La temutissima trasferta di Istanbul per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Galatasaray si trasforma nella notte dei rimpianti per la Lazio. La squadra di Pioli esce infatti dalla Turk telekom arena con un preziosissimo pareggio per 1-1 che non blinda di certo la qualificazione, che si deciderà nel match di ritorno dell’Olimpico tra sette giorni, ma che comunque mette i capitolini in una posizione di leggero vantaggio rispetto ai turchi. Ma la prestazione della Lazio, fatta di personalità e superiorità tattica per larghi tratti del match, avrebbe probabilmente dovuto fruttare di più. Perché soprattutto nel primo tempo, ma in generale per tutti e novanta i minuti, i biancocelesti hanno dimostrato di essere nettamente superiori ai giallorossi di casa.
Pioli aveva intuito già prima di partire da Roma quale sarebbe stata la chiave di volta del match: il centrocampo rinforzato. Così accanto al direttore d’orchestra Biglia la Lazio si è presentata in campo con Parolo e Milinkovic-Savic a protezione della difesa e Lulic esterno alto sulla carta ma in realtà spesso in mediana a supportare la fase difensiva. Una mossa azzeccata che ha neutralizzato lo spauracchio Sneijder, impalpabile per tutto l’incontro, e che ha consentito di supportare Matri ed un Felipe Anderson chiamato a svariare su tutto il fronte d’attacco con gli inserimenti a turno di Milinkovc-Savic e Parolo. L’unica sbavatura dei biancocelesti è stata al 12′ cioè quando i padroni di casa sono passati in vantaggio. A dire il vero si tratta di una distrazione favorita dalla svista dei collaboratori dell’arbitro Oliver che non hanno sanzionato la posizione di partenza irregolare di Donk che sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha colto di sorpresa Radu e servito a Sarioglu un pallone che chiedeva solo di essere spinto in rete. Incassato lo svantaggio la Lazio ha iniziato a macinare gioco ed a rendersi pericolosa con Matri che prima veniva abbattuto in uscita da Muslera (probabile rigore) e poi su una magistrale ripartenza di Lulic si faceva recuperare da Denayer al momento di battere a rete. Al 21′ i capitolini agguantano il pari. Punizione dalla sinistra che Biglia traccia tesa sul secondo palo sulla testa di Milinkovic-Savic che con una splendida torsione batte Muslera. Il dominio Lazio si fa imbarazzante intorno alla mezzora quando gli uomini di Pioli hanno almeno due nitide palle gol in rapidissima successione con Parolo e Milinkovic-Savic che non cambiano però il risultato. Al 41′ si pareggia il conto dei rigori negati quando su una verticalizzazione nell’area di rigore laziale Konko si disinteressa completamente del pallone rifilando una spallata a Podolski che l’arbitro Oliver valuta con lo stesso metro di giudizio del precedente intervento su Matri. Nella ripresa il match è più equilibrato ma le occasioni migliori sono di marca biancoceleste e vedono sempre come protagonista l’ottimo Milinkovic-Savic che prima spedisce di poco a lato di testa su un cross di Klose e poi spreca da ottima posizione il colpo del ko calciando malamente tra le braccia di Muslera un pallone uscito da una ribattuta tra Klose ed un difensore giallorosso. Nel mezzo Matri gestisce malissimo un tre contro due in area dei padroni di casa che meritava miglior sorte. L’ultimo sussulto del match è di marca Galatasaray con Bulut che all’88’ su un cross dalla sinistra si infila tra Parolo e Mauricio spedendo alto sopra la traversa. Finisce 1-1. In vista del match di ritorno per la Lazio è vietato rilassarsi. Ma è sicuramente lecito sperare in un finale a lieto fine.