Nella giornata dei gol dell’ex (ben sette quelli messi a segno) sorridono Juventus e Napoli. I bianconeri escono indenni da Udine al termine di una partita sofferta che ha visto la squadra di Allegri in grande difficoltà. Ma il vantaggio sulla Roma di Garcia, che sulla carta aveva un impegno più agevole, è rimasto intatto complice l’ennesima giornata no dei giallorossi. Pur a parità di risultato, la differenza tra i due pareggi è netta. I meccanismi della Roma sono inceppati e Garcia, pronto ad accogliere Ibarbo ed impaziente di riabbracciare Gervinho, fará bene ad accantonare almeno per il momento i proclami scudetto per cercare una soluzione ad un sistema di gioco che se non riesce a scatenare la corsa dei suoi velocisti risulta piuttosto sterile. Vivere con il tarlo della Juve piuttosto che correre ai ripari rischia di compromettere anche il secondo posto.
Perché dietro il Napoli fa sul serio. I campani vincono col Chievo e si portano a meno quattro dalla Roma e più cinque su Lazio e Samp. I biancocelesti falliscono nuovamente il salto di qualità uscendo sconfitti da Cesena al termine di una prestazione orribile. Seconda vittoria consecutiva per i romagnoli che sotto la cura Di Carlo sembrano aver trovato nuova linfa e intanto si portano a meno quattro dalla salvezza. La Samp, in preda a deliri di mercato che stanno minando gli equilibri di spogliatoio piuttosto che rinforzare la squadra, crolla a Torino sotto i colpi di un Quagliarella che questa stagione sembra trovare la via del gol solo quando gioca contro le sue ex squadre.
Il tracollo dell’Inter con il Sassuolo non fa che certificare la grande stagione degli uomini di Di Francesco e la necessità di smettere di credere nella possibilità che Mancini compia il miracolo all’inizio anzichè alla fine di un percorso appena intrapreso di rifondazione. La vittoria del Milan serve invece solo a rendere salda la panchina di Inzaghi perché il Parma è veramente poca cosa per trarre indicazioni.