Archiviata la sosta per gli impegni delle nazionali la Serie A si prepara a scendere nuovamente in campo. Il piatto forte della nona giornata di campionato è senza ombra di dubbio Inter-Milan, il Derby di Milano in programma domenica sera a San Siro con fischio di inizio previsto alle ore 20:30.
Inter e Milan scenderanno in campo per dare vita alla stracittadina numero 169 in Serie A. Un confronto quello tra i due club meneghini che vede in testa i nerazzurri usciti vittorioso dalla contesa in 62 occasioni contro le 51 dei rossoneri (55 i pareggi). Un trend, quello favorevole all’Inter, che si conferma anche soffermandosi esclusivamente sugli scontri giocati in casa dal club del Biscione. In 84 precedenti si contano infatti 31 vittorie dell’Inter, 30 pareggi e sole 23 vittorie del Milan.
Più equilibrato il bilancio guardando invece esclusivamente alle ultime 10 sfide giocate in campionato. In questo caso infatti si contano 3 vittorie dell’Inter, 2 affermazioni del Milan e ben 5 pareggi.
Cosa dobbiamo attenderci da questo Derby? Diciamo che possiamo essere speranzosi di poter assistere ad un discreto spettacolo. Sia Inter che Milan ultimamente sembrano aver ingranato e trovato una certa continuità sia nel gioco che nei risultati. Inoltre, limitandosi ai precedenti più recenti, le ultime quattro stracittadine hanno fatto registrare la bellezza di 13 gol con un solo incontro, il derby di ritorno della scorsa stagione, chiusosi con un pareggio a reti bianche.
Ma non solo. Sia Inter che Milan infatti hanno dimostrato, specialmente nell’ultimo periodo, una certa propensione al gol che per i rossoneri non si limita ai soli gol segnati ma anche a quelli subiti. E proprio su questo aspetto del gol abbiamo voluto incentrare la nostra analisi del Derby nella speranza (chissà) di esservi utili soprattutto qualora aveste voglia di cimentarvi con un’eventuale scommessa.
Le statistiche dopo otto giornate (sette per il Milan che deve ancora recuperare la gara della prima giornata con il Genoa rinviata a causa del crollo del ponte Morandi) dicono che l’Inter ha segnato 12 reti subendone appena 6 mentre i rossoneri hanno trovato la via del gol in 15 occasioni incassando 10 reti. A conti fatti la differenza reti è praticamente equivalente con la squadra di Spalletti che registra un +6 e quella di Gattuso che chiude a +5.
Abbiamo però deciso di spostare il focus sul peso delle marcature, sia quelle realizzate che quelle subite. Le 6 reti incassate dall’Inter sono costate ad Icardi e compagni 8 punti dal momento che hanno prodotto due sconfitte ed un pareggio (in due occasioni, contro Fiorentina e Spal, i gol subiti si sono invece rivelati ininfluenti ai fini della classifica).
Al contrario, le 10 reti subite dal Milan sono costate solo 6 punti in classifica ai rossoneri ovvero quelli persi contro il Napoli (3), Cagliari, Atalanta ed Empoli (1 punto a testa).
Allo stesso tempo però le 12 reti segnate dall’Inter hanno consentito ai nerazzurri di vincere più incontri (5 contro le 3 vittorie del Milan sin qui in campionato) rispetto alle 15 realizzate dai rossoneri che per strappare i tre punti hanno generalmente bisogno di segnare gol a grappoli. Higuain e compagni infatti sono riusciti a vincere di misura (2-1) solo con la Roma mentre le altre due vittorie sono arrivate con risultati rotondi come il 4-1 al Sassuolo ed il 3-1 rifilato al Chievo nell’ultima giornata prima della sosta. La squadra di Spalletti, invece, ad eccezione di Bologna (0-3) e Cagliari (2-0) ha vinto (o perso) le altre partite sempre di misura.
C’è un altro dato poi piuttosto rilevante. Quello relativo alla gestione del vantaggio e dello svantaggio. L’Inter le due volte che si è trovata a rincorrere (Sassuolo e Parma) ha rimediato altrettante sconfitte nonostante i 73′ minuti a disposizione a Reggio Emilia ed i 10′ con i ducali per cercare di raddrizzare le sorti del match. Era quella però un’Inter ancora in fase di rodaggio. Il Milan, dal canto suo, in almeno un’occasione (su due) è riuscita a trovare il pari. Si tratta della sfida di Cagliari dove la rete di Higuain consentiva ai rossoneri di strappare un punto dopo il vantaggio dei sardi firmato in avvio di partita da Joao Pedro.
Per contro, un vantaggio dell’Inter è praticamente una sentenza ai fini del risultato finale. Entrambe le squadre sono passate a condurre in sei occasioni. Solo che mentre la squadra di Spalletti al termine dei 90′ ha portato a casa la vittoria in 5 occasioni, quella di Gattuso è riuscita a mantenere il risultato solo 3 volte; poi con il Napoli ha perso ed in altre due occasioni ha pareggiato. L’Inter invece non ha mai perso.
A questo punto c’è un ultimo aspetto da chiarire: quando segnano e quando incassano i gol Inter e Milan? L’analisi grafica che proponiamo può venirci in supporto.
Entrambe le squadre hanno una certa predisposizione a segnare nel primo quarto d’ora dei match. Sia Inter che Milan infatti nei primi 15′ hanno realizzato tre reti. Ci sono poi altre due fasi dell’incontro in cui la squadra di Gattuso è letale: l’ultimo quarto d’ora del primo tempo (3 reti realizzate); il primo quarto della ripresa dove i rossoneri hanno realizzato ben 5 reti (il 33% delle realizzazioni totali). L’Inter al contrario diventa letale nell’ultima frazione di gioco, i 15 minuti compresi tra il 76′ ed il 90′. In questo lasso temporale i nerazzurri hanno infatti realizzato 5 delle 12 reti complessivamente messe a segno in Serie A fino a questo momento. Per rendere meglio l’idea, stiamo parlando del 42%.
Analizzando la distribuzione delle reti incassate (e la correlazione con quelle realizzate) c’è un dato che dovrebbe preoccupare però soprattutto il Milan. Romagnoli e compagni incassano la maggior parte dei gol nella prima metà del secondo tempo: ad oggi se ne contano 3 nel primo quarto d’ora della seconda frazione di gioco (quella in cui il Milan segna anche di più); 4 reti tra il 66′ ed il 75′: la fascia immediatamente successiva a quella in cui i rossoneri sono più prolifici. Non solo. Anche l’avvio di partita può risultare traumatico perché se è vero, come abbiamo visto, che il Milan non disdegna il gol in avvio, è anche vero che Donnarumma ha subito 1 rete nei primi 15′ di gioco: quelli in cui l’Inter ha fin qui realizzato il 25% delle proprie marcature.
Ecco allora che mettendo a sistema tutte le informazioni il primo quarto d’ora del match potrebbe diventare cruciale. Se l’Inter, come accade spesso, dovesse segnare in avvio ed il Milan non riuscisse a trovare il pari entro il quindicesimo, considerato che un vantaggio nerazzurro è praticamente una sentenza il Derby, con buona probabilità, sarebbe dell’Inter.
Ma queste sono solo congetture basate su statistiche che, nel calcio forse ancor più che altrove, lasciano il tempo che trovano. Che poi è risaputo che un Derby non è certo una partita come le altre. Che che ne dica Zeman.