Nel Galatasaray fresco campione di Turchia (21imo titolo nella storia del club tornato al successo in campionato dopo l’affermazione del 2014/2015) a brillare è stata soprattutto la stella di Bafétimbi Gomis. Il 32enne giocatore francese ha infatti trascinato i giallorossi di Istanbul alla vittoria totalizzando ben 29 gol in 33 partite di campionato. Numeri che gli hanno consentito di laurearsi capocannoniere della Super Lig diventando di fatto il miglior marcatore straniero in una singola stagione del Galatasaray.
L’incredibile rendimento stagionale di Bafétimbi Gomis, nel complesso 32 gol in 40 partite tra campionato e coppe, non deve in realtà stupire. Il centravanti infatti ha sempre dimostrato di avere un feeling particolare con il gol sin dagli esordi con il Saint Etienne, esperienza che, sebbene a più riprese, gli vide collezionare 49 reti in 164 partite.
Numeri che hanno attirato all’epoca le attenzioni del Lione, club con il quale Gomis ha totalizzato 95 reti in 244 presenze prima di trasferirsi allo Swansea. E’ questa la peggior esperienza, statisticamente parlando, nella carriera di Gomis che con il club gallese ha totalizzato 17 marcature in 77 presenze. Se di statistiche peggiori poi si può veramente parlare considerando che a conti fatti risulta comunque una media di 0,24 gol a partita che non è poi così distante da quella di 0,30 maturata ai tempi di Saint-Etienne o quella di 0,39 con la maglia del Lione.
Quel che è certo è che gli anni migliori della carriera di Bafétimbi Gomis sono senza dubbio i due appena trascorsi. Il passaggio per Marsiglia ha infatti rivitalizzato il bomber francese che con la maglia dell’OM ha collezionato 21 gol in 34 presenze per una media di 0,62 reti ad incontro. Il degno preambolo della stratosferica media di 0,80 gol raggiunta a Istanbul.
In sostanza, Bafétimbi Gomis è praticamente una sentenza; e le sue reti hanno rappresentato il 39% delle realizzazioni complessive del club allenato da Fatih Terim. Ma il suo contributo non si è esaurito nel segnare una caterva di gol se è vero che lo score personale del francese riporta anche 6 assist complessivi (5 in campionato).
Difficile capire perché a 32 anni Gomis sia finito ai margini del calcio europeo. Per carità, la Super Lig turca è considerato il quinto campionato del vecchio continente. Ma resta pur sempre il fatto che nonostante i 29 gol messi a segno in Turchia il centravanti è rimasto fuori dalle prime 10 posizioni della classifica della Scarpa d’oro dato lo scarso coefficiente di difficoltà associato al campionato della mezza luna.
Ciò non toglie che Bafétimbi Gomis sia un giocatore che, nel pieno della sua maturità calcistica, potrebbe tornare utile a molte squadre. Possente, agile e rapace quanto basta, Gomis è un centravanti vecchia maniera. Il tipico numero 9. Un centravanti di posizione che sa graffiare quando ha modo di lanciarsi in profondità e che spicca per pragmatismo. Due tocchi al massimo, non di più. Se poi è all’interno dei 16 metri spesso e volentieri cerca direttamente la giocata di prima intenzione.
Bafétimbi Gomis vive per il gol. Un’ossessione che per lui è una scarica di adrenalina tale da avergli provocato una sincope vasovagale, un disturbo diagnosticatogli ai tempi di Saint-Etienne, costatogli negli anni tre svenimenti in campo, che consiste in un calo improvviso della pressione sanguigna a causa di un eccesso di stress emozionale. Una scarica di adrenalina per l’appunto. Come quella che si prova ogni volta che si segna un gol.