Metabolizzato l’addio a Mourinho le cose in casa Chelsea sembrano finalmente essere tornate a girare nel verso giusto. La cura Hiddink ha prodotto in sette partite di Premier League il discreto bottino di 13 punti frutto di tre vittorie e quattro pareggi. Un cammino che ha consentito ai Blues di risalire la classifica e portarsi a -9 dal Manchester United che occupa attualmente la quinta ed ultima posizione utile per un posto in Europa. Rimonta difficile da completare certo. Ma non impossibile. Anche perché il Chelsea sembra poter contare per questo rush finale di stagione su un’arma più: Diego Costa.
Sono ben cinque le marcature dell’ex Atletico nelle sue sei presenze nelle ultime sette giornate di campionato (contro lo United era squalificato). La doppietta al Watford è stata utile per fissare il pareggio finale; quella al Palace ha reso più rotonda la vittoria dei Blues. La marcatura con l’Everton ha avviato la rimonta della squadra di Hiddink in quel momento sotto 0-2. La rete all’Emirates Stadium infine è valsa tre punti per il Chelsea ed è costata il primato alla squadra di Wenger. Niente male per un giocatore che da quando Mourinho ha lasciato Stamford Bridge sembra essere ricicciato a nuova vita. Il tecnico portoghese del resto questa stagione aveva deciso di mettere alla gogna il centravanti spagnolo che con i suoi 20 gol in 26 partite era stato decisivo per la conquista del titolo lo scorso campionato. L’accusa era quella dello scarso impegno e nell’ultimo periodo del Mourinho bis al Chelsea i battibecchi tra i due erano diventati sempre più frequenti tanto da non restare più confinati solo tra le mura dello spogliatoio. Celebre è ormai il gesto di frustrazione del giocatore mostrato in mondovisione in occasione del match contro il Tottenham quando, dopo essere stato fatto riscaldare a lungo, è stato richiamato in panchina dal mister senza calcare il campo da gioco neanche per un minuto. Il verbo del Mou aveva cominciato ad incarnarsi anche tra i sostenitori dei Blues pronti a difendere a spada tratta il credo dell’oracolo di Stamford Bridge e ad accusare dunque Diego Costa di tramare alle spalle del portoghese. Ma questa è storia di poco più di un mese fa. Troppo vecchia ormai per il mondo del calcio. Chi aveva ragione tra Mou e Diego Costa? Difficile dirlo. I panni sporchi generalmente si lavano in casa. Fatto sta che lo spagnolo con Hiddink in panchina sembra essere resuscitato alimentando i sospetti dei maligni. Ma non più quelli dei supporter del Chelsea. I gol del resto fanno miracoli.