Alla fine il Crystal Palace si è sbloccato. Le Eagles, che fino ad oggi avevano sempre perso in campionato e soprattutto non erano state in grado di segnare neanche un gol, hanno battuto all’ottava giornata di Premier League il Chelsea di Antonio Conte.
Il 2-1 di Selhurst Park è la sorpresa di giornata in Inghilterra. A sbloccare l’incontro è l’autorete di Azpilicueta che all’11’ premia l’avvio sprint della squadra oggi guidata da quella vecchia volpe di Roy Hodgson. I Blues agguantano però presto il pari con Bakayoko che al 18’ su corner di Fabregas trova l’inzuccata che rimette in parità l’incontro. Il Crystal Palace però sembra averne di più e poco prima della ripresa trova il gol del sorpasso con Zaha. Un gol decisivo che regala tre punti al Palace e che getta invece il Chelsea a 9 punti dalla vetta occupata dal City che, nel frattempo, ha travolto lo Stoke (7-2).
Una bella batosta per la squadra di Conte che, dopo appena 8 giornate di campionato, sembra già aver compromesso il suo destino in Premier League. Il Chelsea al momento occupa la quinta posizione in classifica ma ciò che veramente preoccupa è il fatto che i Blues ad oggi hanno già collezionato tre sconfitte in campionato. Un’anomalia per una squadra capitanata da Conte. Indice che qualcosa a Stamford Bridge non sta andando come da copione.
Le frizioni tra il tecnico italiano e la dirigenza del club sono oramai note a tutti. A creare acredine tra le parti ha contribuito il mercato estivo che a detta di Conte non ha rispettato le aspettative mentre Abramovich e Co. sono convinti di aver messo nelle mani del tecnico salentino ottimo materiale da plasmare.
Conte ritiene di dover essere spesso e volentieri costretto a fare miracoli (la vittoria in casa dell’Atletico è stata in effetti un vero capolavoro) e pensa allo stesso tempo di non ricevere il giusto riconoscimento da parte del club. Il paradosso, in tal senso, è che l’ex ct dell’Italia è rimasto deluso anche in occasione dell’aumento di ingaggio firmatogli la scorsa estate. Una delusione figlia del fatto che, nell’occasione, non è stata ridiscussa la durata dell’accordo; cosa che Conte interpreta come una chiara volontà del Chelsea a non volersi legare e dunque puntare sul progetto del tecnico italiano.
E Conte allora sogna il ritorno in patria. Dall’Inghilterra sono rimbalzate in settimana con insistenza voci che vorrebbero nuovamente il mister sulla panchina dell’Italia dopo il Mondiale di Russia. Secondo il Daily Express i colloqui sarebbero addirittura già avviati e ben indirizzati verso un finale a lieto fine.
Più probabile invece che il mister torni si in Italia a fine stagione ma per accomodarsi nuovamente su una panchina di una squadra del nostro campionato di Serie A. Quella del Milan ad esempio sarebbe una destinazione decisamente gradita.