A fatica, ma il River Plate supera il Sanfrecce Hiroshima ed approda alla finalissima del Mondiale per Club dove, salvo imprevisti, incontrerà con molta probabilità il Barcellona. Ma per superare Messi e compagni gli argentini dovranno fare molto più di quanto visto in campo oggi ad Osaka. Davanti ai quindicimila supporters giunti da Buenos Aires il River ha dimostrato di non attraversare un ottimo periodo di forma. Possesso palla sterile, poche idee e soprattutto una difesa ballerina che contro i blaugrana potrebbe costare caro. Decide il match il centravanti Alario, uomo dei gol pesanti in casa River, nella ripresa. La prima frazione di gioco si era invece chiusa sullo 0-0 con i giapponesi inizialmente timidi ed in balia della squadra di Gallardo che però poco alla volta prendevano coraggio fino ad imbrigliare il 4-3-1-2 del River. A dirla tutta l’Hiroshima avrebbe anche tre occasioni da gol clamorose, tutte in contropiede, e su una di queste in particolare è solo la bravura di Barovero a tenere a galla gli argentini. Quella dell’estremo del River sul tiro a botta sicura dall’altezza del dischetto del rigore di Minagawa è una vera e propria prodezza. Il primo squillo di tromba della squadra di Gallardo arriva al terzo della ripresa quando Mora si divora il gol del vantaggio. Col passare dei minuti si affievolisce anche l’ardore del Sanfrecce e così il River trova il gol vittoria sugli sviluppi di un calcio di punizione respinto male Hayashi che trova pronto Alario alla ribattuta di testa. Obiettivo centrato ma tanto lavoro da fare da qui a domenica, giorno della finalissima.