Bella sì, ma soprattutto è tornata ad essere concreta. Estetica e funzionalità, il binomio vincente che fa sorridere la Fiorentina, rifrancata nel morale, lanciata al secondo posto in coabitazione con il Napoli. Kalinic e Ilicic stendono 2-0 un Chievo oltremodo attendista, sfiancato nella testa e nei piedi dall’ubriacante tiqui taca avversario. La trama di gioco è da manuale del calcio (e questo lo si sapeva già), ma quando la Viola si riscopre anche cinica fa davvero paura. Il Chievo accenna la reazione nella ripresa, ma si disunisce ancor prima di provarci sul serio: giornata storta per gli uomini di Maran, ma la classifica resta più che tranquilla.
Formazioni – Restare a contatto, non perdere la scia. Nonostante il tonfo dello Stadium, Sousa mantiene lo status quo: il modulo è lo stesso, la formazione pure (o quasi, Roncaglia per Tomovic l’unica novità), si spera che a cambiare sia l’atteggiamento. Ancora fiducia a Bernardeschi, largo a destra, altra occasione per Ilicic, a supporto di Kalinic. Storce il naso Rossi, costretto all’ennesima panchina. Anche in casa Chievo il campo lo vedono i soliti noti: Maran preferisce Dainelli a Cesar, mentre Paloschi vince il ballottaggio con Inglese.
Primo tempo – Rosicchia subito campo la Fiorentina, che prova ad imporsi con il consueto palleggio, ma il Chievo filtra bene, pressa con decisione e ripiega con puntualità. Al 13’ una serpentina di Ilicic accende la gara, ma Bizzarri smanaccia in volo la conclusione da fuori area. L’iniziativa dello sloveno è di fatto il preludio al vantaggio viola: Bernardeschi inventa, Kalinic esegue, Bizzarri aiuta. Al 20’ la Viola passa avanti grazie all’alfiere croato, che insacca con una rasoiata da posizione proibitiva. Tanto geniale il passaggio smarcante di Bernardeschi, quanto mai ingenua l’opposizione di Bizzarri, che chiude sì bene lo specchio ma male le gambe e si lascia infilare per l’1-0 dei gigliati. Da lì è un monologo viola, il Chievo scompare: Ilicic ci prova su punizione, Kalinic tenta l’affondo. Occasioni che non vanno in porta, ma che ancora una volta costituiscono i sintomi del tracollo gialloblù. Al 32’ arriva puntuale il raddoppio: un ispirato Ilicic danza in prossimità dell’area, salta un uomo e scarica in porta. Gamberini prova a murare, il suo tocco però imprime alla conclusione dello sloveno una traiettoria avvelenata, imparabile per Bizzarri. Bene la Viola, tonica e frizzante, poca cosa il Chievo, sterile in attacco, fragile in difesa.
Secondo tempo – La scossa gialloblù arriva dalla panchina: Maran cambia Meggiorini con Inglese ed imbastisce un 3-5-2 ad immagine e somiglianza della Viola. Cacciatore e Castro lavorano bene sugli esterni, il Chievo esce la testa e mette sotto torchio la Fiorentina. I momenti d’affanno per i padroni di casa durano poco. Le offensive clivensi sono tutte cuore e generosità, latitano però precisione e cattiveria sotto porta. Si ritorna di fatto al filone del primo tempo: la Fiorentina anestetizza la gara con il possesso palla, il Chievo si sfianca nel tentativo di stare dietro a fraseggi corti e dinamici. Quando la gara perde d’appeal ci pensa Borja Valero a risvegliare gli animi: lo spagnolo lascia partire una tonante conclusione a giro dal limite dell’area, ma Bizzarri risponde presente con uno spettacolare intervento in volo. Nel finale sembra più determinata la Fiorentina a cercare il 3-0 che il Chievo a riaprire la partita. Un paio di tiri a firma di Suarez e Fernandez i sussulti finali, il Chievo tira i remi in barca e si arrende ad una Viola, non più soltanto bella, ma anche tremendamente cinica.
TOP & FLOP
Top Fiorentina – Ilicic ispira, Kalinic finalizza. La coppia che non ti aspetti funziona a meraviglia e s’inserisce alla perfezione in un sistema di gioco basato sull’estro e sulla qualità. Splendidi anche B. Valero e Bernardeschi.
Top Chievo – L’inizio di partita sembrava promettere bene, poi il nulla. La squadra si è chiusa a riccio senza mai ripartire. Cacciatore prova a suonare la carica ad inizio ripresa, ma è poca cosa. Benino Hetemaj, sempre battagliero in mezzo al campo.
Flop Fiorentina – Difficile trovare un uomo sotto la sufficienza. Alcune sbavature arrivano da M. Alonso, più volte egoista in proiezione offensiva, impreciso in alcune chiusure.
Flop Chievo – La classifica del Chievo sorride anche grazie alle sue parate, ma oggi l’ha combinata grossa. Bizzarri pasticcia in occasione del gol di Kalinic e spiana di fatto la strada al successo della Fiorentina.
FIORENTINA (3-4-2-1) – Tatarusanu 6; Astori 6.5, Gonzalo R. 6.5, Roncaglia 6.5; Badelj 6.5, Ilicic 7 (dal 58’ M. Fernandez 6.5), Vecino 6, Bernardeschi 7, Alonso 6, Borja Valero 7 (dal 81’ M. Suarez sv); Kalinic 7. A disposizione: Sepe, Lezzerini, Tomovic, Gilberto, Rossi, Verdù, Rebic, Babacar. All. Paulo Sousa.
CHIEVO VERONA (4-3-1-2) – Bizzarri 5; Cacciatore 5.5, Dainelli 5, Gamberini 5, Gobbi 5.5; Castro 5.5, Radovanovic 5.5 (dal 65’ Rigoni 6), Hetemaj 6, Birsa 5.5 (dal 74’ Pepe 5.5); Meggiorini 5.5 (dal 45’ Inglese 5.5), Paloschi 5. A disposizione: Bressan, Seculin, Cesar, Frey, Sardo, Pinzi, Rigoni, Pepe, Christiansen, M’Poku, Pellissier. All. Rolando Maran.
Ammonizioni: 70’ Bernardeschi, 71’ Gamberini, 90’+ Inglese.
Marcatori: 20’ Kalinic, 32’ Ilicic.
Arbitro: Tagliavento. Assistenti: De Luca-Tegoni. Quarto uomo: Di Vuolo. Addizionali: Celi-Manganiello.