Oltre alla sconfitta del Napoli la sorpresa del 31° turno di Serie A è lo stop a San Siro dell’Inter contro il Torino. Ancora aperti invece i giochi salvezza dove il discorso sembra ormai riguardare solo Carpi, Palermo e Frosinone data la vittoria del Genoa proprio sui ciociari ed il punto strappato dalla Samp a Firenze.
Che sorpresa al Meazza – Non poteva esserci peggior serata per l’Inter di Mancini che in 90 minuti perde con il Torino, perde Miranda e Nagatomo per la prossima partita e soprattutto vede la Roma vittoriosa nel derby con la Lazio scappare a +8 in classifica. Un vero incubo al termine di una partita che sembrava aver preso il binario giusto quando Icardi dal dischetto trasforma il rigore che l’arbitro concede per il mani di Molinaro su cross di Brozovic. Siamo intorno al quarto d’ora ma questo è l’unico squillo di tromba di un match altrimenti caratterizzato dall’apatia per tutta la prima frazione di gioco. Più vivace la ripresa con il Toro che prima sbatte sui guantoni di Handanovic quando Belotti su lancio di Bovo coglie impreparati Miranda e Juan Jesus e poi agguanta il pari al 10’ con una bella giocata sull’asse Maxi Lopez-Molinaro con il secondo che finalizza perfettamente la splendida sponda dell’argentino. L’Inter resta in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Miranda ma continua a fare la partita. Solo che il Toro riesce a far male in contropiede. Su uno di questi Nagatomo secondo l’arbitro Guida stende in area Belotti. Rigore per il Toro ed espulsione del giapponese. Il Gallo realizza dagli undici metri. L’Inter in nove non riesce a reagire ed il palo di Baselli è utile solo ai fini della cronaca. I granata trovano tre punti che significano praticamente salvezza anche se manca ancora la certezza della matematica. L’Inter invece si aggrappa proprio alla matematica per non considerare chiuso il discorso Champions.
Super Suso a Marassi – Il Genoa trova la quarta vittoria consecutiva in casa travolgendo il Frosinone grazie alla tripletta di Suso che in Liguria sembra essersi riscoperto centravanti letale. I tre punti se non tirano fuori i rossoblù dalla lotta salvezza quanto meno consentono di tirare una bella boccata d’ossigeno in vista del finale di stagione. Per i ciociari servirà invece un miracolo almeno per recuperare Sammarco e Kragl usciti malconci dal match. Sicuramente domenica prossima mancherà invece Dionisi per squalifica. La partita è bloccata fino allo scadere della prima frazione di gioco quando Suso imbeccato da Rincon punta Sammarco e dopo essersi accentrato piazza la palla all’angolino opposto. Lo svantaggio è quanto basta al Frosinone per sgretolarsi. Così il Genoa dilaga. Prima è ancora Suso a siglare il raddoppio con un tiro a giro. Poi è il turno di Rigoni che sigla la rete del 3-0. C’è però ancora il tempo per il tris dello spagnolo che fissa il risultato finale con una prodezza: dribbling su Pavlovic e dalla linea di fondo sinistro a giro a sorprendere Leali.
La Samp ferma la corsa viola – La Fiorentina non vince dallo scorso 21 febbraio ed il pareggio al Franchi con i blucerchiati non fa che certificare la crisi della squadra di Paulo Sousa e soprattutto la probabile rinuncia al sogno Champions League. I viola, orfani di Kalinic, si affidano a Babacar con Borja Valero e Ilicic a supporto. Montella, applaudito dal Franchi, risponde con Quagliarella supportato dal duo Correa-Alvarez. L’avvio di partita è frizzante con un’occasione per parte. Poi al 24’ arriva il gol di Ilicic bravo a battere Viviano dopo una splendida triangolazione con Borja Valero. I padroni di casa avrebbero ancora con lo sloveno la possibilità di raddoppiare ed invece al 39’ incassano il pari. Babacar perde palla sui 25 metri ed Alvarez non ci pensa due volte a battere a rete. Il pallone tocca il palo e si insacca alle spalle di Tatarusanu non immune da colpe. In avvio di ripresa è ancora l’ispiratissimo Ilicic a tentare di suonare la carica. Lo sloveno prova un tiro al volo dal limite sul quale Viviano si supera deviando in angolo. Anche Zarate nel frattempo subentrato all’infortunato Babacar prova a dire la sua ma la Samp, che nel frattempo resta in dieci per l’ingenua espulsione per doppia ammonizione di Correa, regge abbastanza bene. Anzi, nonostante l’assedio finale degli uomini di Sousa sono proprio i blucerchiati a sfiorare il colpaccio a cinque dal termine con un bolide di Quagliarella che Tatarusanu devia sopra la traversa. Finisce 1-1, un risultato che non serve a nessuno.