Mario Balotelli è rinato. O forse semplicemente sarebbe più giusto dire che in realtà non è mai morto (sportivamente parlando, si intende). Dall’esordio stupefacente con l’Inter di Roberto Mancini ai giorni recenti sotto al sole della Costa Azzurra sembra trascorsa un’eternità. E forse così è stato considerato il benefico effetto che lo scorrere del tempo ed il lungo girovagare in per l’Europa hanno avuto sul processo di maturazione di Super Mario.
Un giocatore che, dopo l’avventura nel Milan (dal gennaio 2013 al giugno 2014) ed il deludente Mondiale brasiliano con tanto di croce gettatagli addosso da Prandelli, aveva inizialmente scelto Liverpool per il rilancio. Una scelta infruttuosa se è vero che in riva alle sponde del Mersey Balotelli collezionava appena ventotto presenze con 4 gol all’attivo (uno solo in campionato). E pensare che il debutto con i Reds non era andato poi così male.
Alla prima in Champions con il Liverpool anzi Balotelli era entrato anche nel grande libro dei record andando a segno con il Ludogorets diventando così l’unico giocatore italiano ad aver segnato almeno un gol in Champions League con quattro squadre differenti: Inter, City, Milan e Liverpool per l’appunto. Ma la fiamma si era presto spenta ed il ritorno in prestito al Milan per la stagione 2014/2015 non aveva certo portato risultati migliori considerato il misero score di 3 gol in 23 partite; complice anche una pubalgia che lo aveva tenuto lontano dal campo da ottobre a gennaio, con annessa operazione chirurgica.
Poi la (s)volta di Nizza. Con lo sbarco in Costa Azzurra Mario Balotelli ha finalmente deciso di voltare definitivamente pagina cercando di scrollarsi di dosso la nomea di testa matta che sin dalle origini ha segnato la sua carriera. I risultati sono stati sin da subito strabilianti.
Super Mario ha debuttato in campionato l’11 settembre con una doppietta contro il Marsiglia, ha replicato una settimana e mezza dopo contro il Monaco e poi ha siglato il suo primo gol in Europa League contro il Krasnodar. Un infortunio lo ha allontanato dal campo per un paio di mesi; ma al rientro tutto è tornato come prima. Tanto che Balotelli ha concluso la prima stagione francese con 28 presenze e 17 reti.
Numeri migliorati nel secondo anno. Le presenze sono state 38, i gol complessivi 26: mai Balotelli era riuscito a segnare così tanto in una singola stagione. Ora però che l’ordine delle cose sembra ristabilito, per Super Mario sembra sia arrivato il momento di mettersi nuovamente alla prova. Il giocatore ha flirtato con Marsiglia ed il trasferimento ad un certo punto sembrava cosa fatta.
Super Mario si è anche presentato nella sede dell’OM (disertando il raduno pre-campionato del Nizza) per chiedere 700 mila euro lordi al mese. Richiesta al momento declinata anche perché la stessa non sembrerebbe essere stata ben digerita da Dimitri Payet, stella della squadra di Garcia che attualmente guadagna 200 mila euro in meno della cifra chiesta da Balotelli. Il francese, secondo i rumors circolati in questi giorni, avrebbe infatti colto subito la palla al balzo per chiedere un adeguamento.
Incassato il “le faremo sapere” dell’OM Mario Balotelli ha ripreso ad allenarsi con il Nizza. In disparte. Al momento Viera, tecnico del club, ha infatti deciso di lasciare Super Mario fuori dal gruppo in attesa che il giocatore si chiarisca le idee. Una possibile permanenza all’Allianz Riviera non è più escludibile. Ma sono pochi quelli veramente pronti a scommettere che Super Mario resti a Nizza anche nella prossima stagione.
Marsiglia a parte, quali potrebbero essere le destinazioni ideali per Mario Balotelli? E’ quello che ci siamo chiesti e che ci ha portato a scrivere questo pezzo. Abbiamo così provato a delineare le 5 possibili destinazioni ideali per Super Mario cercando di individuare quelle soluzioni che, per appeal ed impianto tattico, renderebbero estremamente funzionale il connubio club-Balotelli. Ecco le nostre scelte.
Un ritorno al Milan
Ancora Milan? Perché no. I rossoneri resteranno sempre una corsia preferenziale per Mario Balotelli. Innamorato dei colori rossoneri, nella prima annata con la maglia del Diavolo ha trascinato a suon di gol i suoi compagni ad una qualificazione, insperata fino al suo arrivo, alla successiva Champions League.L’ultima, tra l’altro, prima del periodo buio rossonero degli ultimi anni.
