Mentre sembra sfumare l’arrivo di Giroud (il giocatore ha raggiunto l’intesa con il club ma la famiglia preme per restare a Londra e spinge dunque per il Tottenham) e mentre si cerca un sostituto per Berisha (il 28enne centrocampista kenyano Victor Wanyama proprio degli Spurs sembra la pista calda) a Formello si lavora in vista del match di domenica con la SPAL
E per quanto alla fine del campionato manchino ancora quattro mesi circa e 18 gare, non si sbaglia probabilmente molto a considerare le prossime due partite in calendario fondamentali; tre giorni che aiuteranno a chiarire le reali ambizioni della Lazio
Per quanto sulla carta possano sembrare gare abbordabili, infatti, la squadra di Inzaghi dovrà prestare estrema attenzione a non sottovalutare gli avversari.
In primis perché la Lazio di gennaio non è la Lazio che abbiamo ammirato fino a Natale. Il calendario concentrato, il richiamo di preparazione durante le feste e gli infortuni che hanno colpito alcuni elementi della rosa (Correa su tutti), sono tutti elementi che hanno in qualche modo influito se non sul rendimento (punti in classifica) quanto meno sulla lucidità e fluidità del gioco. La prestazione deludente nel derby di primo acchito potrebbe anche essere considerata episodica e fisiologica; ma a ben vedere sul piano del gioco non è stata poi troppo distante dalle gare con Brescia e Napoli dove i biancocelesti sono usciti si con tre punti ma soffrendo. Nel mezzo la gara spumeggiante con la Samp e quella a fasi alterne di Napoli in Coppa Italia. Qual è il reale stato di condizione della Lazio?
In secondo luogo ci sono poi le caratteristiche degli avversari. Impianti tattici che la Lazio sembra soffrire.
La SPAL, che arriva all’Olimpico in una condizione disperata di classifica (anche perché la Sampdoria si sta lentamente staccando dalla zona calda riducendo la lotta retrocessione ad un discorso a quattro squadre) è un avversario che in questi anni si è dimostrato piuttosto rognoso. La squadra di Semplici, inoltre, gioca con un modulo speculare a quello dei biancocelesti il che sfocia spesso in marcature ad uomo nelle zone nevralgiche del campo che la squadra di Inzaghi ha dimostrato di soffrire particolarmente dal momento che spengono gli uomini di fantasia. La scelta forzata di Caicedo dovrebbe fornire un’alternativa di gioco in più: quella del lancio lungo. Ma aggredire la gara dall’inizio sarà ancor più fondamentale
Tre giorni dopo la SPAL arriva il Verona che scende all’Olimpico senza pressioni di classifica e dunque senza nulla da perdere. Quella di Juric è una delle squadre rivelazione di questo campionato. Gioca un bel calcio ed il modulo (3-4-2-1) per quanto possa apparire spregiudicato è in realtà una variante del 3-5-2; per cui valgono le considerazioni già fatte per la SPAL. Chi considera già acquisti i tre punti con gli scaligeri sbaglia di grosso
Ma per rincorrere la Champions League o perché no, sognare ancora più in grande, certe gare non si possono sbagliare. Anche perché nel frattempo Inter, Roma ed Atalanta sono attese da impegni (anche in questo caso, sulla carta) abbordabili
E questi sei punti in palio in tre giorni potrebbero voler dire nella peggiore delle ipotesi secondo posto in classifica e +11 sulla quinta piazza. Tre giorni e sei punti veramente rilevanti per il futuro della Lazio