Il nuovo Bologna targato Donadoni non perde un colpo ed anzi inguaia il Verona ed il suo tecnico, Mandorlini, che mai come in queste ore sembra veramente in bilico. Al Bentegodi decidono le reti di Giaccherini e Donsah che in appena 16’ fissano il risultato sullo 0-2 finale e premiano la spavalderia del tecnico rossoblu che sale in veneto con un 4-3-3 ultra offensivo con Brianza interno di centrocampo ed un Masina sulla sinistra che gioca altissimo e si conferma tra i giocatori più interessanti del campionato. Non a caso i due gol degli ospiti nascono da sinistra e dal piede sinistro del marocchino. Nella prima occasione, al sesto dell’incontro, Sala sbaglia i tempi della chiusura su Brienza che scarica per Masina. Il cross del terzino trova la girata mancina di Giaccherini che sblocca l’incontro. Dieci minuti più tardi il copione si ripete. Pisano si accentra per aiutare i centrali lasciando spazio a Masina che crossa e pesca il piantone di Donsah bravo a buttarsi sul pallone non deviato da Destro. Il Verona subisce il colpo ma poi si organizza ed inizia a spingere. Ma il Bologna quando c’è da difendere si schiera a cinque e rende innocui i cross scaligeri, almeno tre quelli pericolosi, aiutato anche dalla scarsa verve di Pazzini. L’ex viola, che sta facendo rimpiangere Toni da queste parti, si rende pericoloso in avvio di ripresa. L’occasione per la squadra di casa sembra il preambolo di un secondo tempo da giocare ad una porta. In realtà non va proprio così. Il Verona in effetti mantiene un certo predominio territoriale ma non impensierisce quasi mai il Bologna che anzi, in contropiede, sfiora anche il terzo gol. Finisce tra i fischi del Bentegodi che ora comincia a temere veramente per la piega che sta prendendo la stagione dei gialloblu. Così come la società scaligera che nelle prossime ore valuterà la posizione di Mandorlini.