Il gol di Antoine Griezmann che regala la vittoria all’Atletico di Simeone nel derby di Madrid scoperchia il vaso di Pandora in casa Real. Contestazione del Bernabeu, dichiarazioni di resa da parte di Zidane e dichiarazioni da prima donna, ma forse non proprio prive di fondamento, di Cristiano Ronaldo. Il pubblico non ha dubbi di chi sia la colpa di un campionato che vede il Barça a +9 ma con una partita ancora da giocare e con i cugini dell’Atletico a +4. I supporter delle Merengues hanno aspettato il fischio finale per cominciare ad intonare “Florentino dimision”, un coro che non necessita di traduzioni tanto è eloquente. E’ lecito attendersi che il numero uno del Real non accolga l’invito pacato del Bernabeu. Non lo ha fatto in passato quando piuttosto ha preferito dare in pasto ai leoni gli allenatori e tanto meno lo farà oggi quando inevitabilmente preferirà difendere Zidane da lui fortissimamente voluto ma nome che mai ha scaldato effettivamente stampa e piazza. Proprio Zidane ha oggi alzato bandiera bianca presentandosi in sala stampa mettendo sin da subito le mani avanti: “Prima che me lo chiedate: la Liga è chiusa!“. Del resto il francese non aveva molta scelta considerato che la gogna pubblica era già pronta e che effettivamente, numeri e calendario alla mano, pensare ad una rimonta di dodici punti potenziali sul Barcellona con altrettante giornate a disposizione è probabilmente pura utopia. Senza considerare che di mezzo c’è l’Atletico ed il complessivo svantaggio negli scontri diretti. Ma l’ambiente in casa Real è in generale rovente (per non dire un inferno). E la situazione rischia di divampare e sfuggire completamente di mano se non si sarà in grado di spegnere sul nascere le polemiche che potrebbero innescarsi all’interno dello spogliatoio dopo le dichiarazioni del post partita di Ronaldo. “Se tutti fossero al mio livello magari saremmo primi. Tutti gli anni, secondo la stampa, sembra che io giochi di merda, ma i numeri e le statistiche non mentono. Non voglio disprezzare nessun compagno, ma quando non ci sono i migliori è difficile vincere. A me piace giocare con Pepe, Benzema, Bale, Marcelo. Non voglio dire che Jesé, Lucas, Kovacic non sono bravi, però….” le parole del portoghese. Insomma, una situazione che può tranquillamente essere definita caotica. E della quale potrebbe avvantaggiarsi la Roma nell’imminente ritorno di Champions League.