Siamo solo alla prima giornata di ritorno, ma la storia del campionato sembra essere già scritta. Dopo il successo contro il Chievo la Juventus ha aumentato il suo vantaggio sulla Roma a sette punti. Di per se il distacco potrebbe essere colmato in un girone di ritorno che vede l’assegnazione ancora di 54 punti, ma la realtà dimostra che la compagine bianconera ha un ruolino di marcia troppo elevato per le avversarie.
Brava la Roma a tenere il passo per quasi un tutto il girone d’andata ma i limiti dei giallorossi stanno venendo a galla e la mancanza di Gervinho sta dimostrando lacune che inizialmente erano ben mascherate. In difesa la partenza di Benatia ha dato una grossa plusvalenza ai giallorossi in termini economici ma ha destabilizzato un reparto che lo scorso anno è stato probabilmente il migliore della squadra.
Detto questo non possiamo imputare niente alla Roma che da due anni è la sola che guarda la Juve (da lontano), perché le altre non la vedono proprio.
La scelta di qualche anno fa di fare il salto di qualità con la costruzione del primo stadio di proprietà in Italia sta dando ai bianconeri un vantaggio strutturale che per essere colmato dagli avversari richiederà ancora molto tempo. Il comune di Torino al tempo fu accondiscendente nei confronti della Juventus favorendo il progetto sulle ceneri del fallimentare” Delle Alpi”, mentre la Roma (in primis ma non solo) sta trovando nei meandri dei palazzi romani difficoltà inaspettate che il Presidentissimo Pallotta da buon Liberale Americano non aveva messo in preventivo. Lotito da uomo di mondo qual è ogni tanto mette sul tavolo un progetto, ma sa che l’Iter nella città eterna è talmente complesso che le sue mosse servono chiaramente solo per tener buona una piazza non certo tenera nei suoi confronti. Per il resto ( a parte la piccola Udinese che sta procedendo con il proprio stadio) non si muove assolutamente nulla e ciò che fa più pensare è l’immobilismo delle milanesi, da sempre le anti Juve per eccellenza, che accettano lo strapotere bianconero senza nemmeno provare a opporre resistenza. Le scelte negli ultimi anni sia in campo che fuori delle compagini meneghine meriterebbero un articolo a parte.
E allora brava Juve forte in campo e fuori con il suo grande bacino di tifosi e tutte le strutture può guardare al futuro con fiducia. Manca forse ancora un piccolo passo per poter vincere in Europa ma il prossimo mercato con la probabile vendita di Pogba servirà per sistemare una rosa che diventerà così ancora più competitiva. E che potrà probabilmente competere per la vittoria della Champions.