Ora che anche in Inghilterra è risuonato il gong che da lo stop ufficiale alle trattative, può finalmente considerarsi chiuso il calciomercato estivo. Tanti i soldi spesi in questi due mesi di scambi dove, tra trasferimenti più o meno clamorosi, l’Italia è tornata a fare la parte del leone con quasi 600 milioni di euro spesi. E’ stata anche l’estate dei 110 milioni di euro del Manchester United per Depay (30) e Martial (80) e quella dei 68 milioni sborsati dal City per ingaggiare Sterling. Ma è stata anche l’estate dei colpi mancati. O meglio, dei colpi tanto attesi che però non ci sono stati. Ed in molti casi, ad essere onesti, non ci sono proprio state le trattative. Nonostante quanto sbandierato dai giornali. E’ il caso ad esempio di Harry Kane del Tottenham. Sul ventiduenne attaccante inglese sembrava dovessero puntare forte il Manchester United ed il Real Madrid. Nel caso del club spagnolo si era addirittura arrivati a ventilare un possibile quanto clamoroso ritorno a Londra di Gareth Bale pur di chiudere la trattativa. Nulla di fatto. Solo voci.
Così come solo voci sono state quelle che, ad inizio luglio, volevano gli sceicchi del PSG ad un passo dall’ingaggio di Cristiano Ronaldo. L’operazione sembrava tanto lineare quanto impossibile. Via Ibrahimovic, e magari anche Cavani, e dentro il portoghese. Cavani non si è mosso da Parigi; Ibra, nonostante le lusinghe sempre poco convinte del Milan, continua ad imperversare all’ombra della Tour Eiffel; Cristiano Ronaldo continuerà almeno per questa stagione a calcare il prato del Bernabeu. Cosa che non farà Thomas Muller. Il tedesco del Bayern era in cima alla lista dei desideri del Real e del Manchester United (guarda un po’, sempre loro). Ma erano forse fantasie dei giornali perché di trattative non se n’è mai saputo nulla. Muller resta dunque a Monaco insieme a Goetze atteso per almeno due settimane dalla Juve all’aeroporto di Caselle. Invano. Un po’ come Oscar del Chelsea. O così come invano hanno atteso a Milano, sponda Milan, e Londra, ancora Tottenham, Witsel. Il belga si è promesso, a chi prima a chi dopo, un po’ a tutti. Ma alla fine non si è mosso da San Pietroburgo dove ora sarà chiamato a dare spiegazioni su questi flirt che in casa Zenit non sono stati digeriti certo con piacere.
Doveva essere anche l’estate dell’addio di Paul Pogba. Lo United sembrava ad un passo dal francese. Il Barcellona si è addirittura scomodato per andare a trattare direttamente con la Juventus in una maniera così plateale (ricordiamo le foto su Facebook) che per forza di cose doveva trattarsi di una finta. Risultato, Pogba oggi indossa la maglia che fu di Del Piero e Tevez e Vidal ha invece a sorpresa salutato Torino. Cosa dire poi di Biglia e Higuain? Il regista argentino ancor prima di disputare la finale di Coppa America aveva lasciato intendere che i suoi giorni alla Lazio erano agli sgoccioli. La storia tra il centravanti ed il Napoli sembrava ai titoli di coda già dopo il rigore sparato alle stelle nell’ultima giornata dello scorso campionato e costato la qualificazione ai preliminari di Champions. Come è andata a finire? Che Biglia è il capitano della Lazio e Higuain è fresco di doppietta agli ordini di Sarri. Per concludere, infine, oltre a Lacazette e Fekir accostati a mezza Premier League ed invece saldamente a Lione, non si può non parlare del caso De Gea. Il portiere spagnolo dello United è da giungo che viene dato ad un passo dal Real Madrid. I due club hanno deciso di sedersi al tavolo delle trattative però solo ieri con il risultato che il trasferimento è saltato sul filo di lana. La cosa ha destato talmente scalpore che Real e United da 48 ore si parlano solo per mezzo di comunicati stampa ufficiali. Consoliamoci con il fatto che almeno per De Gea una trattativa c’è stata realmente.