È piaciuto il Boxing day al pubblico di Serie A. Ad assistere ai 10 match della diciottesima giornata di campionato c’erano infatti mediamente 25.405 spettatori. Cifra questa assolutamente in linea con i numeri delle giornate precedenti (25.530 la media) ed anche con la diciannovesima giornata dello scorso campionato che si giocò tra il 29 ed il 30 dicembre e che vide in media presenti allo stadio 25.503 spettatori.
Il picco di spettatori si è registrato a San Siro dove era in programma il big match tra Inter e Napoli. Nell’impianto milanese erano infatti presenti 63.946 spettatori; numero leggermente più elevato dei 62 mila presenti lo scorso anno per Inter-Lazio. Incrementi significativi di presenze rispetto ai dati stagionali si sono invece registrati a Frosinone e Bergamo. Allo Stirpe per la sfida con il Milan si sono presentati in 15.217. All’Atleti Azzurri d’Italia erano invece in19.787 per vedere Duván Zapata e compagni dare del filo da torcere alla Juventus di Allegri.
In leggero calo invece il numero di presenze registrate al Dall’Ara di Bologna (per la sfida con la Lazio erano in 19.230) ed all’Olimpico di Roma dove per il match con il Sassuolo (al quale eravamo presenti anche noi) si sono presentati in 35.893.
Insomma, il format del Boxing day sembra piacere anche agli italiani che non hanno avuto particolari problemi ad accantonare o rimandare il tradizionale pranzo di Santo Stefano per recarsi allo stadio.
A proposito di Boxing day, sapete da dove nasce il termine? Deriva dall’usanza ottocentesca delle famiglie benestanti dei Paesi del Commonwealth di regalare il giorno di Santo Stefano una scatola (box in inglese) contenente regali, un po’ di denaro e soprattutto avanzi di cibo del pranzo di Natale al personale di servizio che in quel giorno poteva tornare a casa per stare con i propri cari. Molto meglio il Boxing day moderno, non trovate?