Il terzo tentativo è quello buono. La Roma di Spalletti supera 3-1 il Frosinone e coglie così il primo successo dal ritorno del tecnico toscano in panchina. Non è tutto oro quel che luccica però. I giallorossi vincono ma non convincono ed alla fine devono ringraziare i ciociari che non sfigurano ed anzi hanno forse il demerito di non crederci abbastanza nella ripresa quando i giallorossi arretrano vistosamente il baricentro; El Shaarawy, che all’esordio sfodera una prestazione di assoluto livello impreziosita dalla magia che in apertura di ripresa riporta avanti la Roma e placa i fischi che avevano accompagnato l’uscita dal campo dei giallorossi a fine primo tempo; l’arbitro Guida che non vede sul risultato di 2-1 una deviazione di braccio non troppo evidente ma palesemente volontaria di Dzeko in piena area di rigore su conclusione dalla distanza. Esultano comunque Spalletti e la Roma per te punti che rilanciano prepotentemente le ambizioni dei giallorossi.
Primo tempo – Spalletti vista anche l’emergenza si affida subito ai nuovi acquisti Zukanovic ed El Shaarawy e disegna un complesso 3-4-2-1 con Rudiger esterno di centrocampo che in fase difensiva si trasforma in un 4-4-1-1. L’obiettivo è non dare punti di riferimento all’avversario ma il risultato è che anche i giallorossi appaiono in avvio disorientati. Infatti la prima occasione è del Frosinone con Blanchard pronto ad appoggiare a rete a botta sicura e Zukanovic che salva sulla linea. Sul rovesciamento di fronte arriva però il vantaggio dei padroni di casa. È il 18′ quando Pjanic lancia un pallone in profondità che viene intercettato dalla retroguardia ciociara. Nainggolan è il più lesto, da terra, ad avventarsi sul batti e ribatti che ne nasce ed a beffare Leali che non appare impeccabile nell’occasione. La squadra si Stellone non si abbatte ed al 24′ ristabilisce la parità con Ciofani bravo a vincere il duello in velocità con Zukanovic ed a trafiggere Szczesny con un gran tiro al volo. Incassato il pari la Roma stenta a reagire. In avanti qualche buona trama offensiva si intravede ma la squadra di Spalletti sembra andare in affanno ogni volta che il Frosinone ha il pallone tra i piedi. È comunque dei giallorossi l’ultima occasioje del primo tempo con Dzeko bravo a liberarsi e ad impegnare un questa volta pronto Leali. La prima frazione di gioco si chiude però sul risultato di parità e tra i fischi del pubblico dell’Olimpico.
Secondo tempo – La ripresa si apre con il gol di El Shaarawy al 3′ e l’occasione un minuto più tardi per Dzeko che però spedisce alto da buona posizione. Spalletti torna al 4-3-3 ma il risultato è che la Roma abbassa notevolmente il baricentro subendo il ritorno del Frosinone che oltre al discusso episodio da rigore ha un altro paio di buone occasioni. L’immensa classe di Totti, nel frattempo subentrato a Dzeko, toglie definitivamente le castagne dal fuoco per i giallorossi quando al 39′ il capitano pesca chirurgicamente Pjanic bravo a controllare e colpire di destro dal limite per il gol del definitivo 3-1. C’è ancora il tempo per qualche colpo sopraffino di Totti e per una conclusione dalla distanza di Nainggolan deviata in angolo da Leali. La Roma torna a sognare. Il Frosinone vede invece allontanarsi il Carpi ed ormai deve solo sperare in un miracolo.