Nel 4-3-3 di Gennaro Gattuso (o nella possibile evoluzione in 4-3-1-2), Mario potrebbe esprimersi al meglio. Con alle spalle la fantasia di Hakan Calhanoglu (e di Suso, evoluzioni di mercato permettendo), il Milan troverebbe un compagno di reparto ideale per Patrick Cutrone.
Balotelli è un giocatore che arriva facilmente alla conclusione e che oggi ha dimostrato di aver acquisito un apprezzabile spirito di sacrificio nei momenti più difficili della gara. Ai rossoneri negli ultimi anni è mancata probabilmente una figura del genere in campo se è vero che il Milan ha riscontrato spesso qualche problema di troppo negli ultimi 20-25 metri. Super Mario, in un ritorno che sarebbe probabilmente ben accolto da tutto l’ambiente, potrebbe aiutare il Milan a ritornare ai livelli che gli competono. In più, troverebbe in panchina Gennaro Gattuso. Uno che sa come farsi rispettare.
Al Napoli per Ancelotti
Carlo Ancelotti, tutto gira intorno a lui. Allenatore vincente, competente e che saprebbe valorizzare le qualità di Super Mario. Da valutare il mercato dei partenopei. Le cessioni diranno molto sulle prossime mosse degli azzurri. In caso di partenza di un attaccante (Mertens o Milik), Mario Balotelli potrebbe essere la prima scelta.
Il modulo, anche all’ombra del Vesuvio, è sempre il 4-3-3; lo stesso che ha vestito il Nizza in questi anni. Qui Balotelli potrebbe muoversi da prima punta con a fianco Callejon e Insigne (o Verdi).
Un meccanismo che negli ultimi anni ha sempre esaltato il “nove” a prescindere che fosse Cavani, Higuain o Mertens. La piazza difende e ama il suo attaccante centrale e Balotelli potrebbe essere abbracciato da un calore importante che lo spingerebbe a fare sicuramente bene.
Il Napoli inoltre punta sicuramente a dire la sua anche in Europa e questo rappresenta un plus nella scelta dell’attaccante (che non a caso in Francia flirta con il Marsiglia). Da anni i partenopei stanno lottando ai vertici del campionato italiano e manda in porta i loro attaccanti con un gioco apprezzato da gran parte degli addetti ai lavori. Ci sono insomma tutti i presupposti per un salto di qualità importante.
Il Parma (ammesso che…)
I rumors ci sono stati ma si sono affievoliti. Complici le magagne dei ducali in questo periodo che rischiano di far saltare la promozione in Serie A. Eventualmente risolte le quali però la pista Parma potrebbe tornare di attualità.
Rispetto a Nizza non sarà forse un salto di qualità assoluto pur con tutto il rispetto per una realtà che ha saputo rinascere in fretta dalle sue ceneri; certo che in termini di appetibilità potrebbe pesare il dover restare lontano dall’Europa. Mario Balotelli però in Emilia potrebbe ritrovare una dimensione speciale. Sarebbe la stella del club; l’uomo cui affidarsi per tentare di tornare nelle posizioni che contano il più preso possibile.
Il progetto potrebbe essere costruito su di lui; e questo esercita un certo fascino sul giocatore che apprezza la voglia di rivalsa che si respira in tutto l’ambiente gialloblu.
Il modulo? Anche in questo caso sarebbe un 4-3-3 che lo vedrebbe protagonista in assoluto senza problemi di concorreza. Libertà e serenità: anche questi aspetti non sono da sottovalutare.
A Roma non necessariamente come vice Dzeko
Negli ultimi anni i giallorossi stanno facendo dei colpi mirati. Nonostante le partenze di alcuni tasselli fondamentali, quest’anno la Roma è arrivata a giocarsi la semifinale di ritorno di Champions League, sfiorando per poco una finale che sarebbe stata un sogno incredibile. Il futuro di Edin Dzeko sembra meno in dubbio. Ma il centravanti ha bisogno di un ricambio data la pluralità di impegni. Eusebio Di Francesco accoglierebbe di buon grado l’attaccante che nel modulo del tecnico potrebbe anche adattarsi a giocare sull’esterno dove la proverbiale velocità delle ripartenze giallorosse potrebbe esaltarne le qualità.
Nizza, perché no?
A volte è meglio lasciare tutto com’è. L’ottavo posto raggiunto lo scorso anno non permetterà al Nizza di giocare in Europa. E’ vero però che è qui che Mario Balotelli è rinato. Cambiare potrebbe essere rischioso soprattutto ora che con Mancini il centravanti ha ritrovato anche la Nazionale e tutto ciò di cui ha bisogno sono tranquillità è giocare con continuità. Certo, oggi c’è da ricucire lo strappo. Con Vieira, con i compagni di gioco e con i tifosi. Rifiutare pubblicamente le avance del Marsiglia potrebbe essere un primo passo importante.