Napoli-Frosinone è uno dei tre anticipi del sabato sera dell’ultima giornata di Serie A. In contemporanea si gioca Inter-Sassuolo e Milan-Roma, gare legate tra loro dalla lotta per l’Europa. Il Napoli infatti è obbligata a vincere per non dipendere dal risultato della Roma a San Siro e guadagnarsi così la qualificazione matematica alla prossima Champions. Milan e Sassuolo giocano invece per l’accesso all’Europa League senza passare nel caso dei rossoneri dalla difficile finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il Frosinone dal canto suo è già retrocesso matematicamente ma non per questo è rassegnato a fare brutta figura nell’ultima partita in serie A.
Il Napoli inizia subito forte cercando di sciogliere la tensione con un gol iniziale che porti la gara in discesa. La prima occasione netta non attende a presentarsi sui piedi di un Higuain a caccia di record, ma il tocco sotto porta è fuori misura e il tiro si perde oltre la linea di fondo. Gli azzurri continuano a pressare i ciociari nella propria tre quarti e i risultati si vedono, se non in termini di risultato, almeno in termini di occasioni create. Mentre Jorginho ragiona sulla mediana Hamsik inventa alle spalle degli attaccanti con giocate spesso smarcanti: Insigne e Callejon sono più volte in grado di calciare verso la porta avversaria da posizione ravvicinata, ma c’è sempre un tocco avversario o una prodezza di Zappino a schivare il pericolo per il Frosinone. Importante negli equilibri della partita l’espulsione di Gori, che oltre a tirare la palla contro Insigne ancora a terra dopo un fallo subito, deve aver esagerato nei termini discutendo con il direttore di gara, che non ha esitato ad estrarre il cartellino rosso e a far terminare in anticipo la stagione del centrocampista frusinate. Con un Higuain marcatissimo e apparentemente sfiduciato, Insigne e Callejon che non riescono a trovare le misure sotto porta ci pensa il capitano del Napoli a sbloccare il match con una zampata in area che risolve una mischia che si era formata introno ad un cross di un inesauribile Ghoulam. Il gol al 44° arriva appena in tempo per evitare di andare a riposo in parità.
La ripresa continua come il primo tempo, con l’obiettivo aggiunto da parte degli azzurri di aiutare Higuain a trovare i gol necessari a raggiungere il record di Nordahl di 35 reti in una stagione. L’obiettivo riesce in pieno, le incursioni sulla destra di Allan ed Hysaj trovano el Pipita smarcato davanti a Zappino pronto ad appoggiare in rete: sono i gol che valgono il 2-0 e il 3-0 del Napoli. Dopo aver raggiunto il record di Nordahl, Higuain non è ancora sazio e per segnare il gol della tripletta decide di mettersi in proprio. La rete numero 36 arriva con una grande giocata dell’argentino che batte Zappino in rovesciata dal cuore dell’area di rigore. L’ultimo quarto d’ora di partita giocato sul risultato di 4-0 non ha più senso, le squadre smettono praticamente di giocare facendo passare il tempo rimanente fino al triplice fischio finale. Napoli-Frosinone termina 4-0, il Napoli si qualifica per la fase finale della Champions League e Gonzalo Higuain realizza il record di 36 gol in una stagione in serie A.