Due gol per parte, Palermo e Carpi si spartiscono il bottino dopo 90′ in cui lo speculativo Carpi, trascinato da un ispirato Matos, ha spaventato parecchio un Palermo troppo lento e in difficoltà negli ultimi 20 metri di campo.
Iachini deve rinunciare a Struna squalificato e Rigoni acciaccato, dentro Vitiello sulla destra lo svedese Hiljemark in mezzo al campo, confermato il 3-4-2-1 con Quaison e Vazquez dietro Gilardino al debutto al Barbera. Per Castori confermato 3-5-2 con due ex come novità: Benussi in porta e Zaccardo nella linea difensiva a tre. Davanti solo panchina per Borriello con Matos e l’altro ex Mbakogu titolari. In panchina il palermitano Di Gaudio, originario del noto borgo marinaro di Mondello.
Il Palermo, come prevedibile, fa la partita e passa subito dopo 6′: gran accelerata di Quaison che va via a Letizia sulla destra, cross sporco e inserimento con tempi perfetti di Hiljemark, in rete alla prima gara da titolare con una deviazione ravvicinata. Dopo Udine un altro gol lampo della squadra rosanero, alla prima vera occasione. Il vantaggio ringalluzzisce il Palermo che ci prova ancora tre minuti dopo: prima giocata utile di Gilardino che di sponda serve Jajalo, che piazza male di sinistro da fuori area.
Il Carpi soffre soprattutto con l’asse destra Zaccardo-Letizia, che non riesce a tenere le fughe di uno scatenato Robin Quaison. Svedesi dominanti perchè anche Hiljemark, con grande personalità si rende pericolosa. Al 15′ però si vede il Carpi: dormita a sinistra del Palermo, bella azione personale di Matos che mette in mezzo, impreciso il tiro di Fedele. Il Palermo però quando decide di attaccare sul solito lato sinistro è micidiale e arriva spesso in area di rigore, come al 18′ quando né Quaison prima né Vazquez dopo trovano spazio per la conclusione.
Prima sortita a destra del Palermo al 22′ con Rispoli che mette una pericolosa palla in mezzo sulla quale Benussi è molto attento. Ma dal nulla il Carpi trova una gran sortita e reagisce: Mbakogu salta netto un pigro Gonzalez, mette palla in mezzo e Vitiello nel disperato tentativo d’anticipo la butta in rete alle spalle di Sorrentino: prima rete subita dal Palermo, dopo oltre 200 minuti d’imbattibilità, l’ultima difesa della Serie A a cedere. Un minuto dopo la reazione rosanero con un colpo di testa di Hiljemark, che agisce quasi da attaccante aggiunto, più o meno con le stesse mansioni che di solito toccano a Rigoni.
Ma sempre la sinistra è il settore più pericoloso per il Palermo, complice la banda del buco biancorossa: di rimpallo va via di nuovo Quaison che prova a sorprendere Benussi, bravo l’estremo difensore a farsi trovare pronto. Sulla stessa fascia il Carpi punge grazie all’azione delle punte: in due minuti Matos va via due volte, la prima impegnando Sorrentino, la seconda costringendo all’ammozione El Kaoutari, meno brillante rispetto alle prime due uscite. Grande equilibrio nella prima fase di gara, Palermo più talentuoso davanti ma meno solido dietro rispetto alle ultime due uscite; molto bene il Carpi davanti, un po’ meno in fase difensiva dove si nota l’handicap di velocità e intesa a destra.
Robin Quaison apre il secondo tempo come il primo, bel movimento ad accentrarsi e conclusione, centrale, al 50′. Ritmi più lenti, Carpi tutto schiacciato dietro la linea della palla e Palermo che non trova il modo di scardinare una retroguardia attenta. La formazione ospite trova anche il modo di pungere, ci prova al 60′ Letizia: colpo di punta a lato. Iachini prova a smuovere i suoi e inserisce il giovane Djurdjevic per uno stanco Gilardino, Castori si gioca la carta Borriello per Mbakogu. Proprio il centravanti ex Roma fa malissimo al 64′ su invito delizioso di Matos.
Il Palermo reagisce ma sembra abbastanza sterile in attacco, dove manca chiaramente l’uomo degli ultimi 20 metri: Iachini ci prova aggiungendo altra fantasia con la mezzapunta Trajkovski. Chiusa l’area di rigore, il Palermo ci prova da fuori con Jajalo, fuori misura. Castori prova a dar ordine a destra inserendo l’ex interista Wallace per Letizia infortunato.
Il Palermo non fa molto per pareggiare, a dir la verità, ma clamorosamente trova il pari al minuto 88: su una palla velenosa di Lazaar ci prova Trajkovski, il tocco decisivo però è di testa di Djurdjevic che insacca sorprendendo Benussi. Il Barbera, prima ammutolito, rientra in partita e ci prova nel finale, che diventa un’autentica corrida: capovolgimenti di fronte e soprattutto il Palermo si butta davanti, ma non succede nulla. Al Barbera finisce 2-2, il Carpi muove la classifica con un punto, Palermo di Iachini che non perde l’imbattibilità ma delude giocando un match ampiamente al di sotto delle possibilità.
Palermo-Carpi
Palermo (3-4-2-1) – Sorrentino 6, Vitiello 5,5, Gonzalez 5, El Kaoutari 5; Rispoli 5,5, Jajalo 5,5 (83′ Maresca sv), Hiljemark 6 (76′ Trajkovski 6), Lazaar 5,5; Vazquez 6, Quaison 6,5; Gilardino 5,5 (62′ Djurdjevic 6,5). A disposizione: Colombi, Alastra, Andelkovic, Brugman, Cassini, Chochev, Daprelà, Goldaniga. All. Iachini.
Carpi (3-5-2) – Benussi 5,5, Zaccardo 5, Bubjnic 6, Gagliolo 6; Letizia 5 (78′ Wallace 5,5), Lollo 6, Bianco 6 (82′ Lazzari sv), Fedele 6, Gabriel Silva 6; Matos 7, Mbakogu 6,5 (62′ Borriello 6,5). A disposizione: Brkic, Belec,Di Gaudio, Gino, Iniguez, Lasagna, Martinho, S. Romagnoli, Wilczek. All. Castori.
Arbitro: Gavilucci. Assistenti: Costanzo-De Troia. Quarto uomo: Marrazzo. Addizionali: Russo e Ripa.
Marcatori: 6′ Hiljemark, 24′ autogol Vitiello, 64′ Borriello, 88′ Djurdjevic.
Ammoniti: Gonzalez, Vitiello (Palermo), Gagliolo, Bianco, Gabriel Silva (Carpi).