Sapete quanti soldi muove l’organizzazione di un torneo come Euro 2016? Ce lo dice uno studio di CDES-Centre de droit et d’economie du sport che ha calcolato l’impatto economico della manifestazione. In sintesi, un vero affare per tutti. A cominciare dai lavoratori. Sono infatti oltre 92 mila le persone coinvolte a vario titolo dietro le quinte del torneo. Circa 40 mila persone si occuperanno di servizi vari mentre 35 mila saranno gli addetti per garantire la sicurezza e la sanità. L’organizzazione coinvolge a vario titolo 6.500 persone mentre i partner commerciali ed i media presenzieranno con 5 mila unità a comparto. Numeri di tutto rispetto per un evento che pesa sull’economica circa 2.800 milioni di euro. E’ questa infatti la cifra che il Paese ospitante, la Francia, ha destinato alla manifestazione, compresa la ristrutturazione degli stadi. Investimenti che si stima produrranno 180 milioni di euro per il fisco francese tra la Tva (l’equivalente dell’IVA nostrana) che matura sui biglietti (circa il 5,5%) e quella che matura sull’indotto commerciale (circa il 15%) a fronte di una spesa complessiva stimata dall’estero verso l’economia francese di circa 1.266 milioni di euro. I soldi che entreranno nell’economia francese, stimati in circa 835 milioni di euro, sono così scomposti: 686 milioni sono spese sostenute dall’organizzazione; 20 milioni sono destinati alle città che ospiteranno le partite; 40 milioni è la cifra investita dalla Federcalcio mentre 19 sono i milioni spesi dalle squadre ovvero molto meno della metà di quelli spesi dagli sponsor che saranno invece 40. Sono infine 25 i milioni spesi in alberghi e cibo da chi arriva per lavoro. Ma una fetta importante del fatturato sarà invece prodotto dall’anima della competizione. No, non i giocatori. I tifosi. Considerando un tasso di riempimento degli stadi del 95%, si stima che gli spettatori complessivi saranno circa 2.387.500. Di questi, circa il 58% sarà francese mentre il 38% arriverà dall’estero. La parte VIP del tifo è invece stimata in percentuale pari al 4%. Attenzione, perché proprio da quest’ultimi ci si aspetta una spesa media giornaliera pro-capite considerevole e pari a circa 1.500 euro notevolmente superiore a quella attesa dai cittadini stranieri pari a circa 500 euro e circa dieci volte superiore a quella degli spettatori transalpini che si stima pari a 145 euro. In termini di contribuzione, i VIP peseranno il 15%, gli stranieri il 55% mentre i francesi il 30%. Significativo infine anche il dato relativo alle aspettative circa l’indotto generato dalle Fan Zone tanto care alla UEFA. Interessante notare come il sistema, pensato prevalentemente per evitare che i tifosi ciondolino pericolosamente in giro per la città, si stima comunque in grado di produrre in un evento di tale portata circa 352 milioni di incassi dalla vendita di gadget, cibo e bevande ai circa 6,5 milioni di tifosi che ospiteranno. Insomma, tutto sommato il gioco vale la candela, non trovate?