Roma si interroga: come si puo’ gestire la polemica sfociata tra il piu’ forte giocatore della storia della Roma e uno degli allenatori piu’ bravi che la Roma abbia mai avuto?
Come riuscire a gestire senza creare danni gli ultimi sgoccioli della carriera di questo fuoriclasse straordinario?
Il rischio di sbagliare in questi casi e’ semplice e quasi facile. …
Totti in questi anni e’ stato un 10 con il senso del gol pero’ di un numero 9. Un centravanti capace di agire anche fuori dall’area e di regalare magie senza fine grazie a quegli enormi piedi baciati dal Dio del calcio.
Un fuoriclasse. Uno dei piu’ forti giocatori italiani di ogni tempo. Se non il piu’ forte.
Dal dopoguerra nessuno e’ stato mai capace di segnare quanto lui in Serie A.
Ha fatto magie in tutti i modi: di sinistro, di pallonetto, di testa, di mezza rovesciata, di potenza, di tacco.
Un gigante capace di battere tutti i record societari della Roma e del calcio italiano ed europeo.
Gestire quindi questa sua grandezza sara’ sempre difficile ed impegnativo.
La Roma dovra’ ora metterlo nelle condizioni di non sentirsi un peso e nello stesso tempo di non farlo sentire troppo indispensabile. Il compito e’ stato affidato a chi nel tempo e’ riuscito a farlo splendere piu’ di chiunque altro: il mister Luciano Spalletti.
Con Spalletti, Totti, ha vissuto forse gli anni piu’ belli di questa fantastica e infinita storia d’amore con Roma e la Roma.
La Scarpa d’Oro come miglior marcatore europeo dell’anno 2006/07 e il mondiale con l’Italia a Berlino dopo un infortunio che avrebbe potuto stroncargli la carriera sono stati il coronamento di quegli anni straordinari.
Giocate, gol e magie con Spalletti sempre sullo sfondo come gestore di quella squadra che giocava a memoria fondata sulle qualita’ del Capitano.
Ora i due sono in contrasto, sembra passata una vita da quella Roma li’, ma il rapporto unico che si era creato, da qualche parte deve essere nascosto.
Ora sta a loro parlarsi e trovare un compromesso, una via di mezzo per rispettare la grandezza di questo immenso campione e nello stesso tempo fare il bene della Roma.
La maglia della Roma, quella che lì unisce, deve essere piu’ forte di qualsiasi altro interesse personale.