Il mercato della Lazio finalmente si è sbloccato. Proprio alla vigilia dell’apertura ufficiale delle trattative la squadra di Lotito ha perfezionato l’ingaggio di Adam Marusic dall’Ostenda. Il classe ’92, montenegrino di nazionalità, è un giocatore dalla grande duttilità tattica. Nasce come esterno alto di destra (ma all’occorrenza può giocare anche sul lato opposto) e nel corso degli anni, in particolare nell’ultima stagione giocata in Belgio, si è messo in luce anche come terzino. Caratteristiche, insomma, che lo rendono adatto al 3-5-2 brevettato da Inzaghi nella seconda parte della scorsa stagione e che il tecnico dei biancocelesti sembra intenzionato a voler riproporre con maggiore insistenza nella stagione 2017/2018 oramai alle porte. Marusic appartiene alla stessa scuderia di Milinkovic-Savic ed è stato pagato 6,5 milioni di euro (più bonus) da versare in 4 anni. Un investimento che per gli standard di Lotito non è certo banale e che quindi crea grande attesa nell’ambiente laziale che spera si ripeta il “miracolo” Savic. Allo stesso tempo è però vero che quello dell’ex Ostenda non è un nome che riscalda eccessivamente la piazza che è invece in fibrillazione per conoscere il futuro di tre pedine fondamentali dello scacchiere biancoceleste: Biglia, Keita e De Vrij.
Incognite ed esigenze di mercato
Perché la Lazio per aggredire il mercato ha bisogno di fare cassa e per fare cassa deve riuscire a vendere, alle sue condizioni, questi tre pezzi pregiati che si rischia altrimenti di perdere a zero. Come è noto, infatti, i tre giocatori sono in scadenza nel 2018 ed a quanto pare, con una sola possibile eccezione, non sembrano intenzionati a prolungare il loro rapporto con il club capitolino. Lucas Biglia ambisce al Milan che tuttavia non sembra disposto a mettere sul piatto i 20 milioni richiesti dalla Lazio per un giocatore che ha 31 anni e che tra 12 mesi si libera gratuitamente. Keita invece sogna la Juventus che al contrario insegue Douglas Costa ed in alternativa il viola Bernardeschi. I bianconeri del resto non hanno fretta perché sono coperti nel ruolo e possono quindi permettersi di aspettare che l’ex canterano del Barça si svincoli a parametro zero. Diverso infine il discorso di De Vrij. Il difensore olandese è l’unico che sembra vacillare davanti alla proposta di rinnovo avanzata dal club biancoceleste. Per una serie di motivi. In primis perché i suoi 25 anni gli consentono di poter attendere con serenità l’offerta giusta; quella che, per il giocatore, deve arrivare dall’Inghilterra e dal Manchester United in particolare. In secondo luogo perché sente di avere un debito di riconoscenza nei confronti di Lotito che lo ha aspettato dopo il grave infortunio di due stagioni fa che lo ha tenuto fermo ai box per un anno. Per questo, alla fine, l’olandese potrebbe addirittura rinnovare. In caso contrario, c’è da scommettere che Lotito darà battaglia anche a lui.
Ma non finisce qui perché la Lazio, che la prossima stagione avrà un’Europa League in più da affrontare, ha bisogno anche di intervenire per puntellare ulteriormente il giocattolo di Inzaghi. A prescindere da quello che sarà il destino dei vari Biglia, Keita e De Vrij i biancocelesti devono trovare un portiere che garantisca maggiore integrità rispetto a Marchetti e che possa dunque fare da chioccia a Strakosha; un vice Biglia (e quindi in caso di partenza dell’argentino serviranno almeno due acquisti nel ruolo), un sostituto di Keita (la situazione del senegalese se non si sblocca diversamente è destinata a chiudersi in tribunale) ed un vice Immobile. Quello che abbiamo allora giocato a fare in questo pezzo è immaginare come potrebbe muoversi la Lazio sul mercato da qui in avanti.
Prima lavorare in uscita
Per cercare di portare una ventata di ottimismo abbiamo ipotizzato che Lotito alla fine riesca a piazzare sul mercato, al valore di mercato attuale stimato da Transfermarkt (sito di riferimento in materia), Biglia per 20 milioni, Keita per 25 e De Vrij per 27 per un incasso totale di 72 milioni di euro. Cui andrebbero ad aggiungersi circa 3,3 milioni di euro di ingaggi netti da corrispondere per il prossimo anno. Partiamo dunque da una base di 75 milioni di euro. Sono poi da considerare in uscita anche Djordjevic, Marchetti e Patric . La punta ex Nantes, 29 anni e contratto in scadenza nel 2018, è quella che sembra avere più mercato. Su di lui si segnala l’interesse forte dei greci dell’Olympiacos spaventati però dalle richieste di Lotito che chiede una cifra compresa tra i 5 ed i 10 milioni. Noi consideriamo invece i 2 milioni di valutazione di Trasnfermarkt più l’1,2 di ingaggio netto. Con Marchetti (34 anni) i rapporti sono ai ferri corti. Il portiere non è più considerato affidabile dalle parti di Formello e l’intenzione è quella di risolvere la situazione il prima possibile anziché far passare l’anno che manca alla scadenza. Il valore di mercato dell’estremo difensore è di circa 2 milioni più 1,1 di ingaggio netto. Patric, 24 anni e contratto in scadenza nel 2019, è invece finito sul mercato dopo che ha fatto indispettire la dirigenza biancoceleste chiedendo oltre un milione e mezzo di ingaggio ovvero il doppio rispetto a quanto percepisce oggi (circa 800 mila euro a stagione) e più o meno quello che è il suo valore di mercato attuale. Altri due casi spinosi sono, infine, quelli di Cataldi e Kishna. L’ex Primavera, 22 anni, non rientra nei piani di Inzaghi e dopo essere andato in prestito al Genoa nel girone di ritorno dello scorso campionato sembra destinato a lasciare Formello questa estate. Il suo valore per Transfermarkt si aggira sui 6 milioni di euro mentre il suo ingaggio è pari a circa 800 mila euro. Il giocatore può diventare una pedina fondamentale nel mercato laziale perché è molto ambito. Kishna (22 anni) non ha mai trovato particolare fortuna durante la sua esperienza romana a causa di una condizione fisica resa precaria dai continui infortuni. Il suo valore è di circa 3 milioni di euro ed una sua possibile cessione consentirebbe alla Lazio di risparmiare circa 1,2 milioni di ingaggio netto all’anno per le prossime due stagioni (contratto in scadenza nel 2019). Tirando le somme, se la Lazio riuscisse, a condizioni di mercato, a piazzare questi giocatori potrebbe contare su circa 96 milioni di euro tra valore di cessione ed ingaggi risparmiati. Un bel gruzzolo che potrebbe essere destinato per acquistare giovani di talento e già pronti per certi palcoscenici. Vediamo come.
I 9 acquisti ideali
Partiamo dal portiere dove il profilo ideale sembrerebbe quello di Andrea Consigli. L’estremo difensore del Sassuolo è un classe ’87; è affidabile sia fisicamente che tecnicamente ed ha una consolidata esperienza in Serie A. Sarebbe la chioccia ideale per Strakosha; l’uomo giusto per consentire al giovane albanese di continuare il suo processo di maturazione senza forzare troppo i tempi. Costo del cartellino? 8 milioni di euro più 1 di ingaggio. Ma attenzione, perché anche il contratto di Consigli è in scadenza nel 2018. I margini per strappare uno sconto dunque ci dovrebbero essere. Se l’acquisto di Marusic sistema la situazione sull’out di destra, un’eventuale partenza di De Vrij rischierebbe di creare un’evidente lacuna al centro della dove l’olandese è senza ombra di dubbio l’uomo cardine tra i centrali a disposizione. Il nome giusto per sostituire l’olandese potrebbe essere allora quello di Rodrigo Caio. Il brasiliano, pallino di Tare, è un classe ’93 e vale circa 10 milioni di euro con un ingaggio che si potrebbe stabilire intorno al milione di euro. Si tratterebbe di un’operazione molto simile a quella che portò De Vrij a Roma. Rodrigo Caio è infatti un giocatore di grande talento che deve solo decidersi ad effettuare il grande salto e confrontarsi con il calcio europeo. Il rischio potrebbe essere legato ad un eventuale periodo di ambientamento. Ma si tratterebbe di un investimento dal rendimento prospettico garantito. In mediana, invece, meglio andare sul sicuro. Continuando comunque a puntare sui giovani. Ipotizzando la partenza di Biglia, i due giocatori su cui la Lazio dovrebbe puntare ad occhi chiusi sono Benassi e Baselli, entrambi del Torino. L’operazione può sembrare difficile ma un’offerta soldi più Cataldi potrebbe essere una soluzione. Il capitano dei granata e della Nazionale Under 21 è un classe ’94 e vale circa 9,5 milioni di euro con un ingaggio da 500 mila euro a stagione. Baselli, classe ’92, è valutato 7 milioni di euro e percepisce uno stipendio in linea con quello di Benassi. Con 17 milioni di euro in un colpo solo si sistemerebbe la mediana e si getterebbero le basi per il futuro e portando a Formello due giocatori che hanno già grande confidenza con la Serie A. C’è sempre poi il profilo di De Roon. L’ex Atalanta (26 anni) è in cima alla lista della spesa di Tare per la mediana. Considerato che la Lazio necessita anche di un interno da inserire in rotazione (potrebbe essere Benassi) qualora si volesse osare e creare veramente una squadra competitiva si potrebbe provare a portare a Roma anche lui. Il Middlesbrough chiede 14 milioni di euro ma si potrebbe chiudere anche a 10 (valutazione Transfermarkt). Il problema di De Roon è forse l’ingaggio: servono almeno 1,5 milioni netti a stagione. Prima di dedicarci alla fascia sinistra vogliamo smarcare la pratica vice-Immobile. Il profilo giusto per la Lazio potrebbe essere quello di Falcinelli. Il centravanti di proprietà del Sassuolo, classe ’91, lo scorso anno ha trascinato il Crotone alla salvezza grazie alle sue 13 marcature in 34 giornate di campionato (altre due le aveva giocate con la maglia degli emiliani prima di sbarcare in Calabria in prestito). E’ uno che ha il fiuto del gol, che si integrerebbe alla perfezione nel gioco di Inzaghi e che non avrebbe problemi ad alternarsi (od affiancarsi) ad Immobile (che potrebbe anche muoversi da seconda punta). Con 5 milioni più 500 mila euro di ingaggio lo si potrebbe portare all’ombra del Cupolone.
La lista della spesa, fino ad ora, cuberebbe 49,5 milioni di euro ai quali andrebbero ad aggiungersi circa 4 milioni di euro netti di ingaggi annui. Per chiudere il mercato in pareggio con le cessioni vuol dire che si potrebbero spendere ancora 42 milioni: 37 per i trasferimenti e 5 per gli stipendi. E dobbiamo ancora trovare un sostituto di Keita. In realtà la cifra a disposizione consentirebbe un doppio colpo per l’out di sinistra. Abbiamo allora optato per due profili tipo: un giovane dal sicuro avvenire ed un giocatore di esperienza pronto per un ruolo da protagonista sin da subito.
Chi è il giovane che abbiamo individuato? Federico Chiesa. L’esterno della Fiorentina, classe ’97, ha tutti i numeri per diventare un vero crac del calcio italiano. Reduce da un ottimo europeo con l’Under 21, sotto la mano di Inzaghi potrebbe esplodere definitivamente. Esplosivo, rapido nel dribbling e mancino: ha tutte le caratteristiche che sta cercando la Lazio. Per portarlo via da Firenze (impresa difficilissima specialmente qualora dovesse partire Bernardeschi) servono almeno 10 milioni di euro secondo Transfermarkt. Noi diciamo 15 più 500-800 mila di ingaggio. Il giocatore di esperienza potrebbe invece essere il Papu Gomez (29 anni). Il giocatore dell’Atalanta, corteggiatissimo dalla Lazio e non solo, è chiamato a prendere una decisione a breve: continuare con gli orobici o cedere alle lusinghe di una delle pretendenti. Per portarlo via da Bergamo servono almeno 15 milioni di euro più 1,5 di ingaggio che, nel caso della Lazio, rappresenta la cifra che Claudio Lotito è disposto a riconoscere solo ad un top player. Cosa che l’argentino, entrato anche nel giro della Nazionale, sicuramente è. Abbiamo però individuato un profilo da considerare in alternativa a Gomez. Si tratta di Anderson Souza Conceiçao, meglio noto come Talisca. Il brasiliano, classe ’94 (è dunque più giovane del Papu), è un profilo leggermente diverso da quello del fuoriclasse dell’Atalanta nascendo come trequartista ma essendo comunque in grado di giocare anche sull’esterno. Questa sua duttilità lo renderebbe adatto sia a sostituire Keita che eventualmente a muoversi alle spalle di Immobile come seconda punta. Talisca ha giocato l’ultima stagione in prestito al Besiktas (17 presenze e 6 gol) ma è di proprietà del Benfica, club con il quale la Lazio è in buoni rapporti. Anche qui il problema è l’ingaggio che si aggira sui 2 milioni di euro. Forse troppi per la Lazio. Alla portata invece il costo del cartellino che si aggira sui 13 milioni di euro. Talisca sarebbe un colpo forse meno suggestivo rispetto a Gomez ma sicuramente di prospettiva. In uno slancio di follia si potrebbe anche pensare di portarli entrambi a Roma.
In conclusione e sintetizzando, incassando 96 milioni (cartellino e stipendi) dalle cessioni di Marchetti, Biglia, Keita, De Vrij, Patric, Djordjevic, Kishna e Cataldi si potrebbero portare a Formello Consigli, Rodrigo Caio, Benassi, Baselli, De Roon, Chiesa, Gomez, Talisca e Falcinelli. Niente male, no?