Non sono solo i tifosi dell’Hellas Verona a gioire per l’immediato ritorno nella massima serie della formazione scaligera. A festeggiare infatti c’è anche una buona parte dei club di Serie A. Tutto merito del c.d. meccanismo del paracadute, il sistema ovvero che serve a rendere meno amara la discesa tra i cadetti sottraendo ai club della massima serie un importo incassato dai diritti TV per consentire ai club retrocessi di mantenere nel breve termine l’equilibrio economico-finanziario.
Come già spiegato meglio in altri articoli, il paracadute prevede 10 milioni di euro per le squadre neopromosse che retrocedono, 15 milioni per le squadre che abbiano maturato due anni in A negli ultimi tre anni e 25 milioni se con tre anni in A negli ultimi quattro per un totale complessivo di 60 milioni. La quota parte eventualmente non assegnata al momento della retrocessione, definita Quota residuale, viene destinata alla squadra (od alle squadre) retrocessa con tre o più anni di anzianità in Serie A nel caso in cui questa non ottenga immediatamente la promozione nella massima serie l’anno successivo. Ora, la scorsa stagione, quella 2015/2016, sono stati utilizzati solo 45 dei 60 milioni totali: 25 all’Hellas Verona e 10 a testa a Frosinone e Carpi. I restanti 15 milioni congelati in attesa di scoprire che fine avrebbe fatto nella stagione in corso la formazione scaligera si sono ora resi disponibili dal momento che la squadra di Pecchia non ha fallito l’appuntamento con la promozione. Che fare allora di questa somma?
L’assemblea di Serie A ha deciso di riprendersela e redistribuirla al suo interno in misura equa. Ad avere diritto ad una quota parte della somma (1,07 milioni a società) saranno però esclusivamente i club classificatisi tra la quarta e la diciassettesima posizione. In sostanza rimangono escluse le qualificate alla Champions League (preliminari compresi) e le squadre che retrocederanno tra i cadetti al termine del campionato. Stesso copione potrebbe ripetersi il prossimo anno qualora a retrocedere insieme alle già condannate Palermo e Pescara fosse il Crotone. Ammesso, ovviamente, che i rosanero siano immediatamente in grado di tornare sul palcoscenico della Serie A al termine della stagione 2017/2018.
Diverso sarà invece il discorso qualora al termine dei 90’ di domenica prossima la squadra condannata alla retrocessione dovesse essere l’Empoli, ipotesi che si realizza anche in caso di arrivo a pari punti tra i toscani, attualmente un punto avanti, ed il Crotone. Se fosse la squadra di Corsi a scendere agli inferi la ripartizione del paracadute reciterebbe Palermo e Empoli 25 milioni a testa e Pescara 10. Verrebbe così meno per i rosanero la possibilità di attingere agli ulteriori 15 milioni in caso di permanenza prolungata in Serie B anche nella stagione 2018/2019.
Insomma, oltre alla corsa Champions ed all’addio di Totti eccovi un motivo in più per seguire con attenzione anche l’ultima giornata di questo campionato 2016/2017.