Quello del calcio è un mondo che, finanziariamente, tira sempre. Lo sanno bene le aziende che decidono di legare il proprio nome a quello di un club tramite le sponsorizzazioni delle maglie da gioco. L’investimento evidentemente rende se è vero che mercato delle sponsorizzazioni delle maglie da calcio 2015-2016 registra una crescita del 13% rispetto alla stagione precedente. A dirlo è Repucom nel suo European Football Jersey Report 2015/2016, dal quale emerge che in un anno, il giro d’affari complessivo dei primi 6 campionati d’Europa è cresciuto di 94 milioni di euro, passando dai 736 milioni dello scorso anno agli oltre 830 della stagione in corso. Un trend positivo che sembra aver interessato quasi tutti i principali campionati del vecchio continente eccezion fatta per la Serie A che pur contando su partnership dal valore complessivo di 83 milioni di euro registra comunque il segno meno rispetto alla scorsa stagione. A farla da padrone, neanche a dirlo, è la Premier League in grado di raccogliere da sola circa il 40% degli investimenti. Il giro d’affari complessivo mosso dalle squadre inglesi è pari a circa 330 milioni con un incremento del 35% rispetto alla scorsa stagione. Seguono Bundesliga (168 milioni), poi ci sono la Liga (105), la Ligue 1 (103), la Serie A (83) e la Eredivisie (41).
Il peso degli investimenti esteri – Particolarmente rilevante è il peso degli investimenti esteri sul totale. Si parla di un 62% facilitato in particolare dall’avvento delle compagnie aeree. Anche in questo caso a farla da padrone è la Premier League che raccoglie oltre confine circa 271 milioni di euro. Ma il dato forse ancora più eclatante è quello che riguarda la Liga. In Spagna infatti circa 91 milioni sui 105 totali arrivano dall’estero. Una percentuale pari all’87%. Trend inverso in Germania dove sui 168 milioni di sponsorizzazioni totali solo 40 arrivano da fuori. L’Italia attrae 37 milioni di euro mentre l’Eredivisie fa peggio con appena 10 milioni. I Paesi che scommettono di più sulle maglie europee sono Emirati Arabi Uniti, Germania, Stati Uniti d’America e Giappone con quest’ultimo che ha incrementato il suo apporto da 1 a 51 milioni. Fondamentale in tal senso da 55 milioni di Yokohama per il Chelsea.