Come per la Champions League, anche la stagione 2024/2025 dell’Europa League si presenta come l’anno zero. La UEFA ha infatti rivoluzionato l’impianto delle competizioni europee stravolgendo soprattutto la prima fase della competizione. Non si ritrova più la suddivisione nei gironi ma si ha una sola classifica, che coinvolge tutte e 36 le squadre della competizione. Anche in questo caso, tuttavia, si ha la suddivisione in fasce, su modello di quanto già accade per la Champions League.
Volendo fare una griglia delle favorite, ai primi posti si colloca senza dubbio almeno una tra le compagini italiane in corsa, entrambe collocate nella prima fascia, con la Roma davanti e la Lazio più dietro. I giallorossi sono arrivati ad un soffio dalla finale nella precedente stagione e si candidano quantomeno ad eguagliare lo stesso piazzamento. Diverso è il caso dei biancocelesti, che avevano disputato la Champions League nella passata annata ma pagano una Serie A da dimenticare negli ultimi 12 mesi.
Al vertice della griglia delle favorite si trovano però due squadre inglesi, il Manchester United e il Tottenham, nonostante entrambe siano partite con il freno a mano tirato in Premier League. Grande considerazione è attribuita anche a Real Sociedad e Athletic Bilbao, compagini che storicamente sono ostiche da affrontare. Anche dalla Bundesliga si ritrovano due possibili pretendenti, anche se le chance appaiono basse secondo gli addetti ai lavori: sono i casi dell’Eintracht Francoforte e l’Hoffenheim. Volendo proseguire l’analisi delle squadre nella competizione, non manca la rappresentanza della Ligue 1, anche se le possibilità di affermarsi per queste compagini restano basse. Nello specifico, il riferimento va al Nizza e all’Olympique Lione.
Difficilmente il ruolo di outsider può essere ricoperto da club greci. L’Olympiacos, che stando alle quote delle partite di Super League ellenica risulta essere una delle favorite nel campionato nazionale: pur avendo trionfato nella scorsa stagione in Conference League, il club greco vanta ancora una scarsa esperienza in campo europeo e in competizioni come queste, nei confronti di compagini più blasonate, può essere un fattore importante. Altrettanto basse sono le chance di trionfo della seconda squadra ellenica che si trova sulla griglia di partenza, il PAOK Salonicco. Le sorprese maggiori potrebbero invece arrivare dalle squadre turche, tutte protagoniste di una sessione di calciomercato piuttosto movimentata. È il caso del Galatasaray, che negli ultimi giorni di mercato ha ufficializzato il colpo Victor Osimhen dal Napoli, ma anche Fenerbahce e Besiktas. All’appello delle grandi squadre presenti in Europa League manca solo l’Ajax: il club olandese, pur essendo regolarmente ai nastri di partenza, è lontano dai fasti internazionali dei decenni precedenti e un suo successo nella competizione appare difficile. Ancor più arduo sarebbe il trionfo dell’altra squadra proveniente dalla Pro League belga, l’Anderlecht. Lo stesso discorso può essere valido per compagini che ormai si è imparato a conoscere perché stabilmente presenti nelle competizioni internazionali ma sempre ben lontane dal chiudere con una vittoria: il riferimento può andare a Malmo, Slavia Praga, Twente, Rangers, Dinamo Kiev, AZ Alkmaar, Viktoria Plzen, Maccabi Tel Aviv, Qarabag, Ludogorets e Midtjylland. Infine, si ritrovano club poco conosciuti in Italia ed integrati nel tabellone finale anche in virtù dell’allargamento della competizione a 36 squadre. In questo caso, Elfsbord, Ferencvarosi, Fotbal Club FCSB e Rigas Futbola Skola possono essere considerate le cenerentole dell’Europa League.