Allo stadio Matusa si gioca Frosinone-Napoli, sfida decisiva per gli azzurri che vincendo diventerebbero campioni d’inverno, e altrettanto importante per i ciociari che si trovano a rincorrere il Genoa per uscire dalla zona retrocessione.
L’ex napoletano Roberto Stellone schiera la sua squadra in un 4-4-2 compatto e aggressivo con la ritrovata coppia d’attacco Dionisi-Ciofani. Il Napoli scende in campo nel classico 4-3-3 con un insolito turn over che coinvolge la fascia sinistra degli azzurri: Strinic e Mertens partono titolari al posto di Ghoulam ed Insigne.
Parte bene il Frosinone, il pressing alto e la freschezza fisica mettono in difficoltà il Napoli, che appare contratto e stenta ad uscire dalla difesa con azioni ragionate, affidandosi spesso a rinvii affannosi. La vivacità dei padroni di casa cala progressivamente, e già dopo dieci minuti gli azzurri riescono a trovare un equilibrio e a stabilirsi della metà campo offensiva. Il gol che sblocca la partita e toglie le castagne dal fuoco ai partenopei è di Raul Albiol, uno dei leader di questo Napoli. Al 20′ il corner battuto da Jorginho scavalca Zappino e il difensore spagnolo segna di sinistro con una zampata al volo. Il raddoppio non si fa attendere: la prima delle numerose scorribande di Higuain termina con un fallo in area di rigore. Il numero 9 si incarica della battuta e al 30′ segna il gol dello 0-2. A questo punto i padroni di casa crollano sfaldandosi e perdendo i punti di riferimento che li rendevano quantomeno una squadra compatta. Il Napoli alterna fasi di possesso palla a fiammate in cui tenta di chiudere il match, ma il primo tempo non vede altri gol e termina sullo 0-2.
Gli uomini di Sarri tornano in campo determinati e i risultati arrivano presto. Al 59′ è Hamsik a rendersi protagonista, chiudendo una cavalcata con un tiro rasoterra a fil di palo dal limite dell’area che supera Zappino. E’ il terzo gol consecutivo in campionato per il capitano azzurro. Un minuto dopo è il turno di Higuain: il Pipita semina il panico nella stanca difesa ciociara quando salta due uomini, mette a sedere il portiere e insacca a porta sguarnita. E’ il gol dello 0-4. Con il risultato al sicuro Sarri concede riposo ad Higuain ed inserisce Gabbiadini. L’ex blucerchiato spedisce il primo pallone toccato all’incrocio dei pali con un tiro a giro di sinistro dai 25 metri: la manita azzurra è completa. Nel finale gli ospiti di rilassano e c’è più spazio per qualche spunto degli uomini di Stellone. Una pregevole combinazione impreziosita da un cambio di gioco libera Sammarco davanti a Reina, che nulla può sul tiro che termina in rete. Il gol della bandiera è anche l’ultimo del match, che finisce sul risultato di 1-5 per il Napoli campione d’inverno.