Paciosi, forse un po’ algidi; sicuramente esempio di professionalità e serietà da cui prendere ispirazione. Saranno forse luoghi comuni ma questi sono più o meno i pensieri che scaturiscono in automatico quando si pensa ai popoli del Nord Europa. Eppure, scorrendo le cronache di questi giorni, quelle sportive che interessano a noi, si scopre che anche la Danimarca può avere i suoi problemi.
La Federazione danese ed il sindacato dei calciatori nazionale sono infatti arrivati allo scontro dopo un lungo braccio di ferro che dura ormai da oltre un anno. Il motivo? Il mancato accordo sulla ripartizione dei proventi derivanti da sponsorizzazioni e diritti commerciali. Motivo molto italico a dire il vero.
Eriksen e Schmeichel, in rappresentanza della categoria, hanno tentato con tutte le loro forze di raggiungere un’intesa con la DBU, la Federazione danese, senza tuttavia riuscire a portare a casa il risultato ovvero rinnovare l’accordo scaduto al termine di Russia 2018, competizione dove la Nazionale danese ha raggiunto gli ottavi di finale prima di essere eliminata dalla Croazia.
Ora che la patria ha chiamato nuovamente alle armi per l’inizio della Nations League, si è consumato lo strappo definitivo. I giocatori della Nazionale vorrebbero prolungare per un mese il vecchio accordo per poi sedersi nuovamente al tavolo e negoziarne uno nuovo. La DBU dal canto suo ha deciso di declinare l’offerta di armistizio specificando che poiché i 26 incontri precedenti tenutisi nell’ultimo anno non hanno prodotto risultati, la proroga non può certo essere uno strumento utile allo scopo.
Il problema in tutto ciò è che incassata la risposta della DBU Eriksen e compagni hanno deciso di incrociare le braccia e non scendere in campo per gli impegni che vedranno la Danimarca impegnata tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima contro Slovacchia (amichevole) e Galles (match valido per la UEFA Nations League).
Onde evitare sanzioni da parte della UEFA che potrebbero addirittura spingersi all’esclusione della Danimarca da Euro 2020, la DBU si sta adoperando in queste ore per trovare una soluzione. Che, badate bene, non è cercare di ricucire nei tempi necessari lo strappo con il sindacato giocatori. Ma è invece individuare la soluzione di ripiego più adatta.
La prima scelta sembrava potesse ricadere su una selezione di calciatori dilettanti da mandare allo sbaraglio. Quella che invece si dovrebbe effettivamente perseguire è quella emersa nelle ultime ore che prevede di affidare a John Jensen una rappresentativa di calciatori di futsal da organizzare per affrontare degnamente il doppio impegno contro Slovacchia e Galles.
Insomma, c’è qualcuno in Danimarca che ha deciso di mantenere fede a degli stereotipi da noi italiani un po’ invidiati. Ma, ancora una volta, non si tratta purtroppo dei calciatori.