Nel fine settimana in Russia si è giocato il sedicesimo turno di Premier League. A fare notizia è stato il match Yenisey Krasnoyarsk-Republican FC Akhmat Grozny. Il motivo non è stato certo l’1-1 finale (vantaggio degli ospiti siglato da Mohammadi al 69’ e pareggio dei padroni di casa dal dischetto grazie al rigore trasformato da Kichin). La ragione per cui la sfida è salita alla ribalta delle cronache pallonare europee sta nel fatto che si è trattato della partita più fredda della storia del calcio europeo.
Per chi non lo sapesse Krasnoyarsk si trova infatti in Siberia e le temperature in città sabato pomeriggio sfioravano i -19 gradi. Non per la federazione russa però che pur di far disputare l’incontro (tecnicamente da regolamento superati i 15 gradi sotto lo zero la gara può essere rinviata per condizioni climatiche avverse) ha rilevato una temperatura di -14,9 gradi sufficiente dunque a spedire i giocatori in campo e consentire così ai circa duemila spettatori accorsi allo stadio di godersi lo spettacolo.
La ragione di tanta insistenza da parte della RFS, la Federcalcio russa, sarebbe prevalentemente da ricercare nel fatto che dalla prossima settimana la Premier League andrà in letargo e sarebbe stato dunque problematico individuare una finestra per il recupero considerato che quando riprenderanno le ostilità, il prossimo 3 marzo, il calendario sarà fitto di appuntamenti.
Pensare che le società nei giorni di vigilia del match pur di non disputare l’incontro in condizioni proibitive avevano proposto alla RFS una serie di soluzioni alternative che andavano dal disputare la gara a Grozny (circa cinquemila chilometri più ad ovest dove le temperature ancora si aggirano intorno allo zero) oppure individuare un impianto indoor. Soluzioni rigettate dalla RFS senza una vera motivazione.
Tanto più che mentre Yenisey Krasnoyarsk-Republican FC Akhmat Grozny si disputava regolarmente (eufemismo), la gara tra Orenburg, località sita sui monti Urali, e Krylya Sovetov Samara venive rinviata per freddo. Temperatura rilevata: -14 gradi. Decisione presa dunque non a termini di regolamento ma di buon senso.
Un’ultima considerazione. Poiché la temperatura rilevata dal direttore di gara al momento del fischio di inizio di Yenisey Krasnoyarsk-Republican FC Akhmat Grozny è stata iscritta a referto pari a -14,9 gradi, il match giocato in Siberia non può ufficialmente considerarsi il più freddo della storia. Il primato di fatto resta a Rosenborg-Bayer Leverkusen, fase a gironi di Champions League 2010: quella sera a Trondheim si giocò a -15 gradi. Quasi nulla in compenso ai -19 reali di Krasnoyarsk.