Solo qualche settimana fa ci chiedevamo se questo non potesse essere l’anno buono per soverchiare le gerarchie in Scozia. Ieri invece il Celtic ha vinto già il primo trofeo stagionale, la League Cup, con i Rangers che nel frattempo ne hanno approfittato per portarsi in vetta alla classifica.
La squadra di Brendan Rodgers ha battuto di misura in finale l’Aberdeen mettendo così in bacheca il settimo trofeo nazionale su altrettanti disponibili sotto la guida dell’ex allenatore del Liverpool.
Una vittoria, quella ottenuta nella sfida secca di Edinburgo, in realtà più sofferta rispetto a come ci hanno solitamente abituato a vincere i biancoverdi di Glasgow. La marcatura che ha deciso l’incontro è arrivata nel primo tempo durante il corposo recupero concesso dall’arbitro per via di un pauroso scontro di gioco tra Dedryck Boyata e Gary Mackay-Steven con quest’ultimo che, inizialmente svenuto, lasciava il terreno di gioco non appena ripresosi per correre in ospedale per gli accertamenti del caso. Un episodio che lasciava evidentemente scossi i compagni di Mackay-Steven ma non Boyata che serviva a Ryan Christie il filtrante per il gol partita (arrivato in realtà sulla respinta di Joe Lewis bravo a neutralizzare la prima conclusione del centrocampista del Celtic).
A proposito di Ryan Christie, particolare la sua storia. Il ragazzo, classe ’93 e figlio d’arte (suo padre è stato un centrocampista dotato di buona tecnica), è tornato all’ovile ad inizio stagione dopo essere stato a lungo in prestito indovinate dove? Esatto, proprio all’Aberdeen. Il ragazzo in effetti solo qualche mese fa sembrava destinato a dover prolungare la sua permanenza nel nord della Scozia anche perché Rodgers non dava l’impressione di apprezzarne a pieno il talento (cosa che per altro stava iniziando a costare qualche critica al tecnico nord-irlandese). Con il ritorno a Celtic Park invece Christie poco alla volta è riuscito a ritagliarsi il suo spazio fino a diventare un giocatore imprescindibile per lo scacchiere tattico del club di Glasgow. Di cui ieri è diventato anche eroe mettendo il suo sigillo sulla conquista della diciottesima Coppa di Lega del club.
Ora il Celtic, che sembra aver superato le difficoltà di inizio stagione, può decisamente ambire al treble, l’ennesimo della sua storia; l’ennesimo della gestione Rodgers. Che interpellato in merito però ha tenuto a precisare come il traguardo sia ancora molto lontano.
Ma la verità è probabilmente quella offerta dal tecnico dell’Aberdeen, McInnes, a fine partita: “I Celtic hanno una squadra più forte, giocatori migliori, ma i miei giocatori hanno dato assolutamente tutto. Abbiamo lasciato al Celtic a pochissime opportunità, cosa che non è mai facile. Abbiamo giocato con tenacia, aggressività e buon senso. Sono davvero orgoglioso della mia squadra”. Ma a sollevare la League Cup, alla fine, è stato il Celtic.