Milan-Fiorentina è, da sempre, per gli amanti del calcio, una sfida tra le più entusiasmanti del campionato italiano. Quando le due squadre scendono in campo una di fronte all’altra le emozioni sono assicurate. Anche questa volta c’è grande attesa e tutti i riflettori dell’ottava giornata sono puntati sul posticipo di domenica sera a San Siro. Se il Milan vuole evitare un incidente di percorso che comprometterebbe la sua scalata in classifica, farà bene a prestare attenzione a non commettere errori come accaduto in passato.
Correva l’anno 1998. Già alla terza giornata di campionato la serie A presenta una sfida al vertice della classifica. Milan e Fiorentina, dopo due vittorie in altrettante gare, si sfidano a San Siro per dare un messaggio chiaro alle concorrenti alla vittoria finale. I due tecnici: Zaccheroni e Trapattoni si fronteggiano in una gara che riempirà il primo di amarezza e il secondo di gioia.
Bastano pochi minuti per intuire che per il Milan non è giornata. Al sesto Costacurta, pedina fondamentale della difesa di Zac, commette un errore eclatante. Solo il primo di una lunga serie che spianerà la strada alla vittoria della Viola. Il centrale rossonero sbaglia un passaggio in direzione del compagno di reparto, Paolo Maldini. Gabriel Omar Batistuta, un bomber ormai di altri tempi, sia avventa sul pallone e corre lanciato verso la porta “difesa” dal tedesco Lehmann. Il tiro forte ma centrale passa sotto al numero 1 rossonero e regala all’attaccante viola la prima smitragliata in preda al delirio di compagni e tifosi.
Il Milan con in campo alcuni dei calciatori italiani che hanno fatto la storia del club: da Costacurta ad Albertini, passando per Maldini e Ambrosini, abbozza una reazione. In attacco Bierhoff, Weah e Ganz non riescono però ad incidere anche per meriti dell’arrembante difesa degli ospiti (Falcone, Padalino, Repka, Heinrich) intenzionati a non concedere un centimetro. Zaccheroni decidendo di lasciare in panchina l’estro di Boban preferendogli il recupera palloni Ambrosini concede qualche possibilità in più alla squadra del Trap che ha in Rui Costa e Batistuta un potenziale offensivo tra i più temibili del campionato.
Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 con il Milan che ha inquadrato lo specchio della porta solo una volta con una girata di testa di Ganz alla mezz’ora. Il resto sono solo una serie di errori sotto porta.
La ripresa sembra iniziare ancora peggio del primo tempo. Nemmeno il tempo di riprendere confidenza con pallone e terreno che al primo minuto Batistuta marcato a vista da Costacurta esplode un diagonale dei suoi che Lehmann può soltanto sfiorare: 2-0 e altra raffica di mitraglia per il numero 9 viola.
Tra i fischi del Trap e le urla di Zaccheroni che più arrabbiato non si può arriva la tripletta dell’attaccante argentino. Rui Costa avanza sulla sinistra palla al piede e nel momento di fare il suo ingresso in area viene intercettato da un difensore rossonero che alleggerisce all’indietro per il portiere che commette l’ingenuo errore di raccogliere tra le mani il retropassaggio. L’arbitro che quel giorno è Braschi non può far altro che assegnare punizione a due in area.
Il tiro da distanza ravvicinata del solito Batistuta è un missile che si infila sotto la traversa e determina il 3-o per la Fiorentina che vede già in tasca i tre punti.
Al 24′ del secondo tempo al Milan viene concessa l’opportunità di segnare il gol della bandiera. Contatto in area tra Bierhoff e Heinrich e per l’arbitro è rigore. Il tedesco va sul dischetto e segna spiazzando Toldo. (highlights partita)
Le analisi dei rispettivi presidenti al termine della gara riassumono la partita in maniera egregia facendo intuire anche le sensazioni dei tifosi. “La Fiorentina è bella e può migliorare ancora, ci sono un grande organico e una panchina forte”, dirà Cecchi Gori. “È stato un sabato pomeriggio da dimenticare. C’è delusione perchè abbiamo fatto tre regali alla Fiorentina”, ribatterà Berlusconi.
A dispetto del risultato della sfida di San Siro, il Milan vincerà poi lo scudetto mentre la Fiorentina dovrà accontentarsi di un terzo posto alle spalle della Lazio.