Una giocata in mezzo al campo, un tunnel a Paulo Dybala e l’assist vincente per il gol vittoria del suo Lione. Tre ingredienti che condiscono un identikit interessante. Sulla carta d’identità si legge Houssem Aouar, sul prato verde è fantasia, tanta da riuscire a stregare la Juventus.
Gli stessi bianconeri, sconfitti sul campo e in attesa della rivincita all’Allianz Stadium, proveranno almeno a vincere la grande concorrenza che c’è sopra Aouar in termini di mercato. Limitare le sue qualità nella sfida casalinga in programma il prossimo 17 marzo dovrà essere l’obiettivo iniziale, ma assicurarsi al più presto il francese di origini algerine significherebbe fare il botto con grande anticipo.
https://pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});Qualificazione aperta e piena di dubbi, ma nessun dilemma sul talento del Lione Aouar: dalle parti della Continassa (e non solo…) piace molto. A questo punto varrebbe la pena imparare il cognome pieno di vocali e una sola “r” che per la Francia è garanzia di sicurezza.
Houssem Aouar, pronunciatelo: si percepisce già qualcosa di grandioso. Soprannominato “La Pepita”, il centrocampista tutto campo e visione di gioco è un marchio di fabbrica in casa Lione, nato e cresciuto nella squadra che gli ha permesso di scendere in campo 125 volte tra campionato e coppe con 22 gol all’attivo. Ha iniziato il suo percorso di crescita nel 2009 entrando a far parte delle giovanili lionesi. La società che in quella stagione, tanto per intenderci, è arrivata in semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco. Il prossimo 30 giugno soffierà 22 candeline, bisognerà capire dove e come festeggerà. Europeo? Francia? Italia? La Juventus sta puntando al talento del Lione Aouar, nonostante i conti fatti nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League del Parc Olympique Lyonnais. Il 26 febbraio scorso il talento del Lione Aouar ha confermato quanto un giocatore del suo calibro potrebbe fare comodo a un centrocampo come quello bianconero, attualmente difettoso in termini di idee.
Professione calciatore, sogno giornalista. Due lavori nemmeno così distanti. In un caso la penna per scrivere la verità, dall’altra il piede per incidere nella storia. Una traccia la lasci in ogni caso. Se il Lione ha sconfitto la Juventus mandandola in crisi, il merito è anche suo. Il gol-vittoria di Lucas Tousart è nato da un’invenzione del talento del Lione Aouar che prima di fornire l’assist vincente al suo compagno ha saltato con grande facilità Rodrigo Bentancur. Visione di gioco: modalità “on”. In mezzo al campo può fare quello che vuole: cabina di regia, che di questi tempi vale come il pane per fare la scarpetta con un buon sugo, esterno o mezz’ala. Il desiderio di ogni allenatore, ora se lo gode Rudi Garcia.
Troppo facile parlare di lui in questo preciso momento. C’è da dire che la Juventus aveva già scritto il nome del talento del Lione Aouar da un po’ di tempo. Senso di appartenenza, tecnica e personalità: il taccuino è aggiornato. Il gioiellino francese è duttile, capace di interpretare più fasi nell’arco di una stessa partita. In patria è già amato per maturità e umiltà. Sulle spalle il numero 8 nel ricordo di Juninho Pernambucano, storico giocatore dell’Olympique Lione dal 2001 al 2009, attuale dirigente della formazione francese. Non di certo un calciatore a caso: il brasiliano è il detentore del record per il maggior numero di reti siglati su calcio di punizione: 77, davanti a un certo David Beckham. Non si potrebbe augurare futuro migliore al talento del Lione Aouar. Come si direbbe in questi casi: linea al futuro.