E’ una brutta Inter quella che esce con un pari da Bergamo contro una buona Atalanta. La squadra di Mancini deve ringraziare Handanovic se è riuscita a racimolare almeno un punto evitando così la terza sconfitta consecutiva in campionato. Nonostante il tecnico jesino abbia spedito in campo tutti i suoi attaccanti l’Inter non è mai riuscita ad impegnare seriamente Sportiello. Segnale inquietante in ottica di quel progetto scudetto che sembra negli ultimi tempi aver subito un rallentamento importante sebbene la situazione non sia del tutto compromessa.
Primo tempo – Mancini prova a mescolare le carte in avvio per riportare tutti alla giusta tensione verso l’obiettivo che, se per la società è la qualificazione in Champions, per il tecnico è neanche troppo segretamente uno scudetto forse impronosticabile ad inizio stagione. L’Inter si presenta così con tutta l’artiglieria in campo con Jovetic alle spalle di Icardi e Ljajic e Guarin, sempre più pupillo del Mancio, titolare a centrocampo nonostante le voci di mercato degli ultimi giorni. Reja risponde con il Papu Gomez alle spalle di Monachello ed una formazione nel complesso preoccupata più a non prenderle che a darle data anche la serie negativa di quattro sconfitte che ha portato gli orobici alla sfida odierna. Eppure sono proprio i padroni di casa a rendersi pericolosi in avvio con una punizione ribattuta alla meno peggio da Medel. Il pallone arriva sui piedi di Dramé che dall’interno dell’area calcia in porta trovando pronto alla respinta Handanovic. Sulla ribattuta del portierone arriva Kurtic che di testa non trova però la porta con la difesa dell’Inter ferma a guardare. La squadra di Mancini prova una timida risposta sull’asse JoJo-Guarin senza impensierire però Sportiello che blocca facilmente il tiro del colombiano. Al 17′ l’avvio stentato e distratto costa caro all’Inter che passa in svantaggio. Dramè passa in mezzo a D’Ambrosio e Guarin senza eccessive difficoltà e crossa in mezzo per Gomez che sarebbe in fuorigioco. Ma sul pallone si avventa prima Murillo che spedisce involontariamente alle spalle di Handanovic e regala il vantaggio all’Atalanta. L’Inter è in bambola e sopratutto ferma sulle gambe ed al 22′ rischia di capitolare ancora ed ancora per un errore di Murillo che lascia campo a Monachello fermato solo da un Handanovic bravo ancora a chiudere gli spazi. Sembra che l’Atalanta debba trovare il raddoppio da un momento all’altro anche perché l’Inter non riesce a stare dietro al ritmo imposto dagli orobici. Arriva invece il pareggio degli ospiti grazie ad un pallone teso crossato in area che Toloi tenta di spazzare spedendolo invece sotto la traversa della porta difesa da Sportiello. La partita stenta ad accendersi ma almeno la ritrovata parità sembra ridare un minimo di vigore al match perché spaventa l’Atalanta e sveglia leggermente l’Inter. Sono però ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi nel finale di primo tempo con una bella azione tra Gomez, Cigarini e conclusa da Monachello che trova però ancora pronto uno stratosferico Handanovic.
La ripresa – Handanovic che è anche protagonista assoluto della ripresa. Prima il portiere devia in angolo un insidioso colpo di testa di Toloi poi, al 14′, compie il miracolo. Gomez crossa da sinistra per Monachello che però non prende la palla. La sfera sbatte contro Telles finendo involontariamente sui piedi di Cigarini che deve solo appoggiare in rete. Ma Handanovic vola e con una gamba devia la conclusione. Non basta però questo a svegliare l’Inter dal torpore. Mancini le prova tutte sfoderando prima un 4-2-4 con Perisic a rilevare Guarin e poi tentando il tutto per tutto con la difesa a tre quanto Biabiany prende il posto di Telles. La squadra si sbilancia ed infatti l’Inter rischia di capitolare. Al 39′ Gomez crossa per Monachello che invece del destro usa il sinistro per colpire al volo un pallone che finisce così in curva. E’ l’ultima emozione vera di un match che nei minuti successivi regala solo l’esordio bergamasco di Diamanti e l’ingresso in campo di Palacio. Sorride l’Atalanta che interrompe la striscia negativa. Primi dubbi invece in casa Inter. Il secondo posto in classifica, in attesa degli incontri delle altre contendenti domani, non deve assolutamente illudere i nerazzurri. La strada che porta allo scudetto sembra infatti essersi messa in salita.