7 talenti Under 23 da tenere d’occhio

Gonꞔalo Guedes

Il Mondiale è alle porte ma noi, come nostra consuetudine, non abbiamo alcuna intenzione di accompagnarvi verso la kermesse russa snocciolando liste di convocati, formazioni con i grandi esclusi ed in sostanza tutto quello che potete trovare un po’ ovunque in questi giorni su internet.

No, noi come di consueto preferiamo affrontare questi giorni che, per altro, non ci vedranno protagonisti come Italia continuando a fare quello che ci riesce meglio. Raccontare storie, curiosità e snocciolare statistiche. Per questo siamo andati a curiosare su transfermakt per scoprire quali fossero i giocatori che avevano registrato il maggior incremento di valore da un anno a questa parte. Poi pian piano abbiamo ristretto il campo fino a concentrarci sugli Under 23 ed in particolare su quelli meno noti al grande pubblico andando ad identificare quelli di cui secondo noi sentiremo parlare molto in futuro per farli conoscere meglio anche a voi.

Al termine della nostra ricerca dunque eccoci qua con la nostra analisi dei 7 Under 23 da tenere d’occhio nel prossimo futuro.

 

Houssem Aouar

19 anni (è nato il 30 giugno 1998) il giovane centrocampista franco-algerino del Lione, già nel giro dell’Under 21 francese, ha collezionato quest’anno 44 presenze (32 in Ligue 1, 8 in Europa League e 4 in Coppa di Francia) togliendosi anche lo sfizio di realizzare 7 reti e 6 assist.

Approdato a Lione (che è anche la sua città natale) nel 2009 dall’Athletic Club de Viilleurbanne, Aouar ha completato tutta la trafila nelle giovanili del club per aggregarsi stabilmente in prima squadra nel 2016. Stagione in cui disputa tuttavia appena 3 partite, tutte nella fase finale del campionato, con l’esordio tra i grandi che arriva solo alla 33ima giornata quando Aouar gioca 45’ nello 0-0 interno con il Bastia. L’ascesa, dunque, è storia recente.

Entrato in pianta stabile nell’undici titolare di Bruno Génésio sin dalle prime battute della stagione appena conclusasi, Aouar ha saputo giocarsi bene le sue chances imponendosi alle luci della ribalta ed attirando su di se i riflettori di Liverpool e Barcellona.

Sebbene sulla carta sia un centrocampista centrale, ad inizio stagione Génésio lo ha spesso impiegato come esterno alto di sinistra nel suo 4-3-3 cercando di capitalizzare al massimo le doti peculiari del giocatore: dribbling secco e controllo di palla eccezionale. Qualità che, tuttavia, unite all’atteggiamento propositivo ed alla predilezione a giocare corto e negli spazi stretti, hanno in realtà fatto ben presto di Aouar il metronomo perfetto per regolare il passo del Lione. E’ per questo dunque che Génésio si è presto convinto ad arretrarne e centrarne la posizione affidandogli le chiavi del Lione.

Ruolo che Houssem Aouar, dall’alto del suo metro e 75, ha ricoperto con grande maestria e personalità nonostante la giovane età. Difficile metterlo in difficoltà. Anche quando pressato Aouar ha l’incredibilità capacità di mantenere il sangue freddo e trovare spesso la soluzione più opportuna per districarsi dalla situazione.

L’unica pecca? Il tiro. Non è decisamente il suo punto forte. Ma a 20 anni da compiere c’è tutto il tempo necessario per migliorare. La sua valutazione attuale? 35 milioni di euro.

 

Vinicius Junior

Lo ammettiamo, consigliare di tenere d’occhio un giocatore che è stato già acquistato dal Real Madrid per 45 milioni di euro è un po’ come aiutarvi a scoprire l’acqua calda. Certo è che Vinicius Junior è destinato a diventare un crack del prossimo futuro.

La 17enne ala sinistra attualmente appoggiata al Flamengo sta infatti continuando a macinare numeri sensazionali. Una statistica su tutte: alla sua stessa età Neymar (impossibile non fare il paragone) con il Santos aveva realizzato 8 gol in 2.064 minuti giocati ovvero una media di un gol ogni 258 minuti; la media di Vinicius recita invece una rete ogni 186,3 minuti con 8 gol complessivamente messi a segno nei 1.490 minuti giocati con i rossoneri.

 

 

Leon Bailey

Arrivato al Bayer Leverkusen dal Genk nell’ultimo giorno del mercato invernale del 2017, il giamaicano Leon Bailey ha inizialmente faticato ad imporsi in Bundesliga o quanto meno ad esprimersi sin da subito ai livelli (elevatissimi) cui aveva abituato in Belgio dove la stagione precedente era stato eletto miglior giovane della Jupiler League. Ma un minimo di tempo per ambientarsi in un nuovo Paese è necessario a tutti. Figuriamoci ad un giovanotto giamaicano che dal Belgio si trasferisce in Germania.

L’ambientamento di Leon Bailey è durato però appena sei mesi. Dopo aver chiuso il girone di ritorno 2016/2017 con il Bayer collezionando in tutto 8 presenze (neanche una da titolare), nella stagione appena conclusasi l’ala sinistra ha messo insieme 34 apparizioni tra campionato e coppa realizzando 12 gol e servendo 6 assist.

Come tutti i giamaicani anche Bailey ha due caratteristiche principali che lo contraddistinguono: l’enorme sorriso ed una velocità impressionante. Ma non è solo questo. Bailey è infatti anche un giocatore dotato di una buona tecnica e di un sinistro che gli consente di pennellare in area di rigore quel tipo di cross che ogni centravanti vorrebbe ricevere.

Il passaggio dalla Jupiler League alla Bundesliga ha portato Bailey a modificare il suo stile di gioco che è ora meno improntato sulla ricerca spasmodica del dribbling e più orientato ad un pragmatismo che lo porta si a cercare ancora la giocata per la superiorità numerica ma con maggiore buonsenso, senza forzare sempre e comunque.

Questo nuovo modo di intendere il calcio lo ha portato anche a migliorare notevolmente nei movimenti senza palla e dunque a sfruttare meglio le fughe in campo aperto nonché a mettere a servizio della squadra le sue doti atletiche e fisiche (il ragazzo è alto 1 metro e 80) facendogli scoprire anche una certa familiarità con la fase difensiva.

Dopo il Genk ed il Bayer Leverkusen per Leon Bailey sembra arrivato il tempo adatto per puntare in alto. Per strapparlo ai rossoneri però bisogna mettere sul piatto almeno 45 milioni di euro.

 

Gonçalo Guedes

Definire Gonçalo Guedes un’ala sinistra è assolutamente riduttivo. Il portoghese, 21 anni, è di proprietà del PSG che lo ha rilevato dal Benfica per 30 milioni di euro nel 2017 e spedito in prestito a Valencia dopo appena 11 presenze con il club francese. In Spagna però Gonçalo Guedes è esploso ed ora andalusi e qatarioti dovranno sedersi al tavolo per trovare una soluzione. E non sarà facile.

Perché Gonçalo Guedes è uno di quei giocatori che farebbe la fortuna di qualsiasi club. Sfinisce quasi mettersi ad elencare tutte le sue doti. La velocità è sicuramente una di queste. Il portoghese è fenomenale quando ha la possibilità di lanciarsi negli spazi. Ma poiché la potenza è nulla senza controllo, ecco che il giocatore vanta anche una tecnica sopraffina che si caratterizza soprattutto per due colpi: il primo controllo a saltare l’avversario e quella capacità di pochi di andare in velocità con il pallone incollato al piede.

Definire Gonçalo Guedes una semplice ala sinistra è assolutamente riduttivo, dicevamo. In effetti un’altra sua caratteristica prevalente, sebbene prediliga gli spazi verticali, è la capacità di spaziare anche in orizzontale non disdegnando all’occorrenza l’utilizzo del piede destro.

C’è poi un’ultima qualità degna di menzione. Ok la predilezione per il gioco in verticale, ok la velocità ma Gonçalo Guedes è anche un giocatore che sa giocare perfettamente spalle alla porta. La sua tecnica e la sua struttura fisica (è alto 180 cm) fanno si che anche per il portoghese risulti applicabile l’aforisma coniato per Alain Shearer: “l’unico attaccante che marcava i difensori”. Gonçalo Guedes di spalle alla porta equivale infatti al Gonꞔalo Guedes che punta i difensori avversari: lui controlla il pallone, lo protegge, poi con un tocco si gira, dribbla e se ne va

Il PSG avrebbe un talento puro in casa ma ha bisogno di fare cassa in nome del fairplay finanziario e preferisce i grandi nomi ai futuri talenti. Il Valencia, che 40 milioni da spendere ce li ha, non vede l’ora che i parigini ci caschino. Vedremo come andranno a finire le cose questa estate.

 

 

Kai Havertz

Kai Havertz, 18enne trequartista tedesco del Bayer Leverkusen, è anche il più giovane debuttante in Bundesliga della storia del club rossonero. L’esordio tra in grandi è arrivato il 15 ottobre del 2016, a 16 anni, quando il ragazzo è entrato in campo nella ripresa del match con il Werder Brema. Da lì a poco Havertz sarebbe diventato anche il titolare più precoce del club e l’esordiente più giovane in Champions delle “Aspirine”. Insomma, Kai Havertz sembra proprio un predestinato.

Quest’anno ha collezionato 35 presenze tra campionato e coppa mettendo a segno 4 gol. Un po’ pochino, direte voi, per un trequartista. Il fatto è che Kai Havertz è uno di quei giocatori duttili. Uno di quelli che tutti i tecnici vorrebbero. E così siccome si adatta a giocare anche come centrale od esterno destro di centrocampo, lì dove Heiko Herrlich lo impiega spesso, ecco che il mistero è presto svelato. Non avrà segnato molto, ma ha comunque servito 9 assist. Il suo valore di mercato? 28 milioni di euro.

 

Mikel Oyarzabal

Chissà se Mikel Oyarzabal ricalcherà il cammino di un certo Antoine Griezmann. Certo che a San Sebastian già si sfregano le mani certi di aver trovato un talento puro.

Il giovane spagnolo, 21 anni di professione ala sinistra, è reduce da una stagione strabiliante con 14 gol e 8 assist in 43 presenze totali tra campionato e coppe (Europa League compresa). Numeri non nuovi per il giocatore che già da qualche anno gioca con continuità e profitto in prima squadra.

Mikel Oyarzabal ha la fama di ragazzo con la testa sulle spalle. Molto legato alla famiglia, ha rinnovato con la Real Sociedad fino al 2021 e nonostante il suo 47 di piede sia molto appetito in particolare in Premier League, al momento Oyarzabal non sembra intenzionato a voler cambiare aria. Anche perché evidentemente vuole prima terminare i suoi studi in economia.

Anche se la Real Sociedad dovesse ricevere un’offerta di 35 milioni di euro potrebbe non essere facile dunque convincere il giocatore a cambiare aria.

 

Benjamin Pavard

Francese, 22 anni, da un paio di stagioni in forza allo Stoccarda, Benjamin Pavard, di professione difensore centrale, ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore di cui sentiremo parlare (molto) in futuro.

Dall’alto del suo metro e 86 cm Pavard ha una duttilità tattica che lo porta a ricoprire anche altri ruoli come, all’occorrenza, quello di mediano o quello di terzino destro ricoperto molto spesso nel suo primo anno a Stoccarda. Con il ritorno del club in Bundesliga la scorsa stagione però Pavard è stato stabilmente impiegato al centro della difesa che lo ha visto titolare inamovibile per tutte e 34 le giornate di campionato.

Il suo stile è pulito. Forte nella protezione della palla e negli anticipi è uno che non si lancia in giocate inutili o sconclusionate. Basti pensare che in tutto il campionato ha collezionato appena 2 ammonizioni. Benjamin Pavard, insomma, è un giocatore pragmatico che associa alla stazza una discreta tecnica. Caratteristiche che ad oggi hanno fatto lievitare il costo del suo cartellino fino a raggiungere i 30 milioni di euro. Napoli ed Arsenal sono sulle sue tracce.