanto questo possa essere l’anno degli azzurri.
La squadra di Sarri dimostra di saper vincere senza dover per forza strabiliare, di saper ottenere il risultato anche senza stare con il piede sull’acceleratore fino allo sfinimento; e di saper gestire le forze in vista di un temibile uno-due con Roma e Manchester City che poteva anche lasciare la bocca totalmente asciutta.
E invece Roma-Napoli, la prima di questa doppietta di partite da urlo, ha portato in dono ai partenopei le risposte che Sarri cercava in uno stadio che già l’anno scorso aveva lasciato parecchie soddisfazioni agli azzurri. Del Napoli colpisce la capacità di controllare il gioco pur affrontando una delle trasferte più complicate del campionato: la differenza l’ha fatta la tenuta del campo con il pallone quasi sempre nei piedi dei giocatori napoletani nella prima frazione e mai troppo vicino alla porta di Reina nella ripresa.
Poche occasioni ma sfruttate bene: l’anno scorso non funzionava così a Napoli ma il vento sembra essere cambiato. La scelta della serata dell’Olimpico è stata per un possesso più ragionato ma che asciugasse la Roma di ogni energia mentale e creasse le poche palle gol necessarie per aprire e blindare la partita. E così è stato.
Infatti la Roma non è sembrata capace di reagire. Ha creato di istinto e non di manovra le proprie chance, come se fosse andata fuori copione da uno 0-1 che prima dell’intervallo non era preventivato. L’impressione data è quella di una squadra capace di reggere l’urto ma di non saper superare l’ostacolo. Ancora una volta troppe poche le occasioni in cui ha costruito una vera e propria palla gol in area di rigore, pochi tiri raggiunti tramite la manovra e i soliti lampi da calcio piazzato.
La Roma di ora in questo tipo di partite (ed è doveroso sottolinearlo vista la scioltezza con cui ha vinto gli impegni morbidi) fatica a creare il proprio gioco e quando uno tra Perotti e Nainggolan non salta l’uomo e non crea superiorità numerica in attacco si spegne la luce.
Visioni differenti dopo un risultato destinato a creare discussione. Il Napoli vince senza strafare, la Roma perde il secondo scontro diretto all’Olimpico in stagione e sembra già uscire di scena dalla lotta allo scudetto. Lotta che vede il Napoli come principale candidato. Quest’anno più che mai.