I festeggiamenti di Leo Messi dopo le cinquecento reti realizzate in maglia blaugrana sono solamente l’ultima frontiera in ordine cronologico di una tradizione di esultanze lunga tutta la storia del calcio. In un’altalena tra presente e passato, l’obiettivo di oggi è quello di stilare una Top ten delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio. Andiamo a rievocare momenti vissuti e qualche episodio divertente.
10) Ad aprire questa classifica delle dieci esultanze più belle troviamo subito una conoscenza del calcio italiano, Pablo Armero. Il 2014 del centrocampista è stato piuttosto intenso considerata anche l’esperienza con la Colombia ai Mondiali in Brasile. Ed è proprio in questa occasione che il numero 7 regala un’esultanza quantomeno particolare. Il match è Colombia-Grecia e la prima rete del mondiale per la nazionale in maglia gialla, siglata per l’appunto dall’ex giocatore di Napoli ed Udinese, è solo il preludio ad un altro spettacolo. La gioia di Armero è infatti incontenibile, l’esterno inizia a correre e dopo aver invitato tutti i compagni nel centro del campo, fa partire la festa. Il centrocampista inizia subito con uno dei suoi celebri balletti e la squadra lo segue. Una festa complessiva e coinvolgente emblema dell’allegria e del ritmo che da sempre contraddistingue il Sud America.
9) Da una conoscenza italiana passiamo a chi la storia del calcio italiano l’ha scritta. Stiamo parlando di Francesco Totti, vero cuore romanista e anima dell’attacco giallorosso. Il “Pupone” nella sua carriera ha siglato duecentocinquanta reti, alcune delle quali di fondamentale importanza. Come il pareggio siglato nel derby dell’11 Gennaio 2015. Rete che lo ha incoronato miglior marcatore di sempre nelle stracittadine di campionato e che gli ha permesso un virtuale giro del mondo grazie al particolare festeggiamento scelto per l’occasione. Totti infatti, non nuovo ad esultanze provocatorie e divertenti, dopo il pareggio siglato grazie ad una mezza rovesciata si invola sotto la Curva Sud, quella dei tifosi giallorossi, e si cimenta in un “selfie” in compagnia di una tifoseria festosa che fa da sfondo al suo faccione divertito. Photoshop verrà poi invaso da questo famoso autoscatto, modificato in vari modi per creare immagini sempre più bizzarre.
8) Ci stacchiamo per un attimo dal calcio italiano e saltiamo al Coritiba, nel campionato Brasiliano. Non una vera esultanza stavolta, ma più un’azione esilarante successiva ad una rete. L’attaccante Diederrick Joel, dopo un veloce contropiede, sigla la sua seconda marcatura personale contro il San Paolo ed accecato dall’entusiasmo si rende autore di una scena epica. Il camerunense inizia la sua corsa verso la curva. Corsa che si interrompe però bruscamente quando il povero attaccante finirà nel tunnel degli spogliatoi, celato dietro un cartellone pubblicitario. Per la rubrica “Poteva andare decisamente peggio”: Joel riemergerà zoppicante ma non abbastanza per non continuare a spendere sudore e fatica su quel campo che gli ha regalato una giornata indimenticabile.
7) Tornando ad occuparci di Nazionali, quale pensiero più dolce del mondiale 2006? L’episodio però non riguarda l’Italia. Durante le qualificazioni per il Mondiale in Germania, l’Olanda affronta Andorra in un match che inaspettatamente assume contorni provocatori. Colpa di Ruud Van Nistelroij. Il fuoriclasse Orange, reo di aver colpito il palo su un penalty, viene schernito da un difensore avversario. Ma la sua reazione non tarderà ad arrivare. L’autore dell’affronto è Toni Lima, difensore andorrano che verrà zittito però qualche istante più tardi. Ruud infatti, preferisce rispondere sul campo alla provocazione di un signor “nessuno” e decide di farlo nel modo a lui più consono: segnando un gol. Passano infatti solamente sei giri di orologio prima che Van Nistelroij, lasciato solo in area, sigli il 3-0 andando poi a gioire in faccia a chi, in precedenza, aveva osato ridergli di fronte. Il portiere di Andorra allontanerà poi l’avversario per evitare ulteriori complicazioni e l’attaccante olandese sarà ammonito.
6) Al sesto posto di questa classifica delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio troviamo il venticinquenne Saad Abdul-Salaam. Dopo l’esperienza nel club dell’Università di Akron, questo talento difensivo debutta l’anno scorso nello Sporting Kansas City, facendo da subito il giro della rete per un festeggiamento davvero particolare. Durante una partita di Major League Soccer, con l’intento di festeggiare un gol, il terzino, in compagnia di un compagno di squadra, improvvisa un balletto stile gnomo con un cappello irlandese verde. Il cappello alla fine dell’esibizione viene lanciato, mentre l’epicità del gesto verrà ricordata dai più assidui fan dei festeggiamenti più pazzi.
5) Per la quinta posizione si torna ancora una volta in Italia, più precisamente nella Capitale, sponda giallorossa. Si tratta di un’esultanza che oscilla tra il pazzesco ed il commovente e che è diventata oggi un must nell’ambiente romanista. Il protagonista è Alessandro Florenzi con il suo romantico omaggio alla nonna. Siamo a Settembre 2014. Tutto parte dalla rete del 2-0 segnata dal terzino in un Roma–Cagliari. Florenzi comincia a correre verso la tribuna e scavalcate le transenne che dividono i seggiolini dal campo si impegna in una scalata verso la fila dove siede la parente più amata che per la prima volta si è recata allo Stadio Olimpico per ammirare dal vivo il nipote. Un abbraccio contornato dalla commozione generale è l’epilogo di questa scena tanto famosa a Roma ed emblematica del fatto che certi valori resistono anche al calcio moderno.
4) Un gradino sotto al podio di questa classifica delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio troviamo un episodio che risale all’Aprile 1999. La location è un Anfield infiammato dal derby tra Liverpool ed Everton ed il protagonista è Robbie Fowler. Sull’1-0 per l’Everton è proprio l’attaccante dei Reds a presentarsi sul dischetto per siglare il pareggio e a compiere un gesto che, volente o nolente, rimarrà nella storia. Accusato di abuso di droga, il numero 9, dopo aver spedito il pallone nel sacco, si reca verso la linea di fondo campo e finge di sniffarla. Un gesto deprecabile ma che comunque è entrato nella storia del calcio. Nessun provvedimento viene preso però sul momento da parte del direttore di gara che rimanda la decisione alla Federazione Calcistica. Richiamo che non tarderà ad arrivare, accompagnato da sessanta mila sterline di multa e una squalifica per le quattro successive giornate di campionato.
3) Se, parlando di calcio champagne, gli Stati Uniti non sono un Paese particolarmente attrattivo, in questa classifica delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio i protagonisti della MLS appaiono però addirittura due volte. Questa volta tocca a Dominic Oduro. Il ghanese, un pesonaggio già di suo, per celebrare la sua rete nel match esterno contro il Columbus Crew ha la brillante idea di farsi passare dallo Steward più vicino alla porta un cartone contente della pizza, addentandone poi una fetta con espressione compiaciuta. Una dimostrazione di “amore” verso questo piatto italiano che la punta omaggerà anche una settimana più tardi, presentandosi in campo con un’acconciatura da far invidia al miglior Nainggolan. Una fetta di pizza disegnata a lato della cresta, una simpatica trovata ed un’ottima pubblicità per le specialità del nostro paese.
2) Per la seconda posizione di questa classifica delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio siamo andati a pescare a fondo ed abbiamo trovato un match che senza Dzimtry Koub avrebbe riscosso un misero successo. Siamo in Lituania e la partita Zalgiris–Trakai non ha attirato particolarmente la popolazione locale a giudicare dall’impianto rimasto vuoto. Ed è proprio per questa ragione che il numero 99, a quattro minuti dal fischio finale, quando segna di testa quello che sarà il gol dell’1-1 finale decide di esultare in una maniera geniale. Ignorando i compagni, Koub corre verso la tribuna e salite le scale in totale tranquillità si siede accavallando le gambe e battendo le mani come auto-celebrazione della propria prodezza.
1) In vetta alla classifica delle 10 esultanze più strane nella storia del calcio c’è però un calciatore della Thai Premier League. È l’ultima giornata di campionato per Mario Đurovski e per il suo Muang Thong United. Una giornata che difficilmente si potrà dimenticare. Ci pensa proprio il centrocampista a renderla unica, grazie ad una rete spettacolare in pallonetto ed alla successiva esultanza decisamente esagerata. Sulle ali dell’entusiasmo per aver riportato il match sull’1-1 il numero 20 si toglie i pantaloncini e, dopo esserli sistemati in testa, si reca verso i tifosi mimando il gesto del “mitra”. La folla è in delirio e si alzano grandi risate dal pubblico, subito spente quando Đurovski si vedrà sventolare il secondo cartellino giallo per un’inevitabile espulsione.