Se queste sono le premesse, non c’è da stare sereni. L’esordio stagionale del Real Madrid 2020-2021 contro la Real Sociedad porta in dote uno scialbo 0-0 che a conti fatti soddisfa probabilmente molto più le Merengues dei padroni di casa. Se esce indenne da Anoeta la squadra di Zidane deve infatti ringraziare in particolare Courtois. Il portiere belga è stato uno dei protagonisti indiscussi della partita rendendosi autore di alcuni interventi spettacolari e provvidenziali; come quello che al 43’ ha negato con un’uscita alla disperata un gol che sembrava praticamente fatto a Isak.
La stagione del Real Madrid 2020-2021 comincia dunque con un mezzo passo falso. Un qualcosa che, date le numerose assenze che hanno caratterizzato la spedizione a San Sebastian delle Merengues, poteva essere forse preventivabile; un qualcosa che, seppur prevedibile, non deve, come dicevamo all’inizio, far star sereni considerato che il Real questa stagione sembra veramente una grande incognita.
L’austerity del Real Madrid 2020-2021
Il Real Madrid è stato uno dei club che più di tutti nel panorama europeo ha subito la crisi economico-finanziaria generata dall’emergenza Covid. Quello estivo è stato così per le Merengues un mercato sin qui all’insegna dell’austerity.
La Casa Blanca si è concentrata soprattutto nello sfoltire una rosa che, per stessa ammissione di Zinedine Zidane, era sicuramene extra-large ed onerosa da mantenere. A salutare Veldebebas nel corso delle ultime settimane sono stati Brahim Diaz, ceduto in prestito al Milan, Hakimi, anche lui sbarcato a Milano, sponda nerazzurra, per la 40 milioni; Ceballos (all’Arsenal in prestito), Oscar Rodriguez, il cui cartellino è stato per il 75% ceduto al Siviglia per 15 milioni di euro; Javi Sanchez (50% al Valladolid per 3 milioni), Kubo (in prestito al Villareal), Reinier (prestito di due anni al Borussia Dortmund), ed i giovani De Frutos, Dani Gomez e Baeza mandati a farsi le ossa al Levante ed al Celta.
Oltre, ovviamente, ai due pezzi da novanta James Rodriguez, accasatosi gratuitamente all’Everton di Carlo Ancelotti, e Gareth Bale che (insieme a Reguilon) ha salutato Madrid dopo 7 anni, 16 titoli vinti (comprese 4 Champions League) e soprattutto 29 infortuni che ne hanno sicuramente condizionato il rendimento. Un altro che sembra destinato a lasciare a breve la capitale è Jovic che appena una stagione fa era stato portato al Bernabeu per alleggerire la punta di diamante dei Blancos, Karim Benzema, dal peso mai del tutto sopportato di non far rimpiangere la dote di gol persa dalle Merengues con il trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus.
Il Real dell’Anoeta
Un problema, quello della solitudine di Benzema, riapparso in tutta la sua forza nella notte dell’Anoeta. Contro la Real Sociedad, complici le numerose assenze, Zinedine Zidane ha deciso di affidarsi ad un undici titolare abbastanza collaudato apportando però una variante che nel pensiero del tecnico francese avrebbe dovuto aiutare Benzema a liberarsi dai compiti di ripiegamento per concentrarsi sulla fase di finalizzazione.
Parliamo di Martin Odegaard, unica faccia nuova, se così si può dire, di questo Real Madrid 2020-2021. Il norvegese è stato infatti spedito in campo alle spalle del centravanti con Kroos arretrato davanti alla difesa e Modric messo lì a tentare di fare da collante tra il centrocampo e l’attacco. A farne le spese Casimiro ed a conti fatti l’equilibrio dei Blancos che hanno prestato il fianco alla Real Sociedad faticando tremendamente ad imporre il proprio gioco e rendersi pericolosi.
Certo, alle assenze di Isco, Mariano, Militao e Lucas Vazquez si sommava anche quella di Edin Hazard, il giocatore che nei piani della dirigenza delle Merengues dovrebbe fare la differenza. E che invece, ancora una volta, è alle prese con i soliti problemi alle caviglie ed una forma fisica decisamente poco ottimale. Un problema in più per il Real Madrid 2020-2021 in una Liga che, mai come quest’anno, si preannuncia piuttosto equilibrata